Nella sua odierna dichiarazione in merito alla mia valutazione geopolitica dell’accordo doganale USA/UE, espressa ieri in modo spontaneo in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, il governatore della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher (Südtiroler Volkspartei) cerca una volta di più non solo di travisare le mie affermazioni, ma anche di ridicolizzarle in generale.
Egli mi accusa infatti di ritenere, nel mio “mondo ideologico”, che la Russia sia un paese più democratico dell’Unione Europea.
Nella mia dichiarazione non ho mai lodato la Russia come modello di democrazia, ma ho denunciato le sanzioni economiche dell’UE contro la Russia come misure politicamente stupide e autodistruttive. Se acquistiamo costoso e inquinante gas da fracking dagli USA invece di gas molto più economico dalla Russia, ciò ha conseguenze negative di vasta portata per l’economia dell’Unione europea, in primo luogo per l’industria. Se persino artisti russi – recentemente un direttore d’orchestra – vengono puniti anche in Italia da un “manganello morale” fuori controllo, ciò dimostra che l’Unione europea ha completamente perso la sua bussola etica.
A proposito, la Russia, a differenza dell’Unione Europea, non si vanta di essere la custode dei diritti e delle libertà fondamentali.
Nell’UE vengono imprigionati avvocati che intentano importanti cause contro la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Alfred Bourla (CEO di Pfizer per conto delle vittime del “vaccino” Covid-19. È quanto è accaduto di recente nei Paesi Bassi.
Nell’UE non vengono accolte le richieste legittime di riconteggio dei voti espressi nelle elezioni politiche. È quanto è accaduto con la richiesta palesemente legittima del partito Sahra Wagenknecht (BSW), che, guarda caso, potrebbe comportare il rischio concreto di nuovi assetti e pesi politici nel Bundestag tedesco.
Nell’UE le corti costituzionali sono occupate da mercenari di partito che, contrariamente a qualsiasi evidenza e principio costituzionale, rappresentano apertamente gli interessi dei loro compagni di partito. Ciò è evidente in Italia, Germania e altri paesi fondatori dell’UE nelle decisioni assurde e disumane, ad esempio sulle misure anti-Covid.
Nell’UE i presidenti degli Stati membri insigniscono di onorificenze evidenti hater che insultano pubblicamente, screditano e cercano di ridicolizzare le vittime del “vaccino” Covid-19. Come è successo recentemente in Italia, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la Medaglia d’Onore della Repubblica Italiana per “meriti alla salute pubblica” a Roberto Burioni, noto dal 2020 come sistematico hater e attivo nella diffusione di autentici fake news.
Nell’UE ai giornalisti vengono chiusi i conto correnti se diffondono un punto di vista diverso da quello dei governi. Ciò è accaduto ripetutamente, tra l’altro, in Germania.
Nell’UE la Commissione europea finanzia con le nostre tasse ed imposte lautamente ONG e media che propagano la linea politica antidemocratica della von der Leyen e dei suoi seguaci.
Nell’UE il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno deciso di combattere la cosiddetta disinformazione e le fake news, concedendo esplicitamente alla OMS, un’organizzazione finanziata e determinata nelle sue azioni in gran parte da privati in netto conflitto d’interesse con la popolazione, il privilegio di stabilire l’unica verità inattaccabile, ad esempio nel campo della salute (in cui l’UE ha inserito il cambiamento climatico che sarebbe causato dall’uomo).
Nell’UE, le piattaforme mediatiche libere come Telegram (per lungo tempo l’unica piattaforma di social media attraverso la quale è stato possibile scambiare informazioni senza censura durante la cosiddetta pandemia, salvando la vita a milioni di persone in tutto il mondo!) vengono combattute attraverso la persecuzione penale dei loro responsabili. È quanto sta accadendo dal 2024 in Francia con il fondatore di Telegram, arrestato nel settembre 2024 in un aeroporto parigino e da allora non autorizzato a lasciare la Francia.
L’elenco delle misure antidemocratiche che l’UE sta adottando da troppo tempo è lungo e andrebbe oltre lo scopo del presente comunicato stampa.
Chi scrive a grandi lettere nella propria Carta il concetto di trasparenza, Stato di diritto nonché la garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali e si proclama loro custode (come fa l’UE in modo moralizzatore nei confronti degli altri), deve accettare a maggior ragione le critiche pertinenti.
Il Governatore Kompatscher & Co. eludono sistematicamente proprio queste critiche oggettive e rispondono con accuse demagogiche e denigratorie, da tempo smascherate dalla popolazione, rendendo così un pessimo servizio soprattutto all’UE.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA
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