La cessione di competenze all’OMS – controllata tramite i finanziamenti da privati e beneficiaria di una ampia immunità – non è vista come un problema dalla maggioranza del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Il Governatore del Sudtirolo/Alto Adige ridicolizza la mia mozione

Oggi il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha rigettato la mia mozione (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_756860.pdf), con la quale – ai fini della prevenzione della rinuncia alla sovranità dell’Italia e dunque all’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, ho invitato il Consiglio Provinciale a voler obbligare la Giunta Provinciale nella persona del governatore a voler immediatamente invitare la Presidente del Governo a convocare con la massima urgenza la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome (ai sensi dell’art. 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400) ai fini del rigetto giuridicamente efficace (entro il termine del 19 luglio 2025) delle modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale da parte della Repubblica italiana. E, in questo modo, per garantire non solo la sovranità della Repubblica Italiana, che deve essere mantenuta in conformità alla Costituzione della Repubblica Italiana, ma anche della da questa in una sorta di comunità di destino dipendente Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige.

Il 1° giugno 2024, l’Assemblea Mondiale della Sanità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) (vedi mozione allegato n. 1).

Gli Stati membri dell’OMS (compresa l’Italia) hanno tempo fino al 19 luglio 2025 per respingere questi emendamenti. Se uno Stato membro respinge questi emendamenti, essi non entreranno in vigore per lo Stato membro in questione.

Parallelamente alla modifica del RSI, è stato negoziato nell’ambito dell’OMS un trattato pandemico. La Repubblica Italiana all’atto delle votazioni avvenuto a maggio si è astenuta e, dunque, si è tenuta libera la via della non ratifica tramite il Parlamento (vedi mozione allegato n. 2).

A differenza del trattato pandemico gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale non devono essere ratificati dal Parlamento, ma entrano automaticamente in vigore se l’Italia non li rigetta entro il 19 luglio!

Questi due strumenti contrattuali dell’OMS sostituiscono la sovranità degli Stati membri dell’OMS con un sistema economico pandemico, con enormi interessi economici concentrati e nessun controllo sulla corruzione e nessuna sanzionabilità legale dell’OMS o dei suoi organi, in particolare del suo Direttore Generale.

Laddove, in particolare, se le modifiche al RSI non saranno respinte in tempo utile, la sovranità degli Stati membri dell’UE, non solo nel settore sanitario, sarà definitivamente ceduta dagli Stati membri dell’UE a favore di un sistema che è protetto da una totale immunità da procedimenti giudiziari e che ovviamente serve a concentrati interessi economici e di controllo.

Il Direttore generale dell’OMS, grazie alle modifiche apportate al RSI, potrà determinare e dichiarare un’emergenza pandemica, anche solo sulla base di un cluster di casi di presunta malattia respiratoria acuta grave di origine sconosciuta o nuova – individuata con test molecolari non standardizzati, notoriamente utilizzati al di fuori del cosiddetto gold standard scientifico (si veda la modifica nell’ALLEGATO 2 del RSI – pagina 47 del documento), e la valutazione della “gravità” della malattia rientra esclusivamente nella discrezione del Direttore generale dell’OMS.

L’OMS è finanziata per l’80% da fondi privati condizionati a precisi ordini, principalmente da alleanze di produttori di vaccini (GAVI) e da organizzazioni parallele dei cosiddetti filantropi (che a loro volta sono grandi investitori nel settore dei vaccini), come la Fondazione Bill e Melinda Gates.

L’enorme conflitto di interessi è evidente, inequivocabile! 

Il Direttore generale dell’OMS seleziona i potenziali produttori di vaccini senza possibilità di alcun controllo legale ossia controllo della corruzione.

L’OMS, con sede a Ginevra, in Svizzera, e il suo Direttore Generale godono di un’ampia immunità dai procedimenti giudiziari! 

La lettura degli emendamenti al RSI mostra senza ombra di dubbio che l’obiettivo è quello di installare un perpetuum mobile nell’approvvigionamento dei mercati di vendita per gli “sponsor” privati dell’OMS, con cui gli Stati membri dell’OMS e le loro popolazioni  diventano la vacca da mungere di big pharma.

Le modifiche al RSI sono caratterizzate dal motto “prevenzione, preparazione e risposta” e dall’obbligo per gli Stati membri dell’OMS di finanziare il potenziamento infrastrutturale, in particolare per la produzione e lo stoccaggio di vaccini e prodotti diagnostici.

Ogni Stato membro dell’OMS che non respinge questi emendamenti è obbligato, tra l’altro, a impegnarsi in una “comunicazione coordinata del rischio”, compresa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” (cfr. pag. 45 del RSI modificato).

Negli ultimi cinque anni abbiamo visto in modo impressionante cosa significa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” sotto il manto dell’OMS. Il dibattito scientifico è stato soppresso in tutto il mondo, scienziati rinomati fino al 2020 sono stati diffamati o messi a tacere se non corrispondevano alla “verità unica” proclamata pubblicamente dall’OMS, studi non sono stati pubblicati dalle riviste scientifiche finanziate da big pharma se non corrispondevano alla “verità” definita dall’OMS. I media di sistema, controllati a livello globale attraverso le agenzie di stampa (come la Reuters) fino nelle redazioni locali e ricompensati con denaro extra, hanno sistematicamente partecipato a questa “censura” – perché di questo si tratta – e i social media come Facebook, Twitter e piattaforme come YouTube ecc. hanno censurato tutto ciò che non corrispondeva alla narrazione ufficiale dell’OMS e dei produttori di vaccini!

È assolutamente inaccettabile concedere ulteriori poteri di vasta portata a un’organizzazione internazionale che è al di fuori di qualsiasi controllo legale!

Dalla fine del 2020, sostanze sperimentali altamente pericolose sono state immesse sul mercato come presunti “prodotti vaccinali” – senza prova della efficacia e sicurezza – su raccomandazione dell’OMS, da parte delle autorità del farmaco che sono nelle mani dei produttori di vaccini (vedi meccanismo delle porte girevoli), come l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Così recentemente il cosiddetto “vaccino”Covid-19 a mRNA autoreplicante Kostaive (vedi mozione allegato n. 3), che, oltre agli enormi pericoli già noti delle sostanze a mRNA, trasforma attraverso il meccanismo di autoreplicazione gli esseri umani in un reattore continuo di proteine spike, una tossina mortale.

Ciò che è considerato “scienza” è autoritariamente determinato dall’OMS, e tutto il resto è censurato come “disinformazione”.

Le modifiche al RSI e il nuovo trattato pandemico non sono stati negoziati dai singoli Stati membri dell’UE – anche se membri dell’OMS – ma dalla Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen. Le sue azioni illegali nell’acquisto per importi miliardari di presunti vaccini sperimentali – di fatto armi biologiche – che sono costate e continueranno a costare la vita e la salute ad un enorme numero di cittadini italiani, sono state ora confermate da una sentenza del Tribunale Europeo del 14 maggio 2025 (vedi mozione allegato n. 4).

Gli sforzi della Commissione Europea sotto la presidenza di Ursula von der Leyen comprendono la sostituzione dei diritti di voto dei singoli Stati membri dell’UE nell’Organizzazione Mondiale della Sanità con un diritto di voto concentrato in capo all’Unione Europea.

L’OMS ha gestito la cosiddetta pandemia del SARS-CoV-2 tutt’altro che in modo basato su evidenze scientifiche e certamente non nell’interesse della popolazione mondiale, ma si è, invece, insieme alle autorità del farmaco come l’EMA, dimostrata essere stata accaparrata da tempo da big pharma come scagnozzo dei suoi privati finanziatori e cioè dei produttori dei vaccini ossia di quanto tale viene definito.

La maggioranza nel Consiglio Provinciale (che ha esposto la popolazione altoatesina durante la pandemia a misure disumane e sfornite di evidenza scientifica) evidentemente ha una visione diversa, ed ha dimostrato, una volta di più, di non aver alcuna consapevolezza degli sviluppi di natura politica globale nonché della necessità di tutelare l’Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige innanzitutto prevenendo la cessione da parte della Repubblica Italiana di competenze a organizzazioni (pseudo-) sovranazionali (UE, OMS ecc.).

E in questa dimostrazione di una, per la popolazione molto pericolosa, misera comprensione giuridica e politica del Consiglio Provinciale, il Governatore si piace nel ridicolizzare la mia mozione.

Vedi in allegato la votazione nominale.

A favore della mozione hanno votato: Andreas Colli (Wir Bürger, Noi cittadini) e i membri del gruppo consiliare Südtiroler Freiheit.

Contro la mia mozione hanno votato: Fratelli d’Italia, SVP, TEAM K, Grüne, Freiheitliche, La Civica.

emendamento sostitutivo a mozione n. 277 25 con allegati

Abstimmung Prämissen – Votazione premesse – 277 25

Abstimmung Beschluss – Votazione delibera 277 25

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA