Con sentenza del 23 Febbraio 2022 la Corte Costituzionale della Bosnia ed Erzegovina, anche con riferimento alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (e specificamente art. 2, diritto alla vita e art. 8, diritto al rispetto della vita privata e familiare) ha dichiarato incostituzionale non soltanto il Green Pass, ma anche l’obbligo “vaccinale”-Covid-19 che era stato introdotto dal governo per certe categorie della popolazione (come, p.e., i sanitari, gli over 60).

Nel loro ricorso i ricorrenti hanno contestato anche la violazione del Codice di Norimberga che impone un consenso informato e libero per ogni trattamento sanitario.

L’europarlamentare Ivan Sinčić nel suo intervento ha sollecitato le istituzioni dell’Unione Europea e dei singoli paesi membri a voler seguire con urgenza l’esempio di garanzia dello stato di diritto fornito dalla Corte Costituzionale della Bosnia ed Herzegovina.

A tal proposito vorrei ricordare che in data 21 gennaio 2022 su invito della Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica Italiana avevo depositato le mie considerazioni giuridiche in merito alla nuda e cruda violazione del Codice di Norimberga che le istituzioni italiane, in primis il Governo e ogni parlamentare che ha votato e continua a votare per l’obbligo “vaccinale”-Covid-19 (per i sanitari in vigore già dal 1. Aprile 2021), stanno in continuazione commettendo a grave danno dei cittadini italiani.

Tali mie considerazioni giuridiche risultano pubblicate sul sito web del Senato della Repubblica Italiana e trovano ora conferma da parte della Corte Costituzionale della Bosnia ed Erzegovina.

È una vergogna innanzitutto per l’Italia, che a dare la dovuta lezione sui  Diritti Fondamentali non siano i paesi fondatori della Comunione Europea, tra i quali l’Italia.