L’abolizione dell’obbligo vaccinale pediatrico nell’anno obbligatorio della scuola dell’infanzia in Alto Adige/Sudtirolo fallisce per un soffio a causa della doppiezza dei rappresentanti di Fratelli d’Italia e dei Freiheitlichen
Con la mia mozione n. 344/25 https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_780840.pdf
ho chiesto l’annullamento delle disposizioni contenute nella delibera della Giunta provinciale dell’Alto Adige n. 1111 del 3.12.2024
secondo cui anche per l’anno obbligatorio nella scuola dell’infanzia (valido nella Provincia Autonoma di Bolzano per i bambini di 5 anni d’età) l’adempimento dell’obbligo vaccinale pediatrico (10 vaccinazioni obbligatorie) è requisito necessario per la frequenza della scuola dell’infanzia, e i bambini che vengono esclusi dalla scuola dell’infanzia perché non sono vaccinati (anche solo parzialmente) vengono denunciati dai Sindaci del comune di residenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni.
Questa richiesta era tanto più urgente, in quanto da una settimana il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) conferma che l’affermazione propagandata dogmaticamente da decenni dalle autorità sanitarie, secondo cui l’autismo non sarebbe causato dalle vaccinazioni pediatriche, è priva di qualsiasi fondamento scientifico e che le autorità sanitarie, al solo scopo di soffocare sul nascere qualsiasi esitazione vaccinale, hanno censurato gli studi che dimostrano invece questa causalità:
https://www.cdc.gov/vaccine-safety/about/autism.html
L’opposizione nel Consiglio provinciale altoatesino/sudtirolese (ad eccezione del rappresentante del PD – Sandro Repetto) questa volta era d’accordo con me sul fatto che, considerando l’obbligo per i bambini di 5 anni di frequentare la scuola dell’infanzia, lo stato vaccinale del bambino non può essere considerato un criterio di ammissione o di esclusione dalla scuola dell’infanzia. Analogamente alle disposizioni nazionali relative alla frequenza della scuola dell’obbligo.
Inoltre, l’intera opposizione era d’accordo sul fatto che è semplicemente assurdo denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni i bambini tempestivamente iscritti alla scuola dell’infanzia e che vengono esclusi perché non vaccinati o solo parzialmente vaccinati.
L’anno obbligatorio nella scuola dell’infanzia è stato introdotto nella Provincia Autonoma di Bolzano come un’offerta pedagogica necessaria per la preparazione alla scuola elementare con l’anno scolastico 2025/2026.
Particolarmente incomprensibile è la posizione dei rappresentanti di FRATELLI D’ITALIA e dei FREIHEITLICHEN.
L’assessore provinciale all’istruzione in lingua italiana Marco Galateo – FDI (responsabile della scuola dell’infanzia italiana) ha dichiarato, con la sua ormai su questi temi consueta doppiezza, nella sua presa di posizione sulla mia mozione, che Fratelli d’Italia sarebbe a favore del diritto fondamentale all’autodeterminazione in materia di vaccinazioni e che tutelerebbe il diritto fondamentale dei bambini all’istruzione, ma poi ha votato contro la mia mozione, e anche contro la parte che prevedeva l’abolizione della denuncia alla Procura del Tribunale dei Minorenni dei bambini esclusi dalla scuola dell’infanzia a causa del loro stato vaccinale!
La deputata FDI Anna Scarafoni non era presente al voto.
La mia mozione è quindi fallita a causa della posizione ambigua di FRATELLI D’ITALIA e dei FREIHEITLICHEN, i cui rappresentanti altoatesini hanno perso l’occasione di dare dall’Alto Adige/Sudtirolo l’impulso necessario per una urgente revisione generale dell’obbligo vaccinale pediatrico.
Infatti, secondo l’articolo 1 comma 1-ter del decreto legge n. 73/2017 l’obbligo di vaccinazione pediatrico deve essere sottoposto a revisione ogni tre anni, con il coinvolgimento della Conferenza permanente degli Stati-Regioni-Province autonome!
Ciò significa che l’obbligo vaccinale pediatrico avrebbe dovuto essere sottoposto già per ben due volte a una revisione approfondita da parte del governo italiano, attraverso una discussione trasparente con il coinvolgimento dei rappresentanti della Provincia Autonoma di Bolzano. Ciò non è avvenuto! Nemmeno sotto il governo Meloni!
Pertanto, presumo che la mancata risposta alla mia interrogazione d’attualità riguardo a questo punto importante, presentata per la risposta orale in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano durante le interrogazioni del 25 novembre 2025 (vedi in allegato la mia interrogazione ad oggi rimasta senza alcuna risposta), non sia un caso, perché il Governatore dell’Alto Adige/Sudtirolo o i suoi vice avrebbero dovuto ammettere nella risposta orale durante la seduta del Consiglio provinciale che anche la Provincia Autonoma di Bolzano non ha chiesto la convocazione della Conferenza permanente Stato-Regioni ai fini di questa revisione prevista necessariamente dalla legge!
La questione, fondamentale per la salute e il diritto fondamentale all’istruzione dei bambini, è lungi dall’essere accantonata, e ulteriori mozioni e azioni legali sono già in preparazione o in corso.
Ringrazio i colleghi del Consiglio dell’opposizione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano dell’opposizione che questa volta hanno (quasi) all’unanimità riconosciuto l’assurdità della posizione del governo provinciale altoatesino.
L’esito della votazione è stato molto risicato (mancavano rispettivamente 2 e 1 voto per l’approvazione della mozione), e gli sforzi politici per eliminare una discriminazione dei bambini sono falliti a causa del voto di SVP (Südtiroler Volkspartei), Fratelli d’Italia, Lista Civica, Forza Italia e Freiheitlichen.
Ritengo che la doppiezza dimostrata da parte di FRATELLI D’ITALIA e dei FREIHEITLICHEN sia espressione di un’estrema incoerenza politica che, soprattutto quando riguarda i bambini, mi lascia profondamente amareggiata.
Data l’importanza dell’argomento, ho chiesto una votazione separata per punti e per appello nominale. I risultati li trovate in allegato.
Seconda Interrogazione Novembre 2025
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA
