Brusco calo del tasso di natalità in Alto Adige a partire dal 2022 – L’elefante nella stanza che nessuno vuole vedere

In Sudtirolo/Alto Adige si registra un improvviso drastico calo delle nascite a partire dal 2022, che non può essere spiegato solo con ragioni economiche e sociologiche già esistenti in precedenza e che avevano portato ad un costante ma molto inferiore calo delle nascite negli anni ante 2022.

È evidente che questo brusco calo si è verificato anche nella popolazione in età fertile dopo il lancio della cosiddetta “campagna vaccinale” contro il Covid-19.

E che questa chiara correlazione temporale corrisponda a una causalità è dimostrato sia dai risultati pubblicati a livello internazionale da scienziati di spicco, sia dalle decisioni prese nel frattempo dal governo degli USA.

Già alla fine dello scorso anno è stato dimostrato che la proteina spike tossica raggiunge il feto poco dopo la “vaccinazione” della donna incinta.

In un ampio studio condotto in Israele, lo scienziato del MIT Retslef Levi (nominato pochi giorni fa dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti a capo del gruppo di lavoro per la revisione completa della “vaccinazione” Covid-19 nell’Advisory Board per la strategia vaccinale negli Stati Uniti) ha dimostrato, insieme a professori delle università israeliane di Tel Aviv e Gerusalemme, che la “vaccinazione” delle donne incinte nel primo trimestre di gravidanza con le sostanze mod.RNA Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna ha portato a un tasso di aborti spontanei superiore del 50%. La proteina spike tossica è stata trovata anche nel cordone ombelicale.

Inoltre, sulla base dei dati ufficiali del CDC, scienziati statunitensi sottolineano che il brusco calo del tasso di natalità registrato dall’introduzione dei “vaccini” Covid-19 sembra essere permanente.

Questi risultati sono estremamente preoccupanti perché mostrano anche un impatto intergenerazionale dei cosiddetti “vaccini” Covid-19 sulla fertilità della popolazione e sullo sviluppo sano dei feti.

E in effetti, il brusco calo del tasso di natalità è persistente anche in Sudtirolo/Alto Adige.

Negli Stati Uniti, la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza è stata ufficialmente revocata dal nuovo governo già nel maggio 2025 e, come è noto, all’inizio di giugno di quest’anno il governo statunitense ha annunciato che ha sospeso gli investimenti nei “vaccini” a mRNA contro le malattie virali respiratorie (influenza, Covid-19, ecc.), poiché è stato dimostrato che il rischio supera di gran lunga i presunti benefici.

La situazione altamente preoccupante del persistente calo repentino del tasso di natalità, considerando la continua raccomandazione irresponsabile in Alto Adige-Sudtirolo/Italia, in particolare per le donne in gravidanza, della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 a base di modRNA (viene utilizzato Comirnaty di Pfizer/BioNTech), costituisce un motivo per un’urgente misura di protezione civile, poiché con ogni probabilità la capacità riproduttiva della popolazione altoatesina/sudtirolese sarà danneggiata in modo continuo e duraturo.

Per questo motivo, con la mozione n. 230/25 (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_773278.pdf), che sarà messa a votazione nella prossima seduta a settembre del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (vedi in allegato nella versione attuale in italiano con i relativi documenti,  chiederò la votazione separata e per appello nominale, poiché ogni consigliere che, respingendo integralmente questa mozione, si pronuncia a favore dell’ulteriore inoculazione alle donne incinte, allattanti e alla popolazione in età fertile in generale di queste sostanze altamente nocive anche per la sopravvivenza della popolazione, deve assumersi in modo trasparente, e dunque comprensibile anche a posteriori per la popolazione, la responsabilità dei danni che ne derivano) ho presentato le seguenti richieste:

il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e dell’evidente stato di emergenza civile

1) nell’ambito della competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza e in allattamento

2) nell’ambito della sua competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la “vaccinazione” Covid-19 della popolazione in età fertile

3) in persona del Presidente della Provincia, a chiedere subito alla Presidente del Governo ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988 di voler convocare con urgenza la Conferenza permanente per le relazioni tra lo Stato, le regioni e le province autonome al fine di

 3.1 deliberare con urgenza la necessaria revoca della raccomandazione della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza

 3.2 decidere urgentemente la sospensione generale della “vaccinazione” Covid-19 per la popolazione in età fertile

 3.3 provvedere all’urgente e necessaria valutazione dettagliata e alla pubblicazione dei dati relativi agli aborti spontanei – suddivisi per trimestre di gravidanza o settimana nel rispettivo anno dal 2021 e separatamente per donne trattate con il “vaccino” Covid-19 e quelle non trattate

Mozione 230 25 22.8.25 con allegati inglese italiano (002)

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Per tutti i genitori altoatesini/sudtirolesi con figli di età superiore ai 5 anni esclusi dalla scuola dell’infanzia perché non vaccinati, nonostante fossero stati iscritti per tempo:

NON firmate la dichiarazione di assumervi l’onere di sostituire l’anno di scuola dell’infanzia obbligatorio (previsto in Alto Adige/Sudtirolo per tutti i bambini di 5 anni)!

Perché la firma della dichiarazione potrebbe essere valutata come Vostra accettazione dell’esclusione del Vs. figlio. Se la avete già presentata, mandate una pec o raccomandata con la quale dichiarate di annullare la Vs. dichiarazione di sostituire a propria iniziativa l’anno obbligatorio di scuola dell’infanzia del Vostro figlio.

La Provincia Autonoma di Bolzano esclude illegalmente Vostro figlio dalla scuola dell’infanzia e, dunque, Voi come genitori non siete tenuti a provvedere, a Vs. spese ed iniziativa, alla sostituzione!

Contro l’esclusione di bambini non vaccinati dalle scuole dell’infanzia in Alto Adige/Sudtirolo pendono già processi, e un altro sarà avviato a breve.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Il Governatore della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher continua a ridicolizzare le critiche oggettive rivolte all’UE, ma i fatti lo smentiscono

Nella sua odierna dichiarazione in merito alla mia valutazione geopolitica dell’accordo doganale USA/UE, espressa ieri in modo spontaneo in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, il governatore della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher (Südtiroler Volkspartei) cerca una volta di più non solo di travisare le mie affermazioni, ma anche di ridicolizzarle in generale.

Egli mi accusa infatti di ritenere, nel mio “mondo ideologico”, che la Russia sia un paese più democratico dell’Unione Europea.

Nella mia dichiarazione non ho mai lodato la Russia come modello di democrazia, ma ho denunciato le sanzioni economiche dell’UE contro la Russia come misure politicamente stupide e autodistruttive. Se acquistiamo costoso e inquinante gas da fracking dagli USA invece di gas molto più economico dalla Russia, ciò ha conseguenze negative di vasta portata per l’economia dell’Unione europea, in primo luogo per l’industria. Se persino artisti russi – recentemente un direttore d’orchestra – vengono puniti anche in Italia da un “manganello morale” fuori controllo, ciò dimostra che l’Unione europea ha completamente perso la sua bussola etica.

A proposito, la Russia, a differenza dell’Unione Europea, non si vanta di essere la custode dei diritti e delle libertà fondamentali.

Nell’UE vengono imprigionati avvocati che intentano importanti cause contro la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Alfred Bourla (CEO di Pfizer per conto delle vittime del “vaccino” Covid-19. È quanto è accaduto di recente nei Paesi Bassi.

Nell’UE non vengono accolte le richieste legittime di riconteggio dei voti espressi nelle elezioni politiche. È quanto è accaduto con la richiesta palesemente legittima del partito Sahra Wagenknecht (BSW), che, guarda caso, potrebbe comportare il rischio concreto di nuovi assetti e pesi politici nel Bundestag tedesco.

Nell’UE le corti costituzionali sono occupate da mercenari di partito che, contrariamente a qualsiasi evidenza e principio costituzionale, rappresentano apertamente gli interessi dei loro compagni di partito. Ciò è evidente in Italia, Germania e altri paesi fondatori dell’UE nelle decisioni assurde e disumane, ad esempio sulle misure anti-Covid.

Nell’UE i presidenti degli Stati membri insigniscono di onorificenze evidenti hater che insultano pubblicamente, screditano e cercano di ridicolizzare le vittime del “vaccino” Covid-19. Come è successo recentemente in Italia, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la Medaglia d’Onore della Repubblica Italiana per “meriti alla salute pubblica” a Roberto Burioni, noto dal 2020 come sistematico hater e attivo nella diffusione di autentici fake news.

Nell’UE ai giornalisti vengono chiusi i conto correnti se diffondono un punto di vista diverso da quello dei governi. Ciò è accaduto ripetutamente, tra l’altro, in Germania.

Nell’UE la Commissione europea finanzia con le nostre tasse ed imposte lautamente ONG e media che propagano la linea politica antidemocratica della von der Leyen e dei suoi seguaci.

Nell’UE il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno deciso di combattere la cosiddetta disinformazione e le fake news, concedendo esplicitamente alla OMS, un’organizzazione finanziata e determinata nelle sue azioni in gran parte da privati in netto conflitto d’interesse con la popolazione, il privilegio di stabilire l’unica verità inattaccabile, ad esempio nel campo della salute (in cui l’UE ha inserito il cambiamento climatico che sarebbe causato dall’uomo).

Nell’UE, le piattaforme mediatiche libere come Telegram (per lungo tempo l’unica piattaforma di social media attraverso la quale è stato possibile scambiare informazioni senza censura durante la cosiddetta pandemia, salvando la vita a milioni di persone in tutto il mondo!) vengono combattute attraverso la persecuzione penale dei loro responsabili. È quanto sta accadendo dal 2024 in Francia con il fondatore di Telegram, arrestato nel settembre 2024 in un aeroporto parigino e da allora non autorizzato a lasciare la Francia.

L’elenco delle misure antidemocratiche che l’UE sta adottando da troppo tempo è lungo e andrebbe oltre lo scopo del presente comunicato stampa.

Chi scrive a grandi lettere nella propria Carta il concetto di trasparenza, Stato di diritto nonché la garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali e si proclama loro custode (come fa l’UE in modo moralizzatore nei confronti degli altri), deve accettare a maggior ragione le critiche pertinenti.

Il Governatore Kompatscher & Co. eludono sistematicamente proprio queste critiche oggettive e rispondono con accuse demagogiche e denigratorie, da tempo smascherate dalla popolazione, rendendo così un pessimo servizio soprattutto all’UE.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Il parlamentare europeo Herbert Dorfmann (SVP) – un seguace della becchina dell’UE – vede i cocci, ma non le cause

Herbert Dorfmann è uno di quei parlamentari europei che da anni votano a favore di ogni misura autodistruttiva dell’UE.

Ciò vale per le sanzioni economiche harakiri disposte contro la Russia (che sono state l’atto fondamentale per l’autodistruzione da parte dell’UE della sua posizione geopolitica teoricamente molto importante), le misure antidemocratiche e distruttive della coesione sociale volte a impedire la libertà di opinione ed espressione (censura, Digital Services Act), l’implementazione dei concetti di ONE HEALTH e HEALTH IN ALL POLICIES (che collegano un presunto cambiamento climatico causato dall’uomo al tema della salute) nel contesto di un’OMS – in gran parte finanziata e controllata nelle sue azioni da privati – definitiva come massima autorità di riferimento e custode della verità assoluta, e per molte altre misure chiaramente autodistruttive.

L’Unione Europea – sotto la guida di Ursula von der Leyen, che ha lasciato terra bruciata in tutta la sua carriera politica e sistematicamente viola i principi della trasparenza e del rispetto dello Stato di Diritto – si è scavata la fossa da sola grazie a parlamentari europei come Herbert Dorfmann, che si sono sempre comportati come seguaci della von der Leyen invece di rappresentare e difendere gli interessi dei loro elettori.

O qualcuno crede davvero che persone ricattabili come Ursula von der Leyen, che come molti di questi indicibili scagnozzi si è resa colpevole di gravi crimini, non siano i “partner contrattuali” ideali degli Stati Uniti per stringere degli accordi unilateralmente favorevoli? Solo chi ha così tanta sporcizia addosso può accettare un accordo del genere.

Ma che Ursula von der Leyen & Co. abbiano molto da nascondere, Dorfmann & Co. lo sapevano bene. Eppure Dorfmann & Co. hanno sempre sostenuto questa becchina dell’UE!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

La Giunta del Sudtirolo/Alto Adige e la maggioranza dell’opposizione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano anziché proteggerla hanno messo a rischio l’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, conquistata con tanta fatica

L’enorme errore di valutazione sia da parte del Governatore della Provincia Autonome di Bolzano sia da parte della maggioranza dell’opposizione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha quasi portato all’annullamento di fatto dell’Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige.

L’arrogante rifiuto di prendere in considerazione le conseguenze a livello costituzionale, e quindi a livello della ns. Autonomia, di un mancato rigetto delle modifiche al Regolamento sanitario internazionale dell’OMS avrebbe quasi costato l’autonomia agli altoatesini, se il governo nazionale non avesse respinto tali modifiche poco prima della scadenza del termine.

Il 5 giugno 2025 è stata messa in votazione al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano la mia mozione n. 277/25 (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_756860.pdf), con la quale ho illustrato le drastiche conseguenze che le modifiche al Regolamento sanitario internazionale (RSI), approvate il 1° giugno 2024 dall’Assemblea mondiale della sanità dell’OMS a Ginevra, avrebbero avuto sulla sovranità della Repubblica Italiana e, di conseguenza, sull’autonomia dell’Alto Adige.

Ho illustrato al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano che, a seguito di tali modifiche al Regolamento sanitario internazionale, la Repubblica Italiana avrebbe trasferito competenze essenziali non solo in materia di sanità, ma in tutti i settori politici – in virtù del collegamento tra il tema della “protezione del clima” e quello della salute, nonchè dell’obbligo degli Stati membri dell’OMS di “combattere la disinformazione” attraverso la censura e la definizione autoritaria della “verità scientifica” da parte dell’OMS, con un effetto complessivo in tutti i settori politici – a un’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) controllata di fatto da privati (la lobby farmaceutica con i suoi cosiddetti “filantropi” come Bill Gates) e che gode della totale immunità, essendo esente da qualsiasi indagine giudiziaria. E ciò avrebbe avuto come conseguenza automatica un annullamento di fatto dell’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige.

L’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige esiste – nella sua forma attuale – solo fintantoché la Repubblica Italiana non rinuncia alle competenze che ha concesso alla Provincia Autonoma di Bolzano per la legislazione primaria.   (come nel caso specifico all’OMS e, come purtroppo ha già rinunciato ultra vires in violazione della ns. Costituzione a favore dell’UE.

Con la sua dichiarazione del 5 giugno 2025 in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano in merito alla mia mozione, il governatore Arno Kompatscher non solo ha definito letteralmente “ridicola” la mia preoccupazione per la sovranità della Repubblica Italiana e quindi per l’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, ma ha anche denigrato la mia posizione esposta sulla base di documentazione istituzionale come “teoria del complotto”, così dimostrando non solo di non avere alcuna consapevolezza di ciò che sta accadendo da tempo a livello di politica globale attraverso l’OMS in termini di attacchi alla sovranità di interi Stati, ma anche di aver interpretato in modo completamente errato la posizione del governo italiano e del parlamento italiano, visto che ha dichiarato che in Italia vi sarebbe un consenso trasversale dalla sinistra alla destra sul fatto che tali modifiche al Regolamento sanitario internazionale sarebbero necessarie e positive, e che quindi la mia mozione lo avrebbe reso ridicolo alla Conferenza Stati-Regioni.

La valutazione da parte del governatore Arno Kompatscher non avrebbe potuto essere più errata, perché due giorni fa il governo italiano, poco prima della scadenza del termine (19 luglio 2025), ha fortunatamente respinto le modifiche al regolamento sanitario internazionale dell’OMS con una lettera formale indirizzata al direttore generale dell’OMS.

Si veda qui la registrazione della dichiarazione del 5 giugno 2025 del presidente Arno Kompatscher in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, piena di valutazioni errate, in merito alle mie preoccupazioni di natura costituzionali e autonomistiche, esposte in dettaglio e documentate, relative alle modifiche del Regolamento Sanitario Internazionale e la mia replica:

https://odysee.com/@renateholzeisen:e/S%C3%BCdtiroler-Landtag-5.-Juni-2025-RA-DDr.-Renate-Holzeisen:0

Avevo presentato la mia mozione il 4 giugno 2025 in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano appositamente in lingua italiana, in considerazione della portata nazionale e del mio impegno costante a livello nazionale (e internazionale), in collaborazione con esperti di diritto costituzionale, per richiamare l’attenzione dei responsabili politici a Roma su questo tema fondamentale per il futuro della Repubblica Italiana e quindi della Provincia Autonoma di Bolzano (vedi qui la registrazione della mia relazione sulla mozione in lingua italiana):

https://odysee.com/@renateholzeisen:e/Consiglio-Provincia-Autonoma-Bolzano-04.06.2025-(4):6

Il governo italiano ha respinto, poco prima della scadenza del termine, le modifiche al Regolamento sanitario internazionale approvate il 1° giugno 2024 dall’Assemblea generale dell’OMS. Il 1° giugno 2024 ero personalmente a Ginevra, dove ho partecipato come relatrice a una conferenza stampa internazionale di giuristi di tutto il mondo e a una grande manifestazione davanti alla sede dell’OMS.

La giunta della Provincia Autonoma di Bolzano e i colleghi del Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige farebbero bene a prendere sul serio la mia competenza giuridica in questo campo, maturata in anni di lavoro, nonchè la mia conoscenza della drammatica situazione, invece di liquidare i miei sforzi – che mi sono disponibili nella mia qualità di membro del Consiglio provinciale – come pura teoria della cospirazione.

Qui è in gioco il futuro, la libertà e la felicità di tutta la popolazione!

Con la mia mozione n. 277/25 presentata al Consiglio provinciale dell’Alto Adige

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_756860.pdf

ho invitato il Consiglio provinciale dell’Alto Adige, al fine di impedire la rinuncia alla sovranità dell’Italia e quindi all’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, a obbligare il governo provinciale dell’Alto Adige, nella persona del governatore, a chiedere immediatamente alla governatrice con la massima urgenza, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988, la convocazione della Conferenza permanente per le relazioni tra lo Stato, regioni e province autonome al fine del rigetto da parte della Repubblica Italiana, entro il termine del 19 luglio 2025, delle modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), e ciò allo scopo di garantire non solo la sovranità dell’Italia, che deve essere mantenuta in base alla Costituzione della Repubblica Italiana, ma anche l’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, che attualmente dipende dalla sovranità dell’Italia in una comunità di destino.

Gli Stati membri dell’OMS avevano tempo fino al 19 luglio 2025 per opporsi alle modifiche dell’RSI.

Per gli Stati membri dell’OMS che si sono espressi contro queste fatali modifiche al Regolamento sanitario internazionale entro il termine previsto (oltre all’Italia, ad esempio anche l’Austria), tali modifiche non sono entrate in vigore.

I membri della giunta del Sudtirolo/Alto Adige (SVP, Freiheitliche, FdI, Civica, Forza Italia), ma anche la maggioranza dell’opposizione nel Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige (TEAM K, Verdi) hanno dimostrato, con la bocciatura della mia mozione, di non avere conoscenza dei processi politici globali che hanno ripercussioni di vasta portata anche sull’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige e di non essere neanche disposti ad informarsi almeno sulla base di mozioni perfettamente documentate, preferendo invece liquidare come teoria del complotto ciò che evidentemente non hanno ancora capito, mettendo così a repentaglio, in modo irresponsabile e ignorante, la nostra autonomia conquistata a fatica!

Questa volta, fortunatamente, il governo di Roma ha tirato il freno a mano, salvando così in realtà anche l’autonomia dell’Alto Adige, che è già di fatto in fase di progressivo svuotamento a causa del continuo trasferimento di competenze dalla Repubblica Italiana all’Unione Europea!

Il governo provinciale sudtirolese/altoatesino, in primis il governatore Arno Kompatscher, insieme alla maggioranza dell’opposizione nel Consiglio provinciale (TeamK e Verdi), ha esposto una volta di più, l’autonomia sudtirolese/altoatesina a un rischio enorme, invece di proteggerla!

Una politica di autonomia efficace richiede però più che mai un monitoraggio costante e una consapevolezza dei processi geopolitici in atto, e proprio questo viene irresponsabilmente trascurato dai responsabili in Sudtirolo/Alto Adige!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

Con sentenza n. 97/2025 la Corte Costituzionale, mutando avviso rispetto ad una sua consolidata giurisprudenza (cfr. la sentenza n. 50/2024) ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale della L.P. 4/2024  in materia di obbligo di uso della mascherina all’aperto, perché nell’atto di irrogazione della sanzione impugnata nel giudizio a quo è stato fatto riferimento anche alla normativa statale e per la Corte Costituzionale la sanzione impugnata “è stata irrogata facendo applicazione unicamente della legge statale”.

Ai sensi dell’art. 4 D.L. 25 marzo 2020 n. 19 (sanzioni e controlli ) “1. … il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 ….

  1. Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 2, commi 1 e 2, sono irrogate dal Prefetto.

Stante la normativa statale (comunque affetta da incostituzionalità sul punto) il potere di irrogare la sanzione spetta solo al Prefetto e non alla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.

Dunque, gli atti di irrogazione della sanzione amministrativa emessi dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano sono illegittimi per difetto assoluto di competenza.

Riassumeremo i processi che erano rimasti sospesi in attesa della decisione della Corte Costituzionale e sulla base della decisione della Corte Costituzionale che considera l’applicazione della sanzione amministrativa avvenuta esclusivamente sulla base della normativa statale – e per questo considera la questione di legittimità costituzionale della legge provinciale inammissibile per irrilevanza – chiederemo al rispettivo giudice di voler accertare il difetto assoluto di potere della Provincia Autonoma di Bolzano per l’applicazione della sanzione che – secondo quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale – si basa esclusivamente sulla legge statale, dato che la normativa statale ha attribuito il potere di applicare la sanzione esclusivamente al Prefetto.

E poi insisteremo, comunque, affinché finalmente venga sollevata la questione di legittimità costituzionale anche della normativa statale sul punto, visto l’evidente difetto di ragionevolezza e proporzionalità dell’obbligo di usare la mascherina, visto che non c’è la prova scientifica che abbia un effetto sulla prevenzione della diffusione virale, in particolare all’aperto.

È ovvio che, se il Legislatore Statale prevede espressamente un determinato organo ai fini dell’applicazione della sanzione prevista, non è che un altro organo – non previsto nella legge statale che secondo la Corte Costituzionale è stata l’unica base legislativa alla base delle sanzioni applicate – si può arrogare la competenza di applicare la sanzione.

Dunque, la sentenza della Corte Costituzionale pone la base per l’annullamento di tutte le sanzioni applicate dalla Provincia Autonoma di Bolzano, perché la Provincia Autonoma di Bolzano ha agito ultra vires in difetto assoluto di competenza.

97-2025_fd

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano è succube della lobby farmaceutica e omette di adottare urgenti misure di protezione civile

Con una mozione ho invitato oggi i colleghi del Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige a voler obbligare la Giunta provinciale ad adottare immediatamente misure adeguate per proteggere la popolazione dal rischio di trasmissione incontrollabile nell’ambiente (tramite il cosiddetto shedding) di una sostanza sperimentale a base di RNA modificato autoreplicante denominata KOSTAIVE-Zapomeran, autorizzata in febbraio dalla Commissione Europea per l’immissione sul mercato come cosiddetto “vaccino” COVID-19.

Esperti, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolineano il rischio concreto che le vescicole extracellulari prodotte da questa sostanza sperimentale, caricate con il sa-mod.RNA, possano essere trasmesse non solo attraverso i fluidi corporei, ma anche attraverso l’aria respirata a persone non trattate con questa sostanza.

Poiché questa sostanza sperimentale – per la quale non sono mai stati effettuati gli studi di genotossicità, cangerogenicità e mutagenicità, invece ovviamente necessari per i prodotti basati su ingegneria genetica – comporta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco, come risulta direttamente dal foglietto illustrativo, e altri rischi gravi (malattie autoimmuni, tumori e la morte), come spiegano esperti di tutto il mondo, è assolutamente irresponsabile lasciare sul mercato un prodotto che si diffonde in modo incontrollabile nell’ambiente come un virus.

A causa del rischio del cosiddetto shedding, il diritto fondamentale dell’individuo di decidere se sottoporsi o meno al trattamento con questa sostanza è di fatto sospeso.

Nella sua dichiarazione, il governatore regionale ha minimizzato in modo incredibilmente irresponsabile gli enormi rischi associati a questa sostanza, sottolineando laconicamente che anche l’Aspirina ha effetti collaterali.

Ma non solo la maggioranza politica (SVP, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Civica, Forza Italia), ma anche la maggioranza dell’opposizione (Verdi, Team K) ha votato contro la mia mozione.

Particolarmente curiosa è la posizione dei Verdi.

Con una mozione presentata oggi in Consiglio provinciale, hanno chiesto che anche le nuove tecnologie genetiche nel settore vegetale e dei prodotti derivati siano soggette all’obbligo di etichettatura. Naturalmente ho votato a favore di questa mozione.

I Verdi tuttavia non sembrano avere alcun problema con il fatto che l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), controllata da big pharma, autorizzi,  senza studi sulla genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità (alterazione del DNA) per l’applicazione sull’essere umano come “vaccini” sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica che possono essere trasmesse in modo incontrollabile all’intero ambiente, senza barriere di specie.

Questo è evidentemente il “nuovo mondo verde”, in cui l’essere umano è degradato a cavia e cash cow di big pharma.

A proposito, sembra che ai Verdi sia sfuggito che il problema dello shedding dell’RNA modificato, che è connesso allo KOSTAIVE-Zapomeran, riguarda anche il mondo vegetale.

Qui la mia mozione, che il Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige ha respinto a maggioranza con una colpevole omissione delle necessarie urgenti misure di protezione civile.  Solo i colleghi di Wir Bürger – Noi Cittadini e Südtiroler Freiheit hanno votato a favore della mia mozione.

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Vorrei ricordare che il mio ricorso di annullamento della decisione di autorizzazione presentato al Tribunale dell’Unione Europea, insieme alla richiesta di provvedimento d’urgenza, pende con il numero T-375/25 e che una decisione sulla richiesta di provvedimento d’urgenza sarà emessa a breve dal Tribunale dell’UE.

Il ricorso di annullamento è disponibile sul mio sito web renate-holzeisen.eu.

È assolutamente inaccettabile che io, in qualità di singolo membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, debba ricorrere in extremis all’azione di annullamento dinanzi al Tribunale dell’UE perché le autorità nazionali e locali competenti, compresi il Consiglio e la Giunta del Sudtirolo/Alto Adige, non adempiono ai loro obblighi in materia di protezione civile!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

La nomina di Bernd Gänsbacher a membro supplente del Comitato per i prodotti di terapia avanzata dell’EMA offre uno sguardo approfondito nella palude dell’EMA che si trova nelle mani di big pharma

L’immunologo del Val Sarentino (Provincia di Bolzano) Bernd Gänsbacher è stato onnipresente nei media altoatesini, in particolare di lingua tedesca, durante la cosiddetta pandemia del coronavirus.

Dalle prime ore del mattino fino a tarda sera, alla radio e in televisione, nonché sulla stampa e sui media online, ha incoraggiato i sudtirolesi/altoatesini a sottoporsi alla cosiddetta vaccinazione Covid-19 e ha definito le fondate critiche come fake news.

Ad esempio, Gänsbacher ha omesso di dire alla popolazione sudtirolese/altoatesina che per i cosiddetti vaccini Covid-19 utilizzati in Provincia Autonoma di Bolzano/Italia/UE e che continuano ad essere utilizzati – a causa del loro meccanismo d’azione (intervento di ingegneria genetica) e della loro composizione (acido nucleico e nanoparticelle lipidiche), sarebbero stati necessari una serie di studi per determinarne l’efficacia e la sicurezza, studi che però non sono mai stati fatti.

2009 la Commissione Europea, sotto la presidenza di Josè Manuel Barroso, su pressione dell’industria farmaceutica operante nel settore della tecnologia genetica, ha disposto che le sostanze formalmente definite essere “vaccini contro una malattia infettiva virale”, a prescindere dalla loro composizione e dal loro modo di agire, non devono rispettare i requisiti – rispetto quelli previsti per i vaccini – molto più severi e che il legislatore dell’UE (ancora) prevede per l’autorizzazione dei prodotti di terapia genica e dei prodotti di terapia avanzata in generale.

È esattamente ciò che è accaduto con le sostanze timbrate come “vaccini” contro il Covid-19.

In questo contesto, non sorprende che l’allora presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso sia l’attuale CEO di GAVI, ovvero dell’alleanza per i vaccini e quindi dell’organizzazione di lobbying dei produttori di vaccini o quanto tale viene formalmente definito.

A parte il fatto che per i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non sono stati nemmeno pianificati studi essenziali, come quelli sulla genotossicità, la carcinogenicità e la mutagenicità, gli studi clinici inizialmente imposti dall’EMA ai produttori nell’ambito dell’autorizzazione condizionata, con il tacito consenso dell’EMA sono stati semplicemente interrotti poco dopo l’inizio della campagna vaccinale nell’UE.

E ciò, perchè secondo l’OMS (notoriamente finanziata e strategicamente determinata in gran parte dalle organizzazioni di lobby dei produttori di queste sostanze – Fondazione Bill Gates, Gavi ecc.) “non sarebbe stato eticamente accettabile” non offrire questi cosiddetti vaccini anche ai membri del gruppo di controllo nello studio clinico inizialmente imposto per il rilascio dell’autorizzazione non più condizionata.

I gruppi di controllo sono stati quindi sciolti prima della conduzione degli studi e i cosiddetti vaccini Covid-19, contrariamente alle dichiarazioni non veritiere di Bernd Gänsbacher, non sono mai stati testati per la conferma della loro sicurezza ed efficacia.

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) è diventata lo scagnozzo di big pharma. Attraverso il cosiddetto sistema delle porte girevoli i rappresentanti dell’industria farmaceutica passano dall’industria farmaceutica all’ EMA e dall’EMA all’industria farmaceutica, a condizione che soddisfino le aspettative dell’ industria farmaceutica.

La sicurezza e l’efficacia dei “farmaci” a cui sono interessati i grandi attori del settore farmaceutico non hanno più alcuna importanza.

Così, a febbraio, senza alcuna necessità, è stato immesso sul mercato un altro cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19 chiamato KOSTAIVE-Zapomeran, senza gli studi necessari e quindi senza alcuna prova di efficacia e sicurezza.

Questa nuova sostanza comporta ulteriori rischi folli.

Si basa su RNA autoreplicante (sa-RNA), che trasforma il corpo umano in una fabbrica di proteine Spike a tempo indeterminato. La proteina Spike è nota per essere una tossina che porta alla morte cellulare (in tutto il corpo).

Il direttore del Centro Nazionale di Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità (Dott. Maurizio Federico) spiega, in un articolo scientifico pubblicato di recente, il pericolo di trasmissione attraverso l’aria espirata di questa sostanza sperimentale tramite vescicole extracellulari a persone non trattate con essa.

Visto che il foglietto illustrativo già evidenzia il rischio di miocardite e pericardite associato a questa sostanza, la Commissione Europea, su raccomandazione dell’EMA, sta ora immettendo sul mercato sostanze sperimentali altamente pericolose come vaccini, minando di fatto il principio del libero consenso informato al trattamento, poiché anche le persone non trattate direttamente con il vaccino possono essere involontariamente “trattate” attraverso la diffusione anche via aria.

Contro l’autorizzazione di questa sostanza sperimentale che minaccia l’intera popolazione, ho presentato un ricorso di annullamento con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza dinanzi al Tribunale europeo (il procedimento pende con il numero T-375/25) e per questa settimana una mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano.

Vedi la mozione bilingue qui:

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Considerando la situazione  particolarmente a livello dell’UE, scandalosa, anzi criminale nell’operato di autorizzazione di sostanze sperimentali per l’uso in massa in ambito di cosiddette campagne vaccinali, non sorprende la nomina di Bernd Gänsbacher come membro supplente in un comitato di fondamentale importanza dell’EMA.

All’EMA sono benvenute solo persone dello stampo di Bernd Gänsbacher.

Gli esperti che insistono sulla necessità della dimostrazione dell’efficacia e la sicurezza dei farmaci, per proteggere la salute e la vita della popolazione, non sono certo ben visti all’EMA, ovvero all’autorità controllata dalle grandi aziende farmaceutiche.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Ricevo moltissime richieste da parte dei genitori che mi chiedono come devono reagire rispetto alla raccomandata della direzione scolastica con la quale viene richiesta la prova delle vaccinazioni del/la alunno/a.

Dato che per l’amissione alla scuola di istruzione primaria e secondaria (a differenza dell’amissione alla scuola dell’infanzia e degli asilo nido) non esiste alcun obbligo di vaccinazione pediatrica, i genitori non sono tenuti a reagire ossia a rispondere!

I nostri sforzi sono volti anche a far cessare questa attività di controllo giuridicamente assurda da parte delle scuole, che certo avrebbero di meglio da fare!

Poiché la mancata presentazione della prova delle vaccinazioni pediatriche per la frequenza della scuola di primaria e secondaria istruzione non ha alcuna conseguenza, la migliore reazione dei genitori degli alunni è quella di ignorare le rispettive lettere raccomandate della direzione scolastica.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

A febbraio la Commissione Europea ha autorizzato la sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran come cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19. L’AIFA ha già dato attuazione a questa autorizzazione centralizzata in Italia.

Rispetto ai “vaccini” modRNA Covid-19 già autorizzati dalla fine del 2020, questa sostanza comporta ulteriori rischi assolutamente inaccettabili.

KOSTAIVE è costituito da un cosiddetto modRNA autoampflificante. In questo modo, il corpo umano diventa un “reattore” che produce costantemente la tossica proteina Spike. Ciò porterà inevitabilmente alla morte cellulare nei tessuti in tutto il corpo umano. Per questa sostanza basata su ingegneria genetica, che come le sostanze modRNA già utilizzate in precedenza non avrebbe mai dovuto essere autorizzata come “vaccino”, non sono stati condotti studi di genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità.

Inoltre, esperti che ricoprono posizioni istituzionali di rilievo sottolineano che questa sostanza comporta il rischio concreto dello spreading, ovvero di trasmissione all’ambiente e quindi anche a persone non trattate con questa sostanza.

Ciò significa l’annullamento di fatto dell’obbligatorietà del consenso ad un trattamento “medico”.

Considerato che già dal foglietto illustrativo del KOSTAIVE risulta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco e sappiamo che il trattamento con sostanze a base di modRNA porta a molti danni irreversibili inclusa la morte, sono subito necessarie  misure di protezione civile a causa del rischio dello spreading.

Ho quindi presentato una mozione, che sarà messa in votazione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano nella prima settimana di luglio, con le seguenti richieste:

Il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale

1) ad adottare immediatamente adeguate misure di protezione civile a tutela della popolazione sudtirolese/altoatesina contro il rischio di trasmissione all’ambiente, da parte di persone trattate con KOSTAIVE-Zapomeran, dell’RNA altamente pericoloso per la salute e la vita, incapsulato nelle vescicole extracellulari (EV) prodotte dalla sostanza KOSTAIVE-Zapomeran;

2) a sollecitare con la massima urgenza, nella persona del Governatore della Provincia, la Presidente del Governo a voler convocare senza indugio, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988, la Conferenza permanente per le relazioni tra Stato, Regioni e Province autonome: 

2.1) al fine di adottare con urgenza la decisione necessaria per sospendere l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran in Italia,

2.2) al fine della necessaria e urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana rivolta alla Commissione Europea di voler sospendere immediatamente l’autorizzazione all’uso di KOSTAIVE-Zapomeran nell’Unione Europea fino alla dimostrazione della sua innocuità mediante la presentazione di studi da sottoporre secondo i principi della normativa UE in materia di prodotti di terapia genica e prodotti di terapia avanzata funzionanti in modo analogo,

2.3) ai fini della urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana – in qualità di Stato membro dell’OMS – rivolta all’OMS, nella persona del suo direttore generale, a voler emettere immediatamente un avviso di sicurezza a tutti gli Stati membri dell’OMS, affinché l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran sia sospeso in tutto il mondo fino alla dimostrazione secondo legge della sua (con la massima probabilità non sussistente) sicurezza,

2.4) ai fini dell’adozione di tutte le misure legali che eventualmente si rendano urgentemente necessarie in caso di mancata collaborazione da parte della Commissione europea e dell’OMS

Vedi qui la mozione:

Mozione con allegati

 

Avvocato/Avvocato DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

VITA Consulting Group

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