Brusco calo del tasso di natalità in Alto Adige a partire dal 2022 – L’elefante nella stanza che nessuno vuole vedere

In Sudtirolo/Alto Adige si registra un improvviso drastico calo delle nascite a partire dal 2022, che non può essere spiegato solo con ragioni economiche e sociologiche già esistenti in precedenza e che avevano portato ad un costante ma molto inferiore calo delle nascite negli anni ante 2022.

È evidente che questo brusco calo si è verificato anche nella popolazione in età fertile dopo il lancio della cosiddetta “campagna vaccinale” contro il Covid-19.

E che questa chiara correlazione temporale corrisponda a una causalità è dimostrato sia dai risultati pubblicati a livello internazionale da scienziati di spicco, sia dalle decisioni prese nel frattempo dal governo degli USA.

Già alla fine dello scorso anno è stato dimostrato che la proteina spike tossica raggiunge il feto poco dopo la “vaccinazione” della donna incinta.

In un ampio studio condotto in Israele, lo scienziato del MIT Retslef Levi (nominato pochi giorni fa dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti a capo del gruppo di lavoro per la revisione completa della “vaccinazione” Covid-19 nell’Advisory Board per la strategia vaccinale negli Stati Uniti) ha dimostrato, insieme a professori delle università israeliane di Tel Aviv e Gerusalemme, che la “vaccinazione” delle donne incinte nel primo trimestre di gravidanza con le sostanze mod.RNA Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna ha portato a un tasso di aborti spontanei superiore del 50%. La proteina spike tossica è stata trovata anche nel cordone ombelicale.

Inoltre, sulla base dei dati ufficiali del CDC, scienziati statunitensi sottolineano che il brusco calo del tasso di natalità registrato dall’introduzione dei “vaccini” Covid-19 sembra essere permanente.

Questi risultati sono estremamente preoccupanti perché mostrano anche un impatto intergenerazionale dei cosiddetti “vaccini” Covid-19 sulla fertilità della popolazione e sullo sviluppo sano dei feti.

E in effetti, il brusco calo del tasso di natalità è persistente anche in Sudtirolo/Alto Adige.

Negli Stati Uniti, la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza è stata ufficialmente revocata dal nuovo governo già nel maggio 2025 e, come è noto, all’inizio di giugno di quest’anno il governo statunitense ha annunciato che ha sospeso gli investimenti nei “vaccini” a mRNA contro le malattie virali respiratorie (influenza, Covid-19, ecc.), poiché è stato dimostrato che il rischio supera di gran lunga i presunti benefici.

La situazione altamente preoccupante del persistente calo repentino del tasso di natalità, considerando la continua raccomandazione irresponsabile in Alto Adige-Sudtirolo/Italia, in particolare per le donne in gravidanza, della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 a base di modRNA (viene utilizzato Comirnaty di Pfizer/BioNTech), costituisce un motivo per un’urgente misura di protezione civile, poiché con ogni probabilità la capacità riproduttiva della popolazione altoatesina/sudtirolese sarà danneggiata in modo continuo e duraturo.

Per questo motivo, con la mozione n. 230/25 (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_773278.pdf), che sarà messa a votazione nella prossima seduta a settembre del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (vedi in allegato nella versione attuale in italiano con i relativi documenti,  chiederò la votazione separata e per appello nominale, poiché ogni consigliere che, respingendo integralmente questa mozione, si pronuncia a favore dell’ulteriore inoculazione alle donne incinte, allattanti e alla popolazione in età fertile in generale di queste sostanze altamente nocive anche per la sopravvivenza della popolazione, deve assumersi in modo trasparente, e dunque comprensibile anche a posteriori per la popolazione, la responsabilità dei danni che ne derivano) ho presentato le seguenti richieste:

il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e dell’evidente stato di emergenza civile

1) nell’ambito della competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza e in allattamento

2) nell’ambito della sua competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la “vaccinazione” Covid-19 della popolazione in età fertile

3) in persona del Presidente della Provincia, a chiedere subito alla Presidente del Governo ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988 di voler convocare con urgenza la Conferenza permanente per le relazioni tra lo Stato, le regioni e le province autonome al fine di

 3.1 deliberare con urgenza la necessaria revoca della raccomandazione della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza

 3.2 decidere urgentemente la sospensione generale della “vaccinazione” Covid-19 per la popolazione in età fertile

 3.3 provvedere all’urgente e necessaria valutazione dettagliata e alla pubblicazione dei dati relativi agli aborti spontanei – suddivisi per trimestre di gravidanza o settimana nel rispettivo anno dal 2021 e separatamente per donne trattate con il “vaccino” Covid-19 e quelle non trattate

Mozione 230 25 22.8.25 con allegati inglese italiano (002)

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Per tutti i genitori altoatesini/sudtirolesi con figli di età superiore ai 5 anni esclusi dalla scuola dell’infanzia perché non vaccinati, nonostante fossero stati iscritti per tempo:

NON firmate la dichiarazione di assumervi l’onere di sostituire l’anno di scuola dell’infanzia obbligatorio (previsto in Alto Adige/Sudtirolo per tutti i bambini di 5 anni)!

Perché la firma della dichiarazione potrebbe essere valutata come Vostra accettazione dell’esclusione del Vs. figlio. Se la avete già presentata, mandate una pec o raccomandata con la quale dichiarate di annullare la Vs. dichiarazione di sostituire a propria iniziativa l’anno obbligatorio di scuola dell’infanzia del Vostro figlio.

La Provincia Autonoma di Bolzano esclude illegalmente Vostro figlio dalla scuola dell’infanzia e, dunque, Voi come genitori non siete tenuti a provvedere, a Vs. spese ed iniziativa, alla sostituzione!

Contro l’esclusione di bambini non vaccinati dalle scuole dell’infanzia in Alto Adige/Sudtirolo pendono già processi, e un altro sarà avviato a breve.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

Con sentenza n. 97/2025 la Corte Costituzionale, mutando avviso rispetto ad una sua consolidata giurisprudenza (cfr. la sentenza n. 50/2024) ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale della L.P. 4/2024  in materia di obbligo di uso della mascherina all’aperto, perché nell’atto di irrogazione della sanzione impugnata nel giudizio a quo è stato fatto riferimento anche alla normativa statale e per la Corte Costituzionale la sanzione impugnata “è stata irrogata facendo applicazione unicamente della legge statale”.

Ai sensi dell’art. 4 D.L. 25 marzo 2020 n. 19 (sanzioni e controlli ) “1. … il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 ….

  1. Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 2, commi 1 e 2, sono irrogate dal Prefetto.

Stante la normativa statale (comunque affetta da incostituzionalità sul punto) il potere di irrogare la sanzione spetta solo al Prefetto e non alla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.

Dunque, gli atti di irrogazione della sanzione amministrativa emessi dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano sono illegittimi per difetto assoluto di competenza.

Riassumeremo i processi che erano rimasti sospesi in attesa della decisione della Corte Costituzionale e sulla base della decisione della Corte Costituzionale che considera l’applicazione della sanzione amministrativa avvenuta esclusivamente sulla base della normativa statale – e per questo considera la questione di legittimità costituzionale della legge provinciale inammissibile per irrilevanza – chiederemo al rispettivo giudice di voler accertare il difetto assoluto di potere della Provincia Autonoma di Bolzano per l’applicazione della sanzione che – secondo quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale – si basa esclusivamente sulla legge statale, dato che la normativa statale ha attribuito il potere di applicare la sanzione esclusivamente al Prefetto.

E poi insisteremo, comunque, affinché finalmente venga sollevata la questione di legittimità costituzionale anche della normativa statale sul punto, visto l’evidente difetto di ragionevolezza e proporzionalità dell’obbligo di usare la mascherina, visto che non c’è la prova scientifica che abbia un effetto sulla prevenzione della diffusione virale, in particolare all’aperto.

È ovvio che, se il Legislatore Statale prevede espressamente un determinato organo ai fini dell’applicazione della sanzione prevista, non è che un altro organo – non previsto nella legge statale che secondo la Corte Costituzionale è stata l’unica base legislativa alla base delle sanzioni applicate – si può arrogare la competenza di applicare la sanzione.

Dunque, la sentenza della Corte Costituzionale pone la base per l’annullamento di tutte le sanzioni applicate dalla Provincia Autonoma di Bolzano, perché la Provincia Autonoma di Bolzano ha agito ultra vires in difetto assoluto di competenza.

97-2025_fd

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano è succube della lobby farmaceutica e omette di adottare urgenti misure di protezione civile

Con una mozione ho invitato oggi i colleghi del Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige a voler obbligare la Giunta provinciale ad adottare immediatamente misure adeguate per proteggere la popolazione dal rischio di trasmissione incontrollabile nell’ambiente (tramite il cosiddetto shedding) di una sostanza sperimentale a base di RNA modificato autoreplicante denominata KOSTAIVE-Zapomeran, autorizzata in febbraio dalla Commissione Europea per l’immissione sul mercato come cosiddetto “vaccino” COVID-19.

Esperti, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolineano il rischio concreto che le vescicole extracellulari prodotte da questa sostanza sperimentale, caricate con il sa-mod.RNA, possano essere trasmesse non solo attraverso i fluidi corporei, ma anche attraverso l’aria respirata a persone non trattate con questa sostanza.

Poiché questa sostanza sperimentale – per la quale non sono mai stati effettuati gli studi di genotossicità, cangerogenicità e mutagenicità, invece ovviamente necessari per i prodotti basati su ingegneria genetica – comporta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco, come risulta direttamente dal foglietto illustrativo, e altri rischi gravi (malattie autoimmuni, tumori e la morte), come spiegano esperti di tutto il mondo, è assolutamente irresponsabile lasciare sul mercato un prodotto che si diffonde in modo incontrollabile nell’ambiente come un virus.

A causa del rischio del cosiddetto shedding, il diritto fondamentale dell’individuo di decidere se sottoporsi o meno al trattamento con questa sostanza è di fatto sospeso.

Nella sua dichiarazione, il governatore regionale ha minimizzato in modo incredibilmente irresponsabile gli enormi rischi associati a questa sostanza, sottolineando laconicamente che anche l’Aspirina ha effetti collaterali.

Ma non solo la maggioranza politica (SVP, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Civica, Forza Italia), ma anche la maggioranza dell’opposizione (Verdi, Team K) ha votato contro la mia mozione.

Particolarmente curiosa è la posizione dei Verdi.

Con una mozione presentata oggi in Consiglio provinciale, hanno chiesto che anche le nuove tecnologie genetiche nel settore vegetale e dei prodotti derivati siano soggette all’obbligo di etichettatura. Naturalmente ho votato a favore di questa mozione.

I Verdi tuttavia non sembrano avere alcun problema con il fatto che l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), controllata da big pharma, autorizzi,  senza studi sulla genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità (alterazione del DNA) per l’applicazione sull’essere umano come “vaccini” sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica che possono essere trasmesse in modo incontrollabile all’intero ambiente, senza barriere di specie.

Questo è evidentemente il “nuovo mondo verde”, in cui l’essere umano è degradato a cavia e cash cow di big pharma.

A proposito, sembra che ai Verdi sia sfuggito che il problema dello shedding dell’RNA modificato, che è connesso allo KOSTAIVE-Zapomeran, riguarda anche il mondo vegetale.

Qui la mia mozione, che il Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige ha respinto a maggioranza con una colpevole omissione delle necessarie urgenti misure di protezione civile.  Solo i colleghi di Wir Bürger – Noi Cittadini e Südtiroler Freiheit hanno votato a favore della mia mozione.

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Vorrei ricordare che il mio ricorso di annullamento della decisione di autorizzazione presentato al Tribunale dell’Unione Europea, insieme alla richiesta di provvedimento d’urgenza, pende con il numero T-375/25 e che una decisione sulla richiesta di provvedimento d’urgenza sarà emessa a breve dal Tribunale dell’UE.

Il ricorso di annullamento è disponibile sul mio sito web renate-holzeisen.eu.

È assolutamente inaccettabile che io, in qualità di singolo membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, debba ricorrere in extremis all’azione di annullamento dinanzi al Tribunale dell’UE perché le autorità nazionali e locali competenti, compresi il Consiglio e la Giunta del Sudtirolo/Alto Adige, non adempiono ai loro obblighi in materia di protezione civile!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

La nomina di Bernd Gänsbacher a membro supplente del Comitato per i prodotti di terapia avanzata dell’EMA offre uno sguardo approfondito nella palude dell’EMA che si trova nelle mani di big pharma

L’immunologo del Val Sarentino (Provincia di Bolzano) Bernd Gänsbacher è stato onnipresente nei media altoatesini, in particolare di lingua tedesca, durante la cosiddetta pandemia del coronavirus.

Dalle prime ore del mattino fino a tarda sera, alla radio e in televisione, nonché sulla stampa e sui media online, ha incoraggiato i sudtirolesi/altoatesini a sottoporsi alla cosiddetta vaccinazione Covid-19 e ha definito le fondate critiche come fake news.

Ad esempio, Gänsbacher ha omesso di dire alla popolazione sudtirolese/altoatesina che per i cosiddetti vaccini Covid-19 utilizzati in Provincia Autonoma di Bolzano/Italia/UE e che continuano ad essere utilizzati – a causa del loro meccanismo d’azione (intervento di ingegneria genetica) e della loro composizione (acido nucleico e nanoparticelle lipidiche), sarebbero stati necessari una serie di studi per determinarne l’efficacia e la sicurezza, studi che però non sono mai stati fatti.

2009 la Commissione Europea, sotto la presidenza di Josè Manuel Barroso, su pressione dell’industria farmaceutica operante nel settore della tecnologia genetica, ha disposto che le sostanze formalmente definite essere “vaccini contro una malattia infettiva virale”, a prescindere dalla loro composizione e dal loro modo di agire, non devono rispettare i requisiti – rispetto quelli previsti per i vaccini – molto più severi e che il legislatore dell’UE (ancora) prevede per l’autorizzazione dei prodotti di terapia genica e dei prodotti di terapia avanzata in generale.

È esattamente ciò che è accaduto con le sostanze timbrate come “vaccini” contro il Covid-19.

In questo contesto, non sorprende che l’allora presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso sia l’attuale CEO di GAVI, ovvero dell’alleanza per i vaccini e quindi dell’organizzazione di lobbying dei produttori di vaccini o quanto tale viene formalmente definito.

A parte il fatto che per i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non sono stati nemmeno pianificati studi essenziali, come quelli sulla genotossicità, la carcinogenicità e la mutagenicità, gli studi clinici inizialmente imposti dall’EMA ai produttori nell’ambito dell’autorizzazione condizionata, con il tacito consenso dell’EMA sono stati semplicemente interrotti poco dopo l’inizio della campagna vaccinale nell’UE.

E ciò, perchè secondo l’OMS (notoriamente finanziata e strategicamente determinata in gran parte dalle organizzazioni di lobby dei produttori di queste sostanze – Fondazione Bill Gates, Gavi ecc.) “non sarebbe stato eticamente accettabile” non offrire questi cosiddetti vaccini anche ai membri del gruppo di controllo nello studio clinico inizialmente imposto per il rilascio dell’autorizzazione non più condizionata.

I gruppi di controllo sono stati quindi sciolti prima della conduzione degli studi e i cosiddetti vaccini Covid-19, contrariamente alle dichiarazioni non veritiere di Bernd Gänsbacher, non sono mai stati testati per la conferma della loro sicurezza ed efficacia.

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) è diventata lo scagnozzo di big pharma. Attraverso il cosiddetto sistema delle porte girevoli i rappresentanti dell’industria farmaceutica passano dall’industria farmaceutica all’ EMA e dall’EMA all’industria farmaceutica, a condizione che soddisfino le aspettative dell’ industria farmaceutica.

La sicurezza e l’efficacia dei “farmaci” a cui sono interessati i grandi attori del settore farmaceutico non hanno più alcuna importanza.

Così, a febbraio, senza alcuna necessità, è stato immesso sul mercato un altro cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19 chiamato KOSTAIVE-Zapomeran, senza gli studi necessari e quindi senza alcuna prova di efficacia e sicurezza.

Questa nuova sostanza comporta ulteriori rischi folli.

Si basa su RNA autoreplicante (sa-RNA), che trasforma il corpo umano in una fabbrica di proteine Spike a tempo indeterminato. La proteina Spike è nota per essere una tossina che porta alla morte cellulare (in tutto il corpo).

Il direttore del Centro Nazionale di Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità (Dott. Maurizio Federico) spiega, in un articolo scientifico pubblicato di recente, il pericolo di trasmissione attraverso l’aria espirata di questa sostanza sperimentale tramite vescicole extracellulari a persone non trattate con essa.

Visto che il foglietto illustrativo già evidenzia il rischio di miocardite e pericardite associato a questa sostanza, la Commissione Europea, su raccomandazione dell’EMA, sta ora immettendo sul mercato sostanze sperimentali altamente pericolose come vaccini, minando di fatto il principio del libero consenso informato al trattamento, poiché anche le persone non trattate direttamente con il vaccino possono essere involontariamente “trattate” attraverso la diffusione anche via aria.

Contro l’autorizzazione di questa sostanza sperimentale che minaccia l’intera popolazione, ho presentato un ricorso di annullamento con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza dinanzi al Tribunale europeo (il procedimento pende con il numero T-375/25) e per questa settimana una mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano.

Vedi la mozione bilingue qui:

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Considerando la situazione  particolarmente a livello dell’UE, scandalosa, anzi criminale nell’operato di autorizzazione di sostanze sperimentali per l’uso in massa in ambito di cosiddette campagne vaccinali, non sorprende la nomina di Bernd Gänsbacher come membro supplente in un comitato di fondamentale importanza dell’EMA.

All’EMA sono benvenute solo persone dello stampo di Bernd Gänsbacher.

Gli esperti che insistono sulla necessità della dimostrazione dell’efficacia e la sicurezza dei farmaci, per proteggere la salute e la vita della popolazione, non sono certo ben visti all’EMA, ovvero all’autorità controllata dalle grandi aziende farmaceutiche.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Ricevo moltissime richieste da parte dei genitori che mi chiedono come devono reagire rispetto alla raccomandata della direzione scolastica con la quale viene richiesta la prova delle vaccinazioni del/la alunno/a.

Dato che per l’amissione alla scuola di istruzione primaria e secondaria (a differenza dell’amissione alla scuola dell’infanzia e degli asilo nido) non esiste alcun obbligo di vaccinazione pediatrica, i genitori non sono tenuti a reagire ossia a rispondere!

I nostri sforzi sono volti anche a far cessare questa attività di controllo giuridicamente assurda da parte delle scuole, che certo avrebbero di meglio da fare!

Poiché la mancata presentazione della prova delle vaccinazioni pediatriche per la frequenza della scuola di primaria e secondaria istruzione non ha alcuna conseguenza, la migliore reazione dei genitori degli alunni è quella di ignorare le rispettive lettere raccomandate della direzione scolastica.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

A febbraio la Commissione Europea ha autorizzato la sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran come cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19. L’AIFA ha già dato attuazione a questa autorizzazione centralizzata in Italia.

Rispetto ai “vaccini” modRNA Covid-19 già autorizzati dalla fine del 2020, questa sostanza comporta ulteriori rischi assolutamente inaccettabili.

KOSTAIVE è costituito da un cosiddetto modRNA autoampflificante. In questo modo, il corpo umano diventa un “reattore” che produce costantemente la tossica proteina Spike. Ciò porterà inevitabilmente alla morte cellulare nei tessuti in tutto il corpo umano. Per questa sostanza basata su ingegneria genetica, che come le sostanze modRNA già utilizzate in precedenza non avrebbe mai dovuto essere autorizzata come “vaccino”, non sono stati condotti studi di genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità.

Inoltre, esperti che ricoprono posizioni istituzionali di rilievo sottolineano che questa sostanza comporta il rischio concreto dello spreading, ovvero di trasmissione all’ambiente e quindi anche a persone non trattate con questa sostanza.

Ciò significa l’annullamento di fatto dell’obbligatorietà del consenso ad un trattamento “medico”.

Considerato che già dal foglietto illustrativo del KOSTAIVE risulta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco e sappiamo che il trattamento con sostanze a base di modRNA porta a molti danni irreversibili inclusa la morte, sono subito necessarie  misure di protezione civile a causa del rischio dello spreading.

Ho quindi presentato una mozione, che sarà messa in votazione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano nella prima settimana di luglio, con le seguenti richieste:

Il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale

1) ad adottare immediatamente adeguate misure di protezione civile a tutela della popolazione sudtirolese/altoatesina contro il rischio di trasmissione all’ambiente, da parte di persone trattate con KOSTAIVE-Zapomeran, dell’RNA altamente pericoloso per la salute e la vita, incapsulato nelle vescicole extracellulari (EV) prodotte dalla sostanza KOSTAIVE-Zapomeran;

2) a sollecitare con la massima urgenza, nella persona del Governatore della Provincia, la Presidente del Governo a voler convocare senza indugio, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988, la Conferenza permanente per le relazioni tra Stato, Regioni e Province autonome: 

2.1) al fine di adottare con urgenza la decisione necessaria per sospendere l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran in Italia,

2.2) al fine della necessaria e urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana rivolta alla Commissione Europea di voler sospendere immediatamente l’autorizzazione all’uso di KOSTAIVE-Zapomeran nell’Unione Europea fino alla dimostrazione della sua innocuità mediante la presentazione di studi da sottoporre secondo i principi della normativa UE in materia di prodotti di terapia genica e prodotti di terapia avanzata funzionanti in modo analogo,

2.3) ai fini della urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana – in qualità di Stato membro dell’OMS – rivolta all’OMS, nella persona del suo direttore generale, a voler emettere immediatamente un avviso di sicurezza a tutti gli Stati membri dell’OMS, affinché l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran sia sospeso in tutto il mondo fino alla dimostrazione secondo legge della sua (con la massima probabilità non sussistente) sicurezza,

2.4) ai fini dell’adozione di tutte le misure legali che eventualmente si rendano urgentemente necessarie in caso di mancata collaborazione da parte della Commissione europea e dell’OMS

Vedi qui la mozione:

Mozione con allegati

 

Avvocato/Avvocato DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

VITA Consulting Group

Scuola dell’infanzia – Obbligo vaccinale – cosa fare se il/la figlia non è vaccinato/a o è vaccinato/a solo parzialmente?

Questo messaggio è destinato a tutti i genitori sudtirolesi/altoatesini che hanno iscritto il/la proprio/a figlio/a alla scuola dell’infanzia pubblica e che hanno ricevuto con lettera raccomandata la richiesta di presentazione entro il 10 luglio della documentazione che certifica l’avvenuta vaccinazione del/la figlio/a.

Come già comunicato, dall’autunno/inverno 2024 sono pendenti due procedimenti pilota presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Bolzano, il cui esito però non sarà disponibile prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025/2026. Tuttavia, siamo già a buon punto con la prova dell’illegittimità dell’imposizione – mediante obbligo vaccinale – del trattamento con i vaccini pediatrici attualmente in uso, grazie anche alle prove raccolte nei due processi pilota.

Ora è necessario procedere legalmente per tutti gli altri bambini che saranno esclusi dalla scuola dell’infanzia in caso di mancata presentazione (entro il 10 luglio dell’anno in corso) della documentazione di avvenuta vaccinazione.

A tal fine, offro la mia prestazione da avvocato, insieme al mio collega Avv. Alessandro Fusillo del foro di Roma, per la presentazione al Tribunale amministrativo (TAR) di Bolzano di un ricorso collettivo con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza per tutti i bambini/famiglie interessati/e contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia (ovvero contro la decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia) prevista in caso di omessa presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione.

I genitori interessati alla difesa legale contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia pubblica del/la proprio/a figlio/a non vaccinato/a o parzialmente vaccinato/a, sono pregati di inviare con urgenza al mio indirizzo e-mail del Consiglio provinciale

renate.holzeisen@landtag-bz.org

le seguenti informazioni e documenti:

  1. copia ben leggibile della lettera raccomandata con cui i genitori sono invitati a presentare entro il 10 luglio la documentazione di avvenuta vaccinazione del/la bambino/a, con l’indicazione esatta della data di ricezione della lettera raccomandata
  2. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/la bambino/a
  3. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/la bambino/a
  4. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/dei genitore/i
  5. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/dei genitore/i
  6. copia ben leggibile della raccomandata della Direzione del distretto scolastico con cui verrà comunicato il decreto di decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia a causa della mancata presentazione della documentazione di avvenuta vaccinazione. Questa seconda raccomandata arriverà ai genitori tra la seconda metà di luglio e agosto. Pertanto, siete invitati di inoltrarla, non appena arriverà, via e-mail all’indirizzo sopra indicato
  7. recapito telefonico

Al fine di poter preparare con urgenza le procure necessarie per il processo e tutto quanto necessario per la rapida presentazione del ricorso, compresa la richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza, chiedo ai genitori interessati alla difesa legale di volermi inviare intanto tutti i documenti già disponibili (comprese le informazioni richieste, vedi sopra) al mio indirizzo e-mail sopra indicato.

Il decreto sulla decadenza dell’iscrizione del bambino alla scuola dell’infanzia, che Vi arriverà non prima della seconda metà di luglio/agosto tramite raccomandata, dovrà essere inviato con urgenza dopo il ricevimento, sempre via e-mail all’indirizzo sopra indicato.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentato ricorso di annullamento dell’autorizzazione come “vaccino” della sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran con istanza cautelare

Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare

Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europea un ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUE contro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante.

L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica.

Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente.

Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica.

I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento.

Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini.

Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite.

Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie).

Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento.

Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale!

I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento.

Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato.

I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento in qualità di parti intervenienti.

T-375 25 azione di annullamento aut. KOSTAIVE

A.1. Commissione Europea Decisione esecuzione 12.2.2025

A.5 Allegati Decisione Autorizzazione Kostaive-Zapomeran

A.6. Federico M. articolo EVID saRNA in italiano 29-5-25 ++++

A.7. EPRS Medicinal products in the European Union April 2015

A.8 Relazione Commissione Europea COM (2014) 188 final

A.9. Relazione Commissione Europea COM (2017) 135 final

A.10 EC Impl. of the advanced Therapies Reg. 9.7.2008

A.11 EC Impl. of the advanced Therapies Reg. 8.4.2008

A.12. GAVI – CEO José Manuel Barroso

A.13 mRNA vaccine toxicity Palmer et al

A.14 IT Vaccines Study mRNA vaccines Maurizio Federico 14.11.24

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

La cessione di competenze all’OMS – controllata tramite i finanziamenti da privati e beneficiaria di una ampia immunità – nessun problema per il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

La cessione di competenze all’OMS – controllata tramite i finanziamenti da privati e beneficiaria di una ampia immunità – non è vista come un problema dalla maggioranza del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Il Governatore del Sudtirolo/Alto Adige ridicolizza la mia mozione

Oggi il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha rigettato la mia mozione (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_756860.pdf), con la quale – ai fini della prevenzione della rinuncia alla sovranità dell’Italia e dunque all’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, ho invitato il Consiglio Provinciale a voler obbligare la Giunta Provinciale nella persona del governatore a voler immediatamente invitare la Presidente del Governo a convocare con la massima urgenza la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome (ai sensi dell’art. 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400) ai fini del rigetto giuridicamente efficace (entro il termine del 19 luglio 2025) delle modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale da parte della Repubblica italiana. E, in questo modo, per garantire non solo la sovranità della Repubblica Italiana, che deve essere mantenuta in conformità alla Costituzione della Repubblica Italiana, ma anche della da questa in una sorta di comunità di destino dipendente Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige.

Il 1° giugno 2024, l’Assemblea Mondiale della Sanità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) (vedi mozione allegato n. 1).

Gli Stati membri dell’OMS (compresa l’Italia) hanno tempo fino al 19 luglio 2025 per respingere questi emendamenti. Se uno Stato membro respinge questi emendamenti, essi non entreranno in vigore per lo Stato membro in questione.

Parallelamente alla modifica del RSI, è stato negoziato nell’ambito dell’OMS un trattato pandemico. La Repubblica Italiana all’atto delle votazioni avvenuto a maggio si è astenuta e, dunque, si è tenuta libera la via della non ratifica tramite il Parlamento (vedi mozione allegato n. 2).

A differenza del trattato pandemico gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale non devono essere ratificati dal Parlamento, ma entrano automaticamente in vigore se l’Italia non li rigetta entro il 19 luglio!

Questi due strumenti contrattuali dell’OMS sostituiscono la sovranità degli Stati membri dell’OMS con un sistema economico pandemico, con enormi interessi economici concentrati e nessun controllo sulla corruzione e nessuna sanzionabilità legale dell’OMS o dei suoi organi, in particolare del suo Direttore Generale.

Laddove, in particolare, se le modifiche al RSI non saranno respinte in tempo utile, la sovranità degli Stati membri dell’UE, non solo nel settore sanitario, sarà definitivamente ceduta dagli Stati membri dell’UE a favore di un sistema che è protetto da una totale immunità da procedimenti giudiziari e che ovviamente serve a concentrati interessi economici e di controllo.

Il Direttore generale dell’OMS, grazie alle modifiche apportate al RSI, potrà determinare e dichiarare un’emergenza pandemica, anche solo sulla base di un cluster di casi di presunta malattia respiratoria acuta grave di origine sconosciuta o nuova – individuata con test molecolari non standardizzati, notoriamente utilizzati al di fuori del cosiddetto gold standard scientifico (si veda la modifica nell’ALLEGATO 2 del RSI – pagina 47 del documento), e la valutazione della “gravità” della malattia rientra esclusivamente nella discrezione del Direttore generale dell’OMS.

L’OMS è finanziata per l’80% da fondi privati condizionati a precisi ordini, principalmente da alleanze di produttori di vaccini (GAVI) e da organizzazioni parallele dei cosiddetti filantropi (che a loro volta sono grandi investitori nel settore dei vaccini), come la Fondazione Bill e Melinda Gates.

L’enorme conflitto di interessi è evidente, inequivocabile! 

Il Direttore generale dell’OMS seleziona i potenziali produttori di vaccini senza possibilità di alcun controllo legale ossia controllo della corruzione.

L’OMS, con sede a Ginevra, in Svizzera, e il suo Direttore Generale godono di un’ampia immunità dai procedimenti giudiziari! 

La lettura degli emendamenti al RSI mostra senza ombra di dubbio che l’obiettivo è quello di installare un perpetuum mobile nell’approvvigionamento dei mercati di vendita per gli “sponsor” privati dell’OMS, con cui gli Stati membri dell’OMS e le loro popolazioni  diventano la vacca da mungere di big pharma.

Le modifiche al RSI sono caratterizzate dal motto “prevenzione, preparazione e risposta” e dall’obbligo per gli Stati membri dell’OMS di finanziare il potenziamento infrastrutturale, in particolare per la produzione e lo stoccaggio di vaccini e prodotti diagnostici.

Ogni Stato membro dell’OMS che non respinge questi emendamenti è obbligato, tra l’altro, a impegnarsi in una “comunicazione coordinata del rischio”, compresa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” (cfr. pag. 45 del RSI modificato).

Negli ultimi cinque anni abbiamo visto in modo impressionante cosa significa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” sotto il manto dell’OMS. Il dibattito scientifico è stato soppresso in tutto il mondo, scienziati rinomati fino al 2020 sono stati diffamati o messi a tacere se non corrispondevano alla “verità unica” proclamata pubblicamente dall’OMS, studi non sono stati pubblicati dalle riviste scientifiche finanziate da big pharma se non corrispondevano alla “verità” definita dall’OMS. I media di sistema, controllati a livello globale attraverso le agenzie di stampa (come la Reuters) fino nelle redazioni locali e ricompensati con denaro extra, hanno sistematicamente partecipato a questa “censura” – perché di questo si tratta – e i social media come Facebook, Twitter e piattaforme come YouTube ecc. hanno censurato tutto ciò che non corrispondeva alla narrazione ufficiale dell’OMS e dei produttori di vaccini!

È assolutamente inaccettabile concedere ulteriori poteri di vasta portata a un’organizzazione internazionale che è al di fuori di qualsiasi controllo legale!

Dalla fine del 2020, sostanze sperimentali altamente pericolose sono state immesse sul mercato come presunti “prodotti vaccinali” – senza prova della efficacia e sicurezza – su raccomandazione dell’OMS, da parte delle autorità del farmaco che sono nelle mani dei produttori di vaccini (vedi meccanismo delle porte girevoli), come l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Così recentemente il cosiddetto “vaccino”Covid-19 a mRNA autoreplicante Kostaive (vedi mozione allegato n. 3), che, oltre agli enormi pericoli già noti delle sostanze a mRNA, trasforma attraverso il meccanismo di autoreplicazione gli esseri umani in un reattore continuo di proteine spike, una tossina mortale.

Ciò che è considerato “scienza” è autoritariamente determinato dall’OMS, e tutto il resto è censurato come “disinformazione”.

Le modifiche al RSI e il nuovo trattato pandemico non sono stati negoziati dai singoli Stati membri dell’UE – anche se membri dell’OMS – ma dalla Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen. Le sue azioni illegali nell’acquisto per importi miliardari di presunti vaccini sperimentali – di fatto armi biologiche – che sono costate e continueranno a costare la vita e la salute ad un enorme numero di cittadini italiani, sono state ora confermate da una sentenza del Tribunale Europeo del 14 maggio 2025 (vedi mozione allegato n. 4).

Gli sforzi della Commissione Europea sotto la presidenza di Ursula von der Leyen comprendono la sostituzione dei diritti di voto dei singoli Stati membri dell’UE nell’Organizzazione Mondiale della Sanità con un diritto di voto concentrato in capo all’Unione Europea.

L’OMS ha gestito la cosiddetta pandemia del SARS-CoV-2 tutt’altro che in modo basato su evidenze scientifiche e certamente non nell’interesse della popolazione mondiale, ma si è, invece, insieme alle autorità del farmaco come l’EMA, dimostrata essere stata accaparrata da tempo da big pharma come scagnozzo dei suoi privati finanziatori e cioè dei produttori dei vaccini ossia di quanto tale viene definito.

La maggioranza nel Consiglio Provinciale (che ha esposto la popolazione altoatesina durante la pandemia a misure disumane e sfornite di evidenza scientifica) evidentemente ha una visione diversa, ed ha dimostrato, una volta di più, di non aver alcuna consapevolezza degli sviluppi di natura politica globale nonché della necessità di tutelare l’Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige innanzitutto prevenendo la cessione da parte della Repubblica Italiana di competenze a organizzazioni (pseudo-) sovranazionali (UE, OMS ecc.).

E in questa dimostrazione di una, per la popolazione molto pericolosa, misera comprensione giuridica e politica del Consiglio Provinciale, il Governatore si piace nel ridicolizzare la mia mozione.

Vedi in allegato la votazione nominale.

A favore della mozione hanno votato: Andreas Colli (Wir Bürger, Noi cittadini) e i membri del gruppo consiliare Südtiroler Freiheit.

Contro la mia mozione hanno votato: Fratelli d’Italia, SVP, TEAM K, Grüne, Freiheitliche, La Civica.

emendamento sostitutivo a mozione n. 277 25 con allegati

Abstimmung Prämissen – Votazione premesse – 277 25

Abstimmung Beschluss – Votazione delibera 277 25

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

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