Lettera aperta al Prof. Dr. Christian Wiedermann Istituto di Medicina Generale – Claudiana Bolzano

Lettera aperta al Prof. Dr. Christian Wiedermann

Istituto di Medicina Generale – Claudiana Bolzano

Con grande incomprensione, io, come molti operatori sanitari (medici, ostetriche, farmacisti ecc.) ed esperti del mondo scientifico, nonché cittadini da anni molto attenti a questo tema, ho preso atto della sua affermazione secondo cui il cosiddetto “vaccino” contro il COVID-19 sarebbe sicuro soprattutto in gravidanza e durante l’allattamento e che i rischi di una “infezione da SARS-CoV-2 non vaccinata” per le donne incinte e i nascituri sarebbero di gran lunga superiori ai potenziali effetti collaterali del cosiddetto vaccino.

Vedi le dichiarazioni del Prof. Wiedermann sul sito web della Claudiana: https://www.istituto-medicinagenerale.bz.it/vaccinazione-covid-19-gravidanza-fertilita-e-autismo-cosa-dice-realmente-la-scienza/

Per questo motivo ho inviato oggi la lettera qui allegata (tradotta dal tedesco in lingua italiana) al Prof.Dr. Christian Wiedermann, e con la quale confuto le sue affermazioni anche sulla base di nuovissime evidenze scientifiche pubblicate anche su PubMed in punto dell’evidente enorme genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mod.RNA, come la sostanza sperimentale Comirnaty di Pfizer/BioNTech, applicata attualmente in Alto Adige/Sudtirolo anche su donne incinte e allattanti.

Studi pubblicati ormai a ritmo giornaliero dimostrano che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di mod.RNA (Comirnaty di Pfizer/BioNTech, Spikevax di Moderna) contengono enormi quantità di residui di molecole di DNA e Comirnaty di Pfizer/BioNTech, inoltre, una quantità del notoriamente cancerogeno promotore-enhancer SV-40 molto superiore al limite massimo indicato da FDA e OMS.

Dallo studio pubblicato il 6 settembre 2025 su PubMed (la banca dati online del National Institute of Health del governo degli Stati Uniti) da tre eminenti scienziati statunitensi e che ha destato grande preoccupazione in tutto il mondo, perché lo studio dimostra che

i due cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA – Comirnaty di Pfizer/BioNTech (attualmente somministrato anche alle donne incinte e che allattano in Alto Adige/Sudtirolo) e Spikevax di Moderna – contengono da miliardi a centinaia di miliardi di molecole di DNA per dose.

Entrambe le sostanze superano di 36-627 volte le linee guida stabilite dalla FDA e dall’OMS per il DNA residuo di 10 ng/dose.

Inoltre, la sostanza Corminaty di Pfizer/BioNTech, attualmente utilizzata in Alto Adige anche su donne in gravidanza e in allattamento, supera il limite legale per il promotore-potenziatore SV40, noto per la sua elevata cancerogenicità.

Il promotore-potenziatore SV40 viene iniettato negli animali da laboratorio per produrre cellule tumorali al fine di testare farmaci antitumorali, poiché è associato a una serie di tumori maligni nell’uomo.

Vedi lo studio nella versione originale in lingua inglese qui: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40913499/

e la traduzione in italiana qui:

https://drive.google.com/file/d/1njeiiDNaiaIA9Fm-vJf8lZQvd28wkxNU/view?usp=drivesdk

I cosiddetti “vaccini” a modRNA contro il Covid-19 sono quindi dimostrabilmente altamente genotossici, cancerogeni e mutageni, ovvero alterano il genoma umano, poiché l’enorme quantità di residui di DNA e il superamento del limite consentito del promotore-potenziatore SV40, notoriamente altamente cancerogeno, non significano altro.

Ed è sconcertante che il Prof. Wiedermann, in qualità di direttore dell’Istituto di medicina generale e public health della Claudiana, un centro di formazione per il personale sanitario, presenti come sicura e raccomandabile l’applicazione su donne in gravidanza e in allattamento di sostanze con un enorme potenziale di genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità (alterazione del genoma umano).

Comirnaty di Pfizer/BioNTech, così come gli altri cosiddetti “vaccini” contro il Covid-19, non sono mai stati testati in punto genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità, come risulta direttamente dalla documentazione di autorizzazione per l’immissione sul mercato, perché si presumeva che queste sostanze sperimentali non comportassero rischi in tal senso!

Alla popolazione sono state e continuano ad essere somministrate sostanze sperimentali altamente genotossiche, cancerogene e purtroppo anche mutagene, sulla base di una pura ipotesi di innocuità.

Vedi la pagina 30 delle attuali informazioni tecniche nell’allegato I della decisione di autorizzazione della Commissione Europea su Comirnaty di Pfizer/BioNTech:

https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2025/20250725167118/anx_167118_it.pdf

Le  donne in gravidanza erano escluse dagli estremamente scarsi ed infine anticipatamente interrotti studi clinici.

Con uno studio retrospettivo su larga scala basato sulla popolazione a Seoul, Corea del Sud, pubblicato pochi giorni fa, sono state presentate le incidenze cumulative e i rischi conseguenti di tumori in generale un anno dopo la “vaccinazione” contro il COVID-19.

I dati relativi a n. 8.407.849 persone tra il 2021 e il 2023 sono stati ricavati dalla banca dati dell’assicurazione sanitaria coreana. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi in base al loro stato di “vaccinazione” contro il COVID-19.

I rischi di cancro alla tiroide, allo stomaco, all’intestino, ai polmoni, al seno e alla prostata sono aumentati in modo significativo un anno dopo la vaccinazione.

Ecco lo studio nella versione originale inglese: https://biomarkerres.biomedcentral.com/counter/pdf/10.1186/s40364-025-00831-w.pdf

e qui la traduzione in lingua italiana:

https://drive.google.com/file/d/1PLqibBB4rRmxh-cQvdlLJ5SuBEUF-tHv/view?usp=drivesdk

Ora, per la prima volta, uno studio pubblicato di recente ha dimostrato la presenza della sequenza dell’RNA “vaccinale” di Comirnaty di Pfizer/BioNTech nelle cellule tumorali di una donna di 31 anni che, dopo ripetute iniezioni di Comirnaty di Pfizer/BioNTech, ha sviluppato un tumore alla vescica ad alta malignità, cancro nel passato molto raro.

Ecco lo studio nella versione originale inglese: https://zenodo.org/records/17122912

e qui la traduzione in italiano:

https://drive.google.com/file/d/1PLqibBB4rRmxh-cQvdlLJ5SuBEUF-tHv/view?usp=drivesdk

Ciò significa che l’RNA “vaccinale”, che raggiunge, impacchettato nei nanolipidi, le cellule di tutto il corpo umano, si integra nel DNA umano.

La pubblicazione di ulteriori risultati di studi sulla cancerogenicità e mutagenicità, ormai dimostrate, è stata annunciata dai ricercatori statunitensi per le prossime settimane.

Il direttore del Centro per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità (la massima autorità scientifica sanitaria italiana), il dott. Maurizio Federico, dal 2024 mette in guardia, in articoli scientifici finanziati dal Ministero della Salute, dagli effetti collaterali causati dagli attuali “vaccini” Covid-19 e dalla loro effettiva inefficacia.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39591184/

Ecco la traduzione in lingua italiana:

https://drive.google.com/file/d/1jQJKw-FJxwSJgQcXROMzwjBqm1UxZ1Nu/view?usp=drivesdk

e in un collegamento diretto dall’Istituto Superiore di Sanità in una conferenza stampa tenutasi il 4 dicembre 2024 nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, sulla base di evidenze scientifiche il Direttore del Centro Nazionale di Salute Globale presso l’ISS ha sottolineato l’inefficacia e l’alto rischio dei “vaccini” Covid-19 a base di modRNA iniettati nella parte superiore del braccio.

Il Direttore del Centro Nazionale di Salute Globale presso l’ISS ha inoltre sottolineato che è risaputo che anche il vaccino antinfluenzale non è efficace, come ha ammesso lo stesso Antony Fauci in uno studio pubblicato insieme ad altri nel 2022, perché un virus che entra attraverso le vie respiratorie non può essere bloccato da una sostanza iniettata nel muscolo del braccio!

Vedi a questo proposito la registrazione dell’interessantissimo intervento alla conferenza stampa presso il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano:

https://odysee.com/@renateholzeisen:e/DottMaurizioFederico-ResponsabileCentroNazionaleSaluteGlobale,ISS-InterventoinConferenzaStampaAvvDDrRenateHolzeisenpressoilConsiglioProvinciadiBolzano4dicembre2024:7

Vedi qui le slide mostrate dal direttore dell’Istituto Nazionale di Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità durante la conferenza stampa al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano:

https://drive.google.com/file/d/1MwYBm7xlDJfSUXcQJ64GuFgcmJlgJXGD/view

 

I timori del direttore dell’Istituto Nazionale di Sanità Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità sono condivisi anche dal governo federale degli Stati Uniti, che già a maggio ha revocato la raccomandazione delle cosiddette “vaccinazioni” Covid-19 per le donne in gravidanza e, più recentemente, in generale.

I risultati di un nuovo studio (ancora in fase di peer-review) pubblicato da eminenti scienziati israeliani e statunitensi dei centri di ricerca statunitensi BRI e MIT, delle università di Tel Aviv e Gerusalemme (tra cui Retsef Levi, membro del nuovo comitato consultivo della FDA – Food & Drug Administration – USA) forniscono indicazioni preoccupanti su un tasso più alto del previsto di aborti indesiderati in relazione alle “vaccinazioni” mRNA-COVID-19 somministrate durante la prima fase della gravidanza (settimane 8-13).

Lo studio si riferisce a n. 226.000 gravidanze nel periodo dal 2016 al 2022. Nel periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 28 febbraio 2022, n. 94.251 donne incinte hanno ricevuto una cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 a base di mod.RNA tra l’8ª e la 13ª settimana di gravidanza. Il numero di aborti osservati era superiore del 50% rispetto agli aborti previsti e ammontava a n. 13 aborti indesiderati ogni n. 100 gravidanze. Inoltre nel 90% dei casi, le donne hanno ricevuto il cosiddetto “vaccino” Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech (attualmente in uso anche in Alto Adige/Sudtirolo) e il resto Spikevax di Moderna.

Nello studio, gli scienziati sottolineano anche che le donne incinte erano state escluse dagli studi clinici, già di per sé scarsi e interrotti prematuramente, prima dell’approvazione dei cosiddetti studi Covid-19.

La proteina spike è stata trovata nel cordone ombelicale.

Vedi qui lo studio nella versione originale inglese:

https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2025.06.18.25329352v1.full.pdf

e qui la traduzione in lingua italiana:

https://drive.google.com/file/d/1VJI43aoM2eUDbeKT-MnloyXeYMd5SJ14/view?usp=drivesdk

I feti vengono quindi esposti, insieme alle donne incinte, alla tossina citotossica e cancerogena.

Anche dal piano di gestione dei rischi (RMP) del produttore, attualmente in vigore e depositato presso l’EMA, emerge chiaramente che mancano i dati di sicurezza relativi all’applicazione di Comirnaty di Pfizer/BioNTech sulle donne in gravidanza e in allattamento.

Vedi la pagina 187 dell’attuale RMP per Comirnaty di Pfizer/BioNTech:

https://www.ema.europa.eu/en/documents/rmp/comirnaty-epar-risk-management-plan_en.pdf

Dalle attuali informazioni al personale sanitario fornite da parte dell’EMA/Commissione Europea (e riprese dall’AIFA) su Comirnaty di Pfizer/BioNTech emerge chiaramente che la sostanza a base di mRNA modificato può causare l’infiammazione del muscolo cardiaco anche con esito fatale.

In occasione della risposta data il 9 settembre 2025 nell’aula del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano alla mia domanda posta sulle donne incinte “vaccinate” contro il Covid-19,  l’Assessore alla salute dell’Alto Adige/Sudtirolo (Hubert Messner) ha fatto riferimento al caso di una donna incinta che, dopo la “vaccinazione” contro il Covid-19 con una sostanza a base di RNA modificato, ha contratto la miocardite ed è stata ricoverata in ospedale.

Dato che il prof. Wiedermann è medico, dovrebbe sapere che le cicatrici del muscolo cardiaco causate dall’infiammazione non guariscono mai completamente e che molti cardiologi sottolineano la conseguente riduzione dell’aspettativa di vita.

Vedi pagina 5 dell’attuale versione dell’allegato I alla decisione di esecuzione della Commissione europea relativa all’autorizzazione all’immissione in commercio di Comirnaty di Pfizer/BioNTech:

https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2025/20250725167118/anx_167118_it.pdf

 

Proprio come le donne incinte possono sviluppare la miocardite e altre malattie gravi (ad esempio il cancro – vedi sotto) a causa del “vaccino” Covid-19, il feto nel grembo materno è esposto direttamente alla proteina spike tossica, come conferma uno studio peer-reviewed: i nanolipidi iniettati con i cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA, in cui è racchiuso l’RNA modificato, superano facilmente la barriera placentare e, negli esperimenti sugli animali, raggiungono il feto entro un’ora, si accumulano nei suoi organi e sviluppano in modo incontrollato in tutte le cellule del feto la proteina spike tossica che porta alla morte cellulare. I timori peggiori sono stati quindi confermati da tempo.

Ecco la versione originale dello studio in lingua inglese:

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2162253125000435

E qui la traduzione in lingua italiana:

https://drive.google.com/file/d/1SAHjF-oi7x9GkvHWu1Oi4i5XitHdpGyu/view?usp=drivesdk

Questo spiega il brusco calo delle nascite registrato dal 2021 nei paesi con un alto “tasso di copertura vaccinale” contro il Covid-19.

Anche in Alto Adige/Sudtirolo, come è noto, si registra un calo particolarmente forte delle nascite dal 2022. In Alto Adige/Sudtirolo, la vaccinazione di massa della generazione in età fertile è iniziata solo nell’estate del 2021.

Il brusco calo non può essere spiegato solo con problemi economici e sociologici (che esistevano già negli anni precedenti).

Purtroppo non sono disponibili analisi dettagliate sugli aborti spontanei in Alto Adige/Sudtirolo

Si vedano a questo proposito i dati dell’ASTAT.

https://statistics-astat.provinz.bz.it/atlas/it/atlas.html#!bev/bwz_bwz/bw_natur

 

Iniettare sostanze in donne incinte o lattanti e

  • che hanno dimostrato di non proteggere da un’infezione virale,
  • che non generano alcuna risposta immunitaria efficace nei polmoni,
  • che contengono enormi residui di plasmidi di DNA e un contenuto di SV-40-promotore-enhancer che supera di gran lunga il limite consentito,
  • che presentano effetti collaterali gravi già noti (infiammazione del muscolo cardiaco, anche con esito fatale) e molti effetti collaterali ancora poco studiati, e di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine (come dichiarato anche dai produttori nei loro RMP)
  • e che, superando la barriera placentare e attraverso il cordone ombelicale, vengono trasmesse al feto, come è stato dimostrato,

significa esporre in modo del tutto irresponsabile il feto, nel quale avviene un processo di divisione cellulare particolarmente rapido e delicato, a un enorme rischio genotossico, cancerogeno e mutageno.

A causa degli effetti evidentemente catastrofici di queste sostanze sperimentali sul nostro tasso di natalità, sullo sviluppo del cancro e quindi sullo sviluppo della popolazione e sulla sua salute, la dichiarazione ufficiale della presunta innocuità da parte del Prof.Dr. Christian Wiedermann è semplicemente inconcepibile e difficilmente superabile in termini di irresponsabilità!

 

Infine, va ricordato che

Ai fini della legittima applicazione di ogni vaccino è richiesta la prescrizione medica inderogabilmente imposta dal Legislatore del farmaco e nelle decisioni di autorizzazione del farmaco.

Vedi ad esempio l’allegato II, punto B), della decisione di autorizzazione della Commissione europea per il cosiddetto “vaccino” Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech

https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2025/20250725167118/anx_167118_it.pdf

Lo stesso è riportato nella Determina dell’AIFA, con la quale viene recepita in Italia l’autorizzazione all’immissione in commercio concessa in via centralizzata dalla Commissione europea con effetto per l’intera UE.

L’obbligo di prescrizione medica per una sostanza da applicare in via parenterale è previsto dall’art. 71 della direttiva UE 2001/83/CE e dall’art. 88 del D.Lgs. 219/2006.

In Italia solo il medico è autorizzato a prescrivere un medicinale.

Il piano vaccinale nazionale e le raccomandazioni delle autorità sanitarie nazionali e locali in materia di vaccinazioni non sostituiscono la prescrizione medica (che deve essere effettuata ai sensi degli articoli 4 e 13 del codice di deontologia medica), poiché non si riferiscono né ai prodotti vaccinali specifici da utilizzare, né al soggetto specifico da vaccinare, ma a una popolazione anonima.

Il medico non deve essere soggetto ad alcun interesse, imposizione o condizionamento nell’esercizio della sua attività.

Per prescrivere un medicinale (nel caso specifico un cosiddetto vaccino), il medico deve conoscere il profilo di efficacia e di rischio del medicinale e informare il paziente, e non agire come un agente di marketing per l’industria farmaceutica.

Anche attualmente si “vaccina” sistematicamente in grave violazione della necessità di una prescrizione medica stabilita dal legislatore del farmaco per buoni motivi!

Questa grave violazione della Legge sul farmaco, in combinazione con la sistematica disinformazione e l’inganno della popolazione, ovvero l’incredibile e sfacciata negazione di rischi evidentemente enormi (fino alla morte), significa responsabilità di natura civile e penale che diventerà effettiva quando anche la giustizia, a causa della mole e della gravità delle prove che si accumulano costantemente, non potrà più sottrarsi alla sua funzione e responsabilità.

Ulteriori informazioni dettagliate le trovate nella lettera aperta qui allegata.

Traduzione in IT Lettera Aperta a Prof.Dr. Christian Wiedermann – Istituto Medicina Generale Claudiana

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il governo federale degli USA lancia l’allarme per la connessione tra vaccinazione pediatrica e autismo – in Italia/Alto Adige non si vuole vedere l’enorme elefante nella stanza

Negli Stati Uniti il presidente Trump e i responsabili della sanità pubblica del governo federale americano lanciano l’allarme a causa delle evidenze sempre più consistenti del nesso causale tra i vaccini pediatrici e l’epidemia di autismo

Anche in Alto Adige-Sudtirolo/Italia il tasso di autismo sta aumentando rapidamente, ma qui si continua a ignorare l’elefante nella stanza

 

In una conferenza stampa tenuta nella notte (CET) tra ieri e l’altro ieri dal presidente Trump e da tutti i responsabili della sanità pubblica del governo federale statunitense, è stato sollevato l’enorme problema dell’aumento esplosivo dei casi di autismo.

Negli Stati Uniti, in media 1 bambino su 30 è affetto da un disturbo dello spettro autistico, in alcune zone come la California addirittura 1 maschio su 12.

In Italia e in Alto Adige/Sudtirolo, secondo i dati resi pubblici lo scorso anno, il tasso di autismo è di 1 bambino su 76. Anche questo è un dato estremamente preoccupante e la tendenza mostra un continuo peggioramento.

Va ricordato che in un’audizione tenutasi nell’autunno 2024 nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, i rappresentanti delle scuole dell’infanzia e delle scuole di ogni livello dell’Alto Adige/Sudtirolo, su mia specifica richiesta, hanno confermato che l’aumento del tasso di autismo è reale e non è dovuto a criteri diagnostici modificati.

In effetti, come mi viene costantemente confermato dal personale scolastico, non si riesce più a stare al passo con la necessità di personale di supporto!

Il presidente Trump, in considerazione dell’enorme problema che riguarda non solo le famiglie colpite, ma anche il futuro della società, ha parlato chiaro nella conferenza stampa.

Egli constata che questo enorme aumento dei casi di bambini con disturbi dello spettro autistico dall’introduzione del programma di vaccinazione pediatrica in continua espansione (con obbligo di vaccinazione anche negli Stati Uniti) può essere spiegato solo con sostanze introdotte dall’esterno nel corpo dei bambini.

Trump ha dichiarato letteralmente che è inconcepibile che ai neonati vengano somministrati vaccini multivalenti (cioè vaccini combinati) pochi giorni o settimane dopo la nascita.

Ha detto testualmente: “Si pompano in questi piccoli bambini una miriade di sostanze, come se fossero cavalli. Il buon senso ci dice che questo non è giusto”.

Trump ha anche spiegato che in America ci sono gruppi di popolazione, come gli Amish, che non fanno vaccinare i propri figli e sono generalmente molto cauti nell’uso dei farmaci, e che i loro figli non sono affetti da autismo. Il ministro della Salute statunitense Robert Kennedy Jr. ha confermato che gli studi lo dimostrano.

Il presidente degli Stati Uniti ha infine dichiarato che

  1. non vogliono vaccini pediatrici che contengano alluminio o altri metalli come adiuvanti. Il fatto è che attualmente i vaccini pediatrici contengono alluminio e altri metalli e l’alluminio ecc. – poiché iniettato e non assorbito attraverso il tratto gastrointestinale – supera la barriera emato-encefalica e ha un effetto tossico comprovato. A proposito, non esiste alcuno studio clinico sui vaccini pediatrici con un vero gruppo di controllo che riceve una sostanza senza alluminio o altri adiuvanti metallici, che abbia dimostrato la sicurezza dei vaccini pediatrici!
  2. Le vaccinazioni, se proprio devono essere somministrate, dovrebbero essere monovalenti, al fine di ridurre il più possibile gli effetti collaterali. Negli Stati Uniti, l’ACIP (comitato consultivo di esperti per la strategia vaccinale del governo) ha già suggerito alcuni giorni fa di utilizzare il vaccino contro la varicella solo come vaccino monovalente, poiché può avere effetti collaterali gravi anche da solo.

Attualmente in Italia ai bambini viene somministrato un vaccino esavalente (difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomielite e Haemophilus influenzae tipo b) e un vaccino quadrivalente (morbillo, parotite, rosolia, varicella) per la somministrazione di 10 diverse vaccinazioni obbligatorie. A questi si aggiungono poi una serie di vaccinazioni raccomandate, che nella maggior parte dei casi vengono somministrate contemporaneamente! È una vera follia! Ai bambini viene somministrato un cocktail di anticorpi e additivi metallici come l’alluminio che sovraccarica il sistema immunitario di molti di loro e può causare danni neurologici permanenti.

Molti bambini reagiscono con febbre e dolori, che vengono poi “curati” dal nostro sistema sanitario con la somministrazione, in alcuni casi fatali, di paracetamolo (da noi Tachipirina).

  1. Poiché l’epatite B può essere trasmessa solo attraverso il contatto sessuale, è assurdo vaccinare tutti i bambini contro questa malattia. In Italia/Alto Adige, invece, i bambini vengono vaccinati con il vaccino esavalente (come ad esempio Hexyon).

Il presidente degli Stati Uniti e i responsabili del settore sanitario statunitense hanno dichiarato che sono in corso studi approfonditi, ma che molti elementi indicano già un collegamento con i vaccini pediatrici e che, secondo il presidente Trump, non era più possibile attendere oltre per avvertire la popolazione.

Inoltre, è stato emesso un avviso di sicurezza in merito all’uso del paracetamolo (negli Stati Uniti Tylenol, in Italia Tachipirina) durante la gravidanza e nei bambini piccoli.

Va ricordato che da noi, proprio in caso di febbre e dolori dopo la vaccinazione, ai bambini viene somministrata la Tachipirina, ovvero il paracetamolo, su raccomandazione dei medici! Secondo le autorità sanitarie statunitensi, ciò può portare a conseguenze fatali, tra cui l’autismo!

Dopo decenni di lotte da parte dei genitori di bambini autistici, che riferiscono che i loro figli hanno sviluppato l’autismo dopo la vaccinazione, e dopo alcune sentenze giudiziarie che hanno già stabilito questa correlazione, ora il governo statunitense, per la prima volta in modo ufficiale e per mezzo del presidente degli Stati Uniti, ha dichiarato che i vaccini pediatrici sono sulla watch list per essere un fattore di rischio per l’esplosione dei casi di autismo e ha affermato che è necessario intervenire con urgenza.

Di fatto, il presidente degli Stati Uniti Trump ha lanciato un chiaro avvertimento durante la conferenza stampa. Guarda qui la registrazione:

https://thehighwire.com/ark-videos/trump-rfk-jr-announce-significant-medical-and-scientific-autism-finding/

Nel frattempo, in Alto Adige/Sudtirolo e in Italia in generale si continua a non voler vedere il cosiddetto elefante nella stanza.

In questo modo, i politici e i responsabili del settore sanitario si assumono personalmente la responsabilità del fatto che sempre più bambini soffrano di disturbi dello spettro autistico, malattie autoimmuni, ecc.

Non è un caso che ieri il presidente degli Stati Uniti sia apparso davanti ai media con questo di fatto avvertimento di protezione civile.

Il 9 settembre, infatti, durante un’audizione al Senato degli Stati Uniti, è stato presentato un importante studio condotto dagli esperti dell’Henry Ford Health System di Detroit (noti sostenitori dei vaccini) su un campione di bambini non vaccinati rispetto a quelli vaccinati, condotto nel periodo dal 2000 al 2016.

Da questo studio reso pubblico al Senato degli Stati Uniti emerge che, in media, i bambini vaccinati hanno una probabilità due volte e mezzo maggiore di sviluppare una malattia cronica.

https://www.hsgac.senate.gov/wp-content/uploads/Entered-into-hearing-record-Impact-of-Childhood-Vaccination-on-Short-and-Long-Term-Chronic-Health-Outcomes-in-Children-A-Birth-Cohort-Study.pdf

Vedi in allegato lo studio tradotto in lingua italiana.

Gli autori dello studio sono noti sostenitori delle vaccinazioni e hanno dichiarato che non avrebbero osato pubblicare lo studio perché temevano per il proprio posto di lavoro e altre ritorsioni. Questo è lo stato della scienza nel XXI secolo. Ora, però, lo studio è stato reso pubblico ufficialmente in un’audizione del Senato degli Stati Uniti.

Per nessun vaccino pediatrico attualmente in uso è stata dimostrata l’efficacia e la sicurezza in studi clinici con un vero gruppo di controllo, come ha confermato l’Assessore alla Salute della Provincia Autonoma di Bolzano Hubert Messner in risposta alla mia specifica richiesta in Consiglio provinciale e in un’intervista al quotidiano Südtiroler Tageszeitung lo scorso anno (vedi Südtiroler Tageszeitung del 10.07.24 “Abschaffung ist ein muss”).

Va inoltre ricordato che ai bambini vengono somministrati i vaccini senza la prescrizione medica, invece necessaria inderogabilmente per ogni prodotto vaccinale attualmente in uso come previsto nella rispettiva decisione di autorizzazione e dalla Legge sul Farmaco!

La politica a livello locale in Alto Adige-Sudtirolo e a livello nazionale è chiamata a “tirare il freno a mano” immediatamente, come sta facendo il governo statunitense.

Come prima cosa, l’obbligo vaccinale pediatrico deve essere sospeso immediatamente.

Ciò, peraltro, sarebbe una conseguenza automatica, se la legislazione farmaceutica europea e recepita dall’Italia fosse applicata correttamente.

Infatti, la necessità di una prescrizione medica, come richiesto dalle decisioni di autorizzazione all’immissione in commercio della Commissione Europea sulla base della legislazione farmaceutica dell’UE per l’uso dei vaccini pediatrici, comporterebbe automaticamente questa conseguenza.

Inoltre, i genitori devono essere informati in modo esauriente sull’efficacia e la sicurezza dei prodotti vaccinali applicati, cosa che attualmente non avviene. Al contrario, i genitori sono costretti dall’obbligo vaccinale pediatrico (con l’esclusione dei bambini non vaccinati dalle strutture per la prima infanzia, dal servizio “Tagesmutter” e dalla scuola dell’infanzia) a far somministrare ai propri figli sostanze di cui non conoscono assolutamente il profilo di rischio. Una situazione del tutto insostenibile!

Nel frattempo, diversi Stati degli Stati Uniti, come la Florida, hanno già annunciato settimane fa l’abolizione di tutti gli obblighi vaccinali.

IT Entered-into-hearing-record-Impact-of-Childhood-Vaccination-on-Short-and-Long-Term-Chronic-Health-Outcomes-in-Children-A-Birth-

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Ordini dei medici italiani istruiscono nel come agire per il marketing dei prodotti vaccinali, anziché informare i pazienti su efficacia/sicurezza dei vaccini e diffamano apertamente il Segretario alla Salute degli USA

Ordine dei Medici italiani istruiscono i medici nel come agire per il marketing dei prodotti vaccinali, anziché informare i pazienti su efficacia e profilo di sicurezza dei prodotti vaccinali

Diffamazione da parte degli Ordini dei Medici (nello specifico di Bolzano) del Segretario alla Salute degli USA e del suo team di scienziati di massimo livello, mentre gli Ordini dei Medici negano persino il contenuto dei foglietti illustrativi dei prodotti vaccinali

Situazione inaudita che va chiarita urgentemente a livello istituzionale!

Increduli per quanto li venne inoltrato dalla Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano, tanti medici mi hanno inviato il testo di invito ad un evento sulle vaccinazioni che ebbe luogo ieri sera presso la sede dell’Ordine di Bolzano.

Vedi qui il testo bilingue italiano/tedesco

https://mailchi.mp/71bf92dcdbac/62024-medicus-newsletter-17991209?e=d8ba347da7

Tra le altre, la Presidente dell’Ordine dei Medici di Bolzano (Astrid Marsoner) nell’invito  scrive questo:

“Non è solo con l’epidemia di coronavirus che abbiamo assistito a un’apparente separazione tra diritti e doveri nello Stato previdenziale e assistenziale moderno. C’è pure chi, di fronte all’appello a solidarizzare con i più vulnerabili e deboli della società, ha intravisto una forma di “fascismo” statale, un’accusa sarcastica alla luce di quanto storicamente accaduto.”

Con ciò la Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano continua a negare il fatto che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 mai erano stati autorizzati per prevenire la trasmissione virale e che di fatto non avevano tale efficacia! Ma ciò agli Ordini dei Medici – quanto meno qua a Bolzano – non interessa!

 “Negli Stati Uniti abbiamo oggi con Robert F. Kennedy junior come Ministro della Salute, un politico, che diffonde teorie cospiratorie e complottiste sui vaccini scientificamente confutati e vuole tagliare massicciamente i fondi destinati ai relativi programmi scientifici.”

Gli Ordini dei Medici italiani – che negano persino il contenuto dei foglietti illustrativi dei prodotti vaccinali e che violano sistematicamente l’obbligo imposto dalla legge sul farmaco eurounionale e nazionale della prescrizione dei vaccini ai fini della loro legittima applicazione, arrivano a diffamare il Segretario alla Salute degli USA (e il suo team di scienziati con curricula al massimo livello mondiale) di essere complottista e negazionista… siamo arrivati a questo misero livello di strumentalizzazione degli Ordini dei Medici in Italia da parte dell’OMS e una politica che continua a navigare nelle vecchie torbidissime acque!

 “In Italia, la nomina di due membri del NITAG (=gruppo di esperti statali che fornisce assistenza tecnica al Ministero della Salute), noti per essere contrari alle vaccinazioni, è stata revocata solo dopo le forti critiche da parte degli esperti del settore.”

Agli Ordini dei Medici italiani non interessa il dibattito scientifico – anzi, collaborano come longa manu dell’OMS nel totalitarismo che silenzia voci dissenzienti di esperti! Va ricordato che attualmente le nomine al NITAG sono sospese a tempo inderterminato, dopo che è stato rivelato che una buona parte dei membri graditi al sistema vaccinale sono a busta paga di big pharma.

 “La salute va difesa con rigore scientifico” ha affermato Filippo Anelli, presidente della FNOMCEO, “essere medici significa anche combattere le fake news e, sopratutto, attenersi nella pratica professionale alle evidenze scientifiche.”

È proprio Filippo Anelli, il presidente della FNOMCEO, il primo a disconoscere sistematicamente le evidenze scientifiche e a precludersi ad ogni serio dibattito scientifico.

Probabilmente sarà stato proprio lui a chiedere a tutti gli Ordini dei Medici di divulgare inviti di stampo totalitario di questo genere.

“Durante questa serata discuteremo su come trasmettere queste conoscenze anche alla popolazione, ai nostri pazienti, e contrastare così il crescente scetticismo nei confronti delle vaccinazioni.”

Gli Ordini dei Medici, come in questo caso quello di Bolzano, operano evidentemente da istruttori dei medici nel come operare ai fini del marketing di big pharma, anziché informare i pazienti sull’efficacia e il profilo di sicurezza/rischio dello specifico prodotto vaccinale oppure che viene definito tale!

Ed è proprio ciò che l’OMS, controllata da GAVI e dunque dai produttori dei vaccini, vuole … e in Alto Adige/Sudtirolo e anche in altre regioni, l’Ordine dei Medici esegue questo diktat a danno dei pazienti! Che scandalo, che situazione insostenibile che deve essere accertata e fermata con la massima urgenza istituzionalmente sia a livello locale, sia a livello nazionale!

Tra il piccolo gruppo di medici che hanno presenziato all’evento sulle vaccinazioni che ebbe luogo ieri presso la sede di Bolzano (evidentemente non ha fatto tanto presa il “richiamo all’ordine da parte della Presidenza dell’Ordine in tema vaccinale ….), c’erano anche rappresentanti dell’associazione “Medici ippocratici Ärzte” (MIA), con il loro presidente Dr.med. Rudolf Schöpf, che hanno cercato di instaurare un dibattito scientifico sul tema vaccini, consegnando ai loro colleghi l’informazione succinta che oggi è stata trasmessa in via elettronica alla Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano con la richiesta di voler inoltrare l’informazione e documentazione a tutti i colleghi iscritti all’Ordine dei Medici di Bolzano, affinchè si possa instaurare un serio dibattito su questo tema importante delle vaccinazioni, visto innanzitutto l’obbligo vaccinale pediatrico.

Rimane da vedere se la Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano vorrà corrispondere a questa più che legittima, anzi, necessaria richiesta.

Il 9 settembre 2025, nell’ambito di un’audizione al Senato degli Stati Uniti è stato reso pubblico e presentato uno studio condotto dai responsabili dell’Henry Ford Health System (Detroit – USA) – sostenitori assoluti delle vaccinazioni – nel periodo dal 2000 al 2016 su un gruppo di 18.468 bambini e con cui  hanno confrontato i risultati di salute a breve e lungo termine dei bambini sottoposti a una o più vaccinazioni con quelli dei bambini non sottoposti a vaccinazioni pediatriche.

Lo studio ha rilevato che, rispetto ai bambini non sottoposti a vaccinazione, la vaccinazione pediatrica era associata a un aumento complessivo di 2,5 volte della probabilità di sviluppare una malattia cronica. Questa correlazione era principalmente attribuibile ad asma, malattie atopiche, eczema, malattie autoimmuni e disturbi dello sviluppo neurologico. Dunque, la vaccinazione pediatrica può aumentare la probabilità di sviluppare una malattia cronica.

https://www.hsgac.senate.gov/wp-content/uploads/Entered-into-hearing-record-Impact-of-Childhood-Vaccination-on-Short-and-Long-Term-Chronic-Health-Outcomes-in-Children-A-Birth-Cohort-Study.pdf

Per i dettagli, consultare lo studio allegato, disponibile anche nella traduzione in lingua italiana.

Lo studio non era stato pubblicato dagli autori della ricerca, perché temevano di perdere il posto di lavoro. Questo la dice lunga sul dibattito “scientifico” nel XXI secolo!

Slides dimostrati da Dott. M. Federico in CS Consiglio Provincia Autonoma Bolzano 4.12.24

Entered-into-hearing-record-Impact-of-Childhood-Vaccination-on-Short-and-Long-Term-Chronic-Health-Outcomes-in-Children-A-Birth-Cohort-Study

IT Entered-into-hearing-record-Impact-of-Childhood-Vaccination-on-Short-and-Long-Term-Chronic-Health-Outcomes-in-Children-A-Birth-

informazioni sulle conoscenze attuali vaccinazioni a modRNA e vaccinazioni pediatriche 18.09.25

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Anno obbligatorio nella scuola dell’infanzia dell’Alto Adige – Sindaci altoatesini minacciano i genitori di bambini esclusi dalla scuola dell’infanzia con denuncia al Tribunale dei Minorenni

 

Da giorni vengo in continuazione informata da genitori che hanno ricevuto dal sindaco del loro comune di residenza una lettera raccomandata, in cui il sindaco, constatando il falso (asserita omessa iscrizione nella scuola dell’infanzia pubblica del bambini di 5 anni) minaccia di sporgere denuncia alla Procura del Tribunale dei Minorenni di Bolzano.

Si tratta di genitori che hanno iscritto tempestivamente i loro figli alla scuola dell’infanzia pubblica e i cui figli sono stati esclusi con decreto della Provincia Autonoma di Bolzano dalla scuola dell’infanzia pubblica, perché “non conformi al piano vaccinale nazionale”.

Questi genitori – contro tali illegittime esclusioni dalla scuola dell’infanzia – faranno presto valere i propri diritti e quelli dei loro figli dinanzi alle sedi giudiziarie competenti.

È assolutamente inaccettabile che i genitori che desiderano mandare i propri figli alla scuola dell’infanzia pubblica (cosa che, tra l’altro, è loro diritto in quanto contribuenti e cittadini), si trovino di fronte a una simile lettera minacciosa del sindaco del loro comune di residenza.

Ho dunque oggi con pec chiesto al Presidente del Consorzio dei comuni della Provincia Autonoma di Bolzano (Dominik Oberstaller) e ai tre assessori per la scuola dell’infanzia del rispettivo gruppo linguistico tedesco, italiano e ladino (Philipp Achammer, Marco Galateo e Daniel Alfreider) di provvedere affinché tali lettere raccomandate non solo non vengano più inviate in futuro, ma che i rispettivi sindaci chiedano scusa ai genitori con un’altra lettera raccomandata.

A questo proposito evidenzio che in Italia non esiste l’obbligo di frequenza della scuola dell’infanzia per i bambini dell’età di 5 anni.

La Repubblica Italiana garantisce a ogni bambino l’accesso alla scuola obbligatoria, indipendentemente dal suo stato vaccinale, perché solo questo è conforme ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana.

La Provincia Autonoma di Bolzano, invece, in palese violazione dei principi fondamentali della Costituzione, non solo esclude dalla scuola materna pubblica i bambini di 5 anni, ma minaccia anche di denunciare tramite i sindaci dei comuni di residenza i genitori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori!

Il fatto che ai bambini di 5 anni qui in Sudtirolo/Alto Adige, soggetti all’obbligo della scuola dell’infanzia vigente solo in Sudtirolo/Alto Adige, l’accesso alla scuola dell’infanzia sia concesso solo in base allo stato vaccinale, è palesemente incostituzionale.

Non è possibile imporre l’obbligo di frequentare la scuola dell’infanzia, e allo stesso tempo discriminare drasticamente con l’esclusione dalla scuola dell’infanzia i bambini in base al loro stato vaccinale, con la minaccia di coinvolgere la Procura presso il Tribunale dei Minorenni!

I genitori che hanno iscritto tempestivamente i propri figli alla scuola dell’infanzia pubblica e vedono i propri figli esclusi con decreto della Provincia Autonoma di Bolzano a loro notificato via pec, non possono certo essere obbligati a svolgere, a proprie spese, mezzi e impegno “attività educative conformi alle rispettive indicazioni provinciali per le scuole dell’infanzia in Alto Adige”.

Questo dovrebbe essere chiaro a qualsiasi responsabile che abbia un minimo di buon senso e rispetto per lo Stato di diritto.

Ho chiesto dunque sia nella mia funzione di Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, sia nella mia funzione di Avvocato ai responsabili di voler porre immediatamente fine a questo evidente grave vulnus dei più basilari principi del ns. Ordinamento giuridico.

pec a Consorzio Comuni, assessori e procura Tribunali Minorenni

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

L’assessore alla salute dell’Alto Adige/Sudtirolo Hubert Messner nega il brusco calo dal 2022 del tasso di natalità I dati dell’ASTAT (Istituto provinciale di statistica) lo smentiscono Il consigliere del TEAM K Franz Ploner sostiene che i “vaccini” contro il Covid-19 sarebbero sicuri per i nascituri Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano vota a favore della raccomandazione della “vaccinazione” contro il Covid-19 per le donne incinte e allattanti

Sulla base

  1. delle più recenti evidenze scientifiche peer-reviewed in punto quantità dei residui di plasmide DNA estremamente elevati (fino a 700 volte i limiti indicati dalla FDA) nei cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA (Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna) e della quantità del promotore SV-40, indiscutibilmente cancerogeno, che supera di gran lunga il limite massimo fissato dalle autorità regolatrici (riguarda la sostanza Comirnaty di Pfizer/BioNTech attualmente utilizzata anche in Alto Adige/Sudtirolo), motivo di grande preoccupazione a livello internazionale (vedi dettagli e allegati nella mozione, questo vale anche per i punti seguenti)

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_773568.pdf

2. della conferma peer-reviewed già da quasi un anno, che questi cosiddetti “vaccini” contro il Covid-19, dopo essere stati iniettati in donne               incinte, raggiungono il feto entro un’ora dall’inoculazione

3. del fatto – confermato dai dati attuali dell’ASTAT – che il tasso di natalità in Alto Adige è in rapido calo dal 2022

https://statistics-astat.provinz.bz.it/atlas/it/atlas.html#!bev/bwz_bwz/bw_natur

  1. dei risultati della  valutazione di dati dettagliati e significativi del CDC sul tasso di natalità, sulla mortalità neonatale e infantile (che dopo decenni di calo è in aumento dall’avvio della “campagna vaccinale” Covid-19), che fanno temere un impatto negativo intergenerazionale della cosiddetta “vaccinazione” contro il Covid-19
  2. del fatto che i produttori di questi cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA continuano a dichiarare esplicitamente nei loro piani di gestione dei rischi che non dispongono di dati sulla sicurezza relativi alle donne in gravidanza e in allattamento
  3. del fatto che negli Stati Uniti, nel maggio 2025, la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza e in allattamento è stata ritirata per i motivi sopra citati e che, nel complesso, gli investimenti nella tecnologia modRNA per le malattie infettive virali (Covid-19, influenza) da parte del governo degli USA sono stati sospesi, poiché il rischio per la salute e la vita associato a queste sostanze sperimentali supera di gran lunga la presunta efficacia
  4. del fatto che l’Alto Adige/Sudtirolo avrebbe margine di manovra sia dal punto di vista dell’autonomia di cui gode (competenza primaria nella protezione civile), sia nell’ambito della Conferenza permanente tra Stato, regioni e province, per proteggere attivamente la popolazione da conseguenze negative che si ripercuotono su più generazioni

ho presentato con la mozione n. 230/25

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_773568.pdf

affinchè, il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obblighi la Giunta provinciale, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e dell’evidente stato di emergenza civile 

  • 1) nell’ambito della competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza, in periodo post-partem e in allattamento 
  • 2) nell’ambito della sua competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la “vaccinazione” Covid-19 della popolazione in età fertile 
  • 3) in persona del Presidente della Provincia, a chiedere subito alla Presidente del Governo ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988 di voler convocare con urgenza la Conferenza permanente per le relazioni tra lo Stato, le regioni e le province autonome al fine di 
  • 3.1. deliberare con urgenza la necessaria revoca della raccomandazione della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza, in periodo post-partem e in allattamento
  • 3.2. decidere urgentemente la sospensione generale della “vaccinazione” Covid-19 per la popolazione in età fertile
  • 3.3. provvedere all’urgente e necessaria valutazione dettagliata e alla pubblicazione dei dati relativi agli aborti spontanei – suddivisi per trimestre di gravidanza o settimana nel rispettivo anno dal 2021 e separatamente per donne trattate con il “vaccino” Covid-19 e quelle non trattate.

L’Assessore altoatesino/sudtirolese alla salute, il medico Hubert Messner, ieri in Aula ha persino esplicitamente negato il rapido calo del tasso di natalità in Alto Adige/Sudtirolo dal 2022, nonostante questo risulti chiaramente dai dati ASTAT (Istituto Statistico della Provincia Autonoma di Bolzano

https://statistics-astat.provinz.bz.it/atlas/it/atlas.html#!bev/bwz_bwz/bw_natur

Mi posso spiegare questa reazione alla mia mozione solo con una dissonanza cognitiva o la mancanza di buona fede.

E il consigliere del TEAM-K e medico Franz Ploner ha affermato esplicitamente nella sua dichiarazione contraria alla mia mozione che sarebbe dimostrato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono sicuri per i nascituri!

Il governatore dell’Alto Adige/Sudtirolo Kompatscher – una volta di più – non intende esercitare i poteri che ci spettano in virtù della nostra autonomia e si rifiuta persino di sottoporre questo importante tema alla Conferenza permanente tra Stato, Regioni e Province autonome, cosa che non solo potrebbe fare in qualsiasi momento, ma che – alla luce dei dati allarmanti – deve fare!

La maggioranza del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, ovvero l’intero governo provinciale e i relativi consiglieri dei partiti al governo (ad eccezione della consigliere FdI Anna Scarafoni, che sostiene il punto 3 della mia mozione), nonché i consiglieri dei partiti di opposizione TEAM K, Verdi e PD hanno votato contro la mia mozione.

A subire le conseguenze è la popolazione, che evidentemente non può fidarsi dei responsabili della sanità pubblica, se questi negano persino i dati del ns. Istituto pubblico di statistica ASTAT allo scopo di bocciare una mozione a loro scomoda.

La votazione in Consiglio si è svolta, come da me richiesto, separatamente e per appello nominale, poiché ogni consigliere/assessore deve assumersi, in modo trasparente nei confronti dei cittadini, la responsabilità della decisione contro la mia mozione.

Mozione 230 25 italiano con allegati

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Brusco calo del tasso di natalità in Alto Adige a partire dal 2022 – L’elefante nella stanza che nessuno vuole vedere

In Sudtirolo/Alto Adige si registra un improvviso drastico calo delle nascite a partire dal 2022, che non può essere spiegato solo con ragioni economiche e sociologiche già esistenti in precedenza e che avevano portato ad un costante ma molto inferiore calo delle nascite negli anni ante 2022.

È evidente che questo brusco calo si è verificato anche nella popolazione in età fertile dopo il lancio della cosiddetta “campagna vaccinale” contro il Covid-19.

E che questa chiara correlazione temporale corrisponda a una causalità è dimostrato sia dai risultati pubblicati a livello internazionale da scienziati di spicco, sia dalle decisioni prese nel frattempo dal governo degli USA.

Già alla fine dello scorso anno è stato dimostrato che la proteina spike tossica raggiunge il feto poco dopo la “vaccinazione” della donna incinta.

In un ampio studio condotto in Israele, lo scienziato del MIT Retslef Levi (nominato pochi giorni fa dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti a capo del gruppo di lavoro per la revisione completa della “vaccinazione” Covid-19 nell’Advisory Board per la strategia vaccinale negli Stati Uniti) ha dimostrato, insieme a professori delle università israeliane di Tel Aviv e Gerusalemme, che la “vaccinazione” delle donne incinte nel primo trimestre di gravidanza con le sostanze mod.RNA Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna ha portato a un tasso di aborti spontanei superiore del 50%. La proteina spike tossica è stata trovata anche nel cordone ombelicale.

Inoltre, sulla base dei dati ufficiali del CDC, scienziati statunitensi sottolineano che il brusco calo del tasso di natalità registrato dall’introduzione dei “vaccini” Covid-19 sembra essere permanente.

Questi risultati sono estremamente preoccupanti perché mostrano anche un impatto intergenerazionale dei cosiddetti “vaccini” Covid-19 sulla fertilità della popolazione e sullo sviluppo sano dei feti.

E in effetti, il brusco calo del tasso di natalità è persistente anche in Sudtirolo/Alto Adige.

Negli Stati Uniti, la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza è stata ufficialmente revocata dal nuovo governo già nel maggio 2025 e, come è noto, all’inizio di giugno di quest’anno il governo statunitense ha annunciato che ha sospeso gli investimenti nei “vaccini” a mRNA contro le malattie virali respiratorie (influenza, Covid-19, ecc.), poiché è stato dimostrato che il rischio supera di gran lunga i presunti benefici.

La situazione altamente preoccupante del persistente calo repentino del tasso di natalità, considerando la continua raccomandazione irresponsabile in Alto Adige-Sudtirolo/Italia, in particolare per le donne in gravidanza, della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 a base di modRNA (viene utilizzato Comirnaty di Pfizer/BioNTech), costituisce un motivo per un’urgente misura di protezione civile, poiché con ogni probabilità la capacità riproduttiva della popolazione altoatesina/sudtirolese sarà danneggiata in modo continuo e duraturo.

Per questo motivo, con la mozione n. 230/25 (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_773278.pdf), che sarà messa a votazione nella prossima seduta a settembre del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (vedi in allegato nella versione attuale in italiano con i relativi documenti,  chiederò la votazione separata e per appello nominale, poiché ogni consigliere che, respingendo integralmente questa mozione, si pronuncia a favore dell’ulteriore inoculazione alle donne incinte, allattanti e alla popolazione in età fertile in generale di queste sostanze altamente nocive anche per la sopravvivenza della popolazione, deve assumersi in modo trasparente, e dunque comprensibile anche a posteriori per la popolazione, la responsabilità dei danni che ne derivano) ho presentato le seguenti richieste:

il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e dell’evidente stato di emergenza civile

1) nell’ambito della competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza e in allattamento

2) nell’ambito della sua competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la “vaccinazione” Covid-19 della popolazione in età fertile

3) in persona del Presidente della Provincia, a chiedere subito alla Presidente del Governo ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988 di voler convocare con urgenza la Conferenza permanente per le relazioni tra lo Stato, le regioni e le province autonome al fine di

 3.1 deliberare con urgenza la necessaria revoca della raccomandazione della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza

 3.2 decidere urgentemente la sospensione generale della “vaccinazione” Covid-19 per la popolazione in età fertile

 3.3 provvedere all’urgente e necessaria valutazione dettagliata e alla pubblicazione dei dati relativi agli aborti spontanei – suddivisi per trimestre di gravidanza o settimana nel rispettivo anno dal 2021 e separatamente per donne trattate con il “vaccino” Covid-19 e quelle non trattate

Mozione 230 25 22.8.25 con allegati inglese italiano (002)

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Governatore della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher continua a ridicolizzare le critiche oggettive rivolte all’UE, ma i fatti lo smentiscono

Nella sua odierna dichiarazione in merito alla mia valutazione geopolitica dell’accordo doganale USA/UE, espressa ieri in modo spontaneo in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, il governatore della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher (Südtiroler Volkspartei) cerca una volta di più non solo di travisare le mie affermazioni, ma anche di ridicolizzarle in generale.

Egli mi accusa infatti di ritenere, nel mio “mondo ideologico”, che la Russia sia un paese più democratico dell’Unione Europea.

Nella mia dichiarazione non ho mai lodato la Russia come modello di democrazia, ma ho denunciato le sanzioni economiche dell’UE contro la Russia come misure politicamente stupide e autodistruttive. Se acquistiamo costoso e inquinante gas da fracking dagli USA invece di gas molto più economico dalla Russia, ciò ha conseguenze negative di vasta portata per l’economia dell’Unione europea, in primo luogo per l’industria. Se persino artisti russi – recentemente un direttore d’orchestra – vengono puniti anche in Italia da un “manganello morale” fuori controllo, ciò dimostra che l’Unione europea ha completamente perso la sua bussola etica.

A proposito, la Russia, a differenza dell’Unione Europea, non si vanta di essere la custode dei diritti e delle libertà fondamentali.

Nell’UE vengono imprigionati avvocati che intentano importanti cause contro la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Alfred Bourla (CEO di Pfizer per conto delle vittime del “vaccino” Covid-19. È quanto è accaduto di recente nei Paesi Bassi.

Nell’UE non vengono accolte le richieste legittime di riconteggio dei voti espressi nelle elezioni politiche. È quanto è accaduto con la richiesta palesemente legittima del partito Sahra Wagenknecht (BSW), che, guarda caso, potrebbe comportare il rischio concreto di nuovi assetti e pesi politici nel Bundestag tedesco.

Nell’UE le corti costituzionali sono occupate da mercenari di partito che, contrariamente a qualsiasi evidenza e principio costituzionale, rappresentano apertamente gli interessi dei loro compagni di partito. Ciò è evidente in Italia, Germania e altri paesi fondatori dell’UE nelle decisioni assurde e disumane, ad esempio sulle misure anti-Covid.

Nell’UE i presidenti degli Stati membri insigniscono di onorificenze evidenti hater che insultano pubblicamente, screditano e cercano di ridicolizzare le vittime del “vaccino” Covid-19. Come è successo recentemente in Italia, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la Medaglia d’Onore della Repubblica Italiana per “meriti alla salute pubblica” a Roberto Burioni, noto dal 2020 come sistematico hater e attivo nella diffusione di autentici fake news.

Nell’UE ai giornalisti vengono chiusi i conto correnti se diffondono un punto di vista diverso da quello dei governi. Ciò è accaduto ripetutamente, tra l’altro, in Germania.

Nell’UE la Commissione europea finanzia con le nostre tasse ed imposte lautamente ONG e media che propagano la linea politica antidemocratica della von der Leyen e dei suoi seguaci.

Nell’UE il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno deciso di combattere la cosiddetta disinformazione e le fake news, concedendo esplicitamente alla OMS, un’organizzazione finanziata e determinata nelle sue azioni in gran parte da privati in netto conflitto d’interesse con la popolazione, il privilegio di stabilire l’unica verità inattaccabile, ad esempio nel campo della salute (in cui l’UE ha inserito il cambiamento climatico che sarebbe causato dall’uomo).

Nell’UE, le piattaforme mediatiche libere come Telegram (per lungo tempo l’unica piattaforma di social media attraverso la quale è stato possibile scambiare informazioni senza censura durante la cosiddetta pandemia, salvando la vita a milioni di persone in tutto il mondo!) vengono combattute attraverso la persecuzione penale dei loro responsabili. È quanto sta accadendo dal 2024 in Francia con il fondatore di Telegram, arrestato nel settembre 2024 in un aeroporto parigino e da allora non autorizzato a lasciare la Francia.

L’elenco delle misure antidemocratiche che l’UE sta adottando da troppo tempo è lungo e andrebbe oltre lo scopo del presente comunicato stampa.

Chi scrive a grandi lettere nella propria Carta il concetto di trasparenza, Stato di diritto nonché la garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali e si proclama loro custode (come fa l’UE in modo moralizzatore nei confronti degli altri), deve accettare a maggior ragione le critiche pertinenti.

Il Governatore Kompatscher & Co. eludono sistematicamente proprio queste critiche oggettive e rispondono con accuse demagogiche e denigratorie, da tempo smascherate dalla popolazione, rendendo così un pessimo servizio soprattutto all’UE.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Il parlamentare europeo Herbert Dorfmann (SVP) – un seguace della becchina dell’UE – vede i cocci, ma non le cause

Herbert Dorfmann è uno di quei parlamentari europei che da anni votano a favore di ogni misura autodistruttiva dell’UE.

Ciò vale per le sanzioni economiche harakiri disposte contro la Russia (che sono state l’atto fondamentale per l’autodistruzione da parte dell’UE della sua posizione geopolitica teoricamente molto importante), le misure antidemocratiche e distruttive della coesione sociale volte a impedire la libertà di opinione ed espressione (censura, Digital Services Act), l’implementazione dei concetti di ONE HEALTH e HEALTH IN ALL POLICIES (che collegano un presunto cambiamento climatico causato dall’uomo al tema della salute) nel contesto di un’OMS – in gran parte finanziata e controllata nelle sue azioni da privati – definitiva come massima autorità di riferimento e custode della verità assoluta, e per molte altre misure chiaramente autodistruttive.

L’Unione Europea – sotto la guida di Ursula von der Leyen, che ha lasciato terra bruciata in tutta la sua carriera politica e sistematicamente viola i principi della trasparenza e del rispetto dello Stato di Diritto – si è scavata la fossa da sola grazie a parlamentari europei come Herbert Dorfmann, che si sono sempre comportati come seguaci della von der Leyen invece di rappresentare e difendere gli interessi dei loro elettori.

O qualcuno crede davvero che persone ricattabili come Ursula von der Leyen, che come molti di questi indicibili scagnozzi si è resa colpevole di gravi crimini, non siano i “partner contrattuali” ideali degli Stati Uniti per stringere degli accordi unilateralmente favorevoli? Solo chi ha così tanta sporcizia addosso può accettare un accordo del genere.

Ma che Ursula von der Leyen & Co. abbiano molto da nascondere, Dorfmann & Co. lo sapevano bene. Eppure Dorfmann & Co. hanno sempre sostenuto questa becchina dell’UE!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

Con sentenza n. 97/2025 la Corte Costituzionale, mutando avviso rispetto ad una sua consolidata giurisprudenza (cfr. la sentenza n. 50/2024) ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale della L.P. 4/2024  in materia di obbligo di uso della mascherina all’aperto, perché nell’atto di irrogazione della sanzione impugnata nel giudizio a quo è stato fatto riferimento anche alla normativa statale e per la Corte Costituzionale la sanzione impugnata “è stata irrogata facendo applicazione unicamente della legge statale”.

Ai sensi dell’art. 4 D.L. 25 marzo 2020 n. 19 (sanzioni e controlli ) “1. … il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 ….

  1. Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 2, commi 1 e 2, sono irrogate dal Prefetto.

Stante la normativa statale (comunque affetta da incostituzionalità sul punto) il potere di irrogare la sanzione spetta solo al Prefetto e non alla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.

Dunque, gli atti di irrogazione della sanzione amministrativa emessi dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano sono illegittimi per difetto assoluto di competenza.

Riassumeremo i processi che erano rimasti sospesi in attesa della decisione della Corte Costituzionale e sulla base della decisione della Corte Costituzionale che considera l’applicazione della sanzione amministrativa avvenuta esclusivamente sulla base della normativa statale – e per questo considera la questione di legittimità costituzionale della legge provinciale inammissibile per irrilevanza – chiederemo al rispettivo giudice di voler accertare il difetto assoluto di potere della Provincia Autonoma di Bolzano per l’applicazione della sanzione che – secondo quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale – si basa esclusivamente sulla legge statale, dato che la normativa statale ha attribuito il potere di applicare la sanzione esclusivamente al Prefetto.

E poi insisteremo, comunque, affinché finalmente venga sollevata la questione di legittimità costituzionale anche della normativa statale sul punto, visto l’evidente difetto di ragionevolezza e proporzionalità dell’obbligo di usare la mascherina, visto che non c’è la prova scientifica che abbia un effetto sulla prevenzione della diffusione virale, in particolare all’aperto.

È ovvio che, se il Legislatore Statale prevede espressamente un determinato organo ai fini dell’applicazione della sanzione prevista, non è che un altro organo – non previsto nella legge statale che secondo la Corte Costituzionale è stata l’unica base legislativa alla base delle sanzioni applicate – si può arrogare la competenza di applicare la sanzione.

Dunque, la sentenza della Corte Costituzionale pone la base per l’annullamento di tutte le sanzioni applicate dalla Provincia Autonoma di Bolzano, perché la Provincia Autonoma di Bolzano ha agito ultra vires in difetto assoluto di competenza.

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RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano è succube della lobby farmaceutica e omette di adottare urgenti misure di protezione civile

Con una mozione ho invitato oggi i colleghi del Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige a voler obbligare la Giunta provinciale ad adottare immediatamente misure adeguate per proteggere la popolazione dal rischio di trasmissione incontrollabile nell’ambiente (tramite il cosiddetto shedding) di una sostanza sperimentale a base di RNA modificato autoreplicante denominata KOSTAIVE-Zapomeran, autorizzata in febbraio dalla Commissione Europea per l’immissione sul mercato come cosiddetto “vaccino” COVID-19.

Esperti, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolineano il rischio concreto che le vescicole extracellulari prodotte da questa sostanza sperimentale, caricate con il sa-mod.RNA, possano essere trasmesse non solo attraverso i fluidi corporei, ma anche attraverso l’aria respirata a persone non trattate con questa sostanza.

Poiché questa sostanza sperimentale – per la quale non sono mai stati effettuati gli studi di genotossicità, cangerogenicità e mutagenicità, invece ovviamente necessari per i prodotti basati su ingegneria genetica – comporta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco, come risulta direttamente dal foglietto illustrativo, e altri rischi gravi (malattie autoimmuni, tumori e la morte), come spiegano esperti di tutto il mondo, è assolutamente irresponsabile lasciare sul mercato un prodotto che si diffonde in modo incontrollabile nell’ambiente come un virus.

A causa del rischio del cosiddetto shedding, il diritto fondamentale dell’individuo di decidere se sottoporsi o meno al trattamento con questa sostanza è di fatto sospeso.

Nella sua dichiarazione, il governatore regionale ha minimizzato in modo incredibilmente irresponsabile gli enormi rischi associati a questa sostanza, sottolineando laconicamente che anche l’Aspirina ha effetti collaterali.

Ma non solo la maggioranza politica (SVP, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Civica, Forza Italia), ma anche la maggioranza dell’opposizione (Verdi, Team K) ha votato contro la mia mozione.

Particolarmente curiosa è la posizione dei Verdi.

Con una mozione presentata oggi in Consiglio provinciale, hanno chiesto che anche le nuove tecnologie genetiche nel settore vegetale e dei prodotti derivati siano soggette all’obbligo di etichettatura. Naturalmente ho votato a favore di questa mozione.

I Verdi tuttavia non sembrano avere alcun problema con il fatto che l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), controllata da big pharma, autorizzi,  senza studi sulla genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità (alterazione del DNA) per l’applicazione sull’essere umano come “vaccini” sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica che possono essere trasmesse in modo incontrollabile all’intero ambiente, senza barriere di specie.

Questo è evidentemente il “nuovo mondo verde”, in cui l’essere umano è degradato a cavia e cash cow di big pharma.

A proposito, sembra che ai Verdi sia sfuggito che il problema dello shedding dell’RNA modificato, che è connesso allo KOSTAIVE-Zapomeran, riguarda anche il mondo vegetale.

Qui la mia mozione, che il Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige ha respinto a maggioranza con una colpevole omissione delle necessarie urgenti misure di protezione civile.  Solo i colleghi di Wir Bürger – Noi Cittadini e Südtiroler Freiheit hanno votato a favore della mia mozione.

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Vorrei ricordare che il mio ricorso di annullamento della decisione di autorizzazione presentato al Tribunale dell’Unione Europea, insieme alla richiesta di provvedimento d’urgenza, pende con il numero T-375/25 e che una decisione sulla richiesta di provvedimento d’urgenza sarà emessa a breve dal Tribunale dell’UE.

Il ricorso di annullamento è disponibile sul mio sito web renate-holzeisen.eu.

È assolutamente inaccettabile che io, in qualità di singolo membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, debba ricorrere in extremis all’azione di annullamento dinanzi al Tribunale dell’UE perché le autorità nazionali e locali competenti, compresi il Consiglio e la Giunta del Sudtirolo/Alto Adige, non adempiono ai loro obblighi in materia di protezione civile!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

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