IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO VOTA CONTRO LA TUTELA DEI BAMBINI
PER LA MAGGIOR PARTE DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE NASCONDERE LE PROPRIE RESPONSABILITÀ È PIÙ IMPORTANTE DELLA TUTELA DEI BAMBINI
La stragrande maggioranza dei membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha fornito una conferma, estremamente preoccupante, della propria tendenza ad anteporre i propri interessi (e/o quelli dei colleghi di partito) a quelli dei bambini, respingendo la mia mozione n. 328/2025.
Ecco la versione bilingue della mia mozione (composta da n. 16 pagine, con aggiunti allegati documenti in due o spesso in tre lingue) pubblicata sul sito web del Consiglio provinciale dell’Alto Adige:
Visto che la responsabile dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige per il Dipartimento di igiene e prevenzione, la dott.ssa Silvia Spertini (membro della Commissione provinciale vaccinale dell’Alto Adige/Sudtirolo), in occasione della conferenza stampa di avvio della campagna di vaccinazione contro il Covid e l’influenza 2025/2026 ha invitato a vaccinare anche i bambini piccoli perché contribuirebbero alla diffusione del virus – i bambini sono stati definiti moltiplicatori di virus durante questa conferenza stampa – ho presentato una mozione motivata e documentata – sia dal punto di vista della Legge sul Farmaco, sia con documenti istituzionali di autorizzazione delle sostanze vaccinali utilizzate dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, e non da ultimo con riferimento alla tutela dei diritti dei bambini sancita a livello internazionale (art. 3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia) – affinchè il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obblighi la Giunta provinciale a provvedere immediatamente in modo tale, che l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e i responsabili della politica sanitaria altoatesina smettano immediatamente di abusare dei bambini come presunto scudo protettivo farmaceutico per la società, e cioè smettano immediatamente a invitare a vaccinare i bambini contro il Covid-19 e l’influenza perché sarebbero moltiplicatori di virus.
Nelle premesse della mozione, sulla base dei documenti di autorizzazione di Comirnaty di Pfizer/BioNTech (il cosiddetto vaccino anti-Covid attualmente utilizzato dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige) ho esposto una volta di più ai membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano e ai membri della Giunta che questa sostanza non è mai stata autorizzata per la cosiddetta protezione di terzi (a tal proposito ho anche allegato alla mozione una copia della lettera della direttrice dell’EMA a parlamentari dell’UE), che è di fatto inadatta alla protezione di terzi e che, inoltre, provoca effetti collaterali molto gravi che possono portare anche alla morte.
Ho anche sottolineato che ormai escono in continuazione sentenze dei tribunali italiani, che, dopo aver accertato gravissimi effetti collaterali dei cosiddetti “vaccino” Covid-19 – e in particolare del Comirnaty di Pfizer/BioNTech – come ad esempio la mielite trasversa, la grave infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite) che secondo il foglietto illustrativo del “vaccino” può anche portare alla morte, ecc. – concedono alle persone colpite un indennizzo assai modesto. Per ottenere il risarcimento dei danni, le persone danneggiate – e ce ne sono molte – dovrebbero citare in giudizio i produttori, che però sono stati in gran parte esonerati da responsabilità da parte della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea.
Inoltre, sulla base di uno studio pubblicato nel 2022 da Anthony Fauci (difficilmente classificabile come oppositore dei vaccini) e delle spiegazioni del Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, Dott. Maurizio Federico, ho dimostrato che il vaccino antinfluenzale, così come il “vaccino” contro il Covid, non è efficace a prevenire né il contagio e tantomeno la malattia.
Dovrebbe quindi essere chiaro a chiunque agisca in modo ragionevole e responsabile che non si può invitare i genitori a vaccinare i propri figli contro il covid e l’influenza per proteggere gli altri.
Tuttavia, questo approccio ragionevole e responsabile non è stato evidentemente recepito né dalla maggioranza e tantomeno da gran parte della cosiddetta opposizione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano.
Solo altri quattro membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano hanno votato insieme a me a favore della mia mozione.
Hanno votato contro la mia mozione i membri appartenenti a SVP, FREIHEITLICHE, TEAM K, Verdi, PD, Lista Civica, Fratelli d’Italia (la collega Anna Scarafoni non era presente al voto) e Forza Italia.
Considerata l’importanza fondamentale di questo tema, ho richiesto la votazione per appello nominale.
Qui i cittadini altoatesini possono vedere come i Consiglieri hanno votato su questa mozione (verde significa voto favorevole alla mozione, rosso voto contrario, giallo astensione):
Particolarmente incomprensibile è stata la dichiarazione del dott.med. Franz Ploner (TEAM K), che ha deliberatamente evitato di affrontare l’argomento. Ha tenuto un discorso dogmatico sulle vaccinazioni pediatriche (che non erano oggetto della mozione) e non ha affatto affrontato l’importante tema dell’etica medica e dell’abuso dei bambini per proteggere gli altri dal Covid e dall’influenza, sollevato da me con questa mozione.
Sembra questa essere una strategia, che comprende la sua affermazione che la mia mozione fosse lunga 500 pagine e di difficile lettura.
Ebbene, ciò che il dott. Franz Ploner e Zeno Oberkofler dei Verdi (che ha utilizzato la stessa miserabile argomentazione per il rigetto della mia mozione, incomprensibile rigetto soprattutto se viene da un Verde, visto che i Verdi in tempi ormai lontani lottavano proprio anche per tutelare i bambini contro l’abuso farmacologico) nascondono agli ascoltatori, è che la mia mozione è composta da 16 (sedici) pagine, mentre il resto è costituito da documenti a dimostrare la fondatezza della mia mozione, offerti in due lingue (tedesco e italiano), spesso anche in tre lingue (in lingua originale inglese per dare la possibilità di verificare la correttezza della traduzione in lingua tedesca e italiana da me fornita del documento originale).
Ritengo, infatti, importante che ogni membro del Consiglio possa leggere nella propria madre lingua i documenti, spesso istituzionali, che allego alle mie mozioni a titolo di prova della loro fondatezza.
Mozioni così importanti devono essere motivate e documentate.
Questo sembra non essere una consuetudine nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano.
E quindi sia i membri appartenenti ai partiti di governo, sia la maggior parte dei membri della cosiddetta opposizione ricorrono a questa “strategia” per denigrare mozioni a loro evidentemente scomode (definendoli “difficilmente leggibili”) perché toccano anche le loro proprie responsabilità o quelle dei loro colleghi di partito. Va ricordato che l’Assessore alla Salute Hubert Messner, SVP, alla fine era favorevole alla “vaccinazione” Covid-19 dei bambini durante la cosiddetta pandemia e la stragrande maggioranza dei membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, che ancora oggi siedono in Consiglio, non si è espressa contro l’abuso dei bambini nel – comunque vano -tentativo di proteggere gruppi di popolazione cosiddetti vulnerabili.
Certo, è difficile accettare il fatto di dover portare un pesante fardello per le misure sostenute in passato.
Ma è ancora più riprovevole continuare a mettere in pericolo i bambini, proseguendo – nel proprio interesse o quello dei colleghi di partito – su una rotta politica palesemente fatale!
Coloro che dimostrano un comportamento incompetente e irresponsabile sono i membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano che evidentemente non hanno a cuore la protezione dei bambini e esprimono il loro voto principalmente per nascondere le proprie responsabilità (o quelle dei colleghi di partito) e per anteporre le proprie sensibilità o quelle dei colleghi di partito al benessere dei bambini.
Continuerò a presentare mozioni di questo tipo, che evidentemente risultano estremamente sgradevoli alla maggioranza dei membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, perchè almeno portano alla luce le attuali responsabilità: chi, nonostante le prove anche di natura istituzionale, si oppone alla protezione dei bambini, non può aspettarsi che in futuro le vittime non glielo rinfacciano.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Ieri è stata pubblicata negli Stati Uniti una meta-analisi completa di tutti gli studi finora pubblicati e noti sulle cause dei disturbi dello spettro autistico.
Questo importante meta-studio, senza precedenti per le sue dimensioni, che esamina in modo approfondito gli studi epidemiologici, clinici e meccanicistici che valutano i potenziali fattori di rischio dei disturbi dello spettro autistico, giunge letteralmente alla seguente conclusione dettagliata e documentata:
“L’insieme delle prove sostiene un modello multifattoriale dei disturbi dello spettro autistico, in cui interagiscono predisposizione genetica, neuroimmunobiologia, tossine ambientali, fattori di stress perinatali ed esposizioni iatrogene.
Le vaccinazioni combinate e precoci di routine durante l’infanzia rappresentano il fattore di rischio modificabile più significativo per i disturbi dello spettro autistico, come confermato da risultati meccanicistici, clinici ed epidemiologici concordanti e caratterizzati da un uso intensificato, dall’accumulo di più dosi durante le fasi critiche dello sviluppo neurologico e dalla mancanza di ricerche sulla sicurezza cumulativa del programma vaccinale pediatrico completo.
Poiché la prevalenza dei disturbi dello spettro autistico continua ad aumentare a un ritmo senza precedenti, chiarire i rischi associati al dosaggio cumulativo dei vaccini e al momento della vaccinazione rimane una priorità urgente per la salute pubblica.
Negli Stati Uniti, 1 bambino su 36 ha una diagnosi di autismo, mentre in Italia/Alto Adige-Sudtirolo lo scorso anno la percentuale era di 1 bambino su 76! E la tendenza è in aumento!
In un’audizione tenutasi nell’autunno 2024 nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (da parte della Prima Commissione Legislativa, di cui faccio parte) con i rappresentanti delle scuole dell’infanzia e delle scuole di ogni livello di lingua tedesca, italiana e ladina, alla mia domanda concreta se i casi di disturbo dello spettro autistico siano effettivamente aumentati o siano invece spiegabili con una diagnostica più raffinata, tutti i rappresentanti presenti hanno dichiarato all’unisono che l’aumento esplosivo rispetto al passato è effettivo e non può essere attribuito a criteri diagnostici modificati.
L’andamento della prevalenza dell’autismo in relazione alle dosi di vaccino somministrate fino al secondo compleanno, illustrato sulla base dei dati CDC nell’ampio studio META, parla chiaro!
L’Italia ha un programma di vaccinazione pediatrica sostanzialmente simile a quello degli Stati Uniti.
Quello statunitense è leggermente più ampio, da qui il tasso di autismo ancora più elevato negli Stati Uniti.
Va ricordato che nessuno dei vaccini pediatrici attualmente in uso (in Alto Adige-Sudtirolo, ai fini dell’adempimento dell’obbligo vaccinale” vengono utilizzati il vaccino esavalente HEXYON e il vaccino quadrivalente PROQUAD, oltre a una serie di vaccinazioni raccomandate) è stato testato in punto di efficacia e sicurezza nell’ambito di studi clinici con veri gruppi di controllo. L’assessore alla salute Hubert Messner lo ha confermato in risposta a una mia domanda specifica nell’aula del Consiglio provinciale e ai giornalisti.
Inoltre, tutti i vaccini pediatrici autorizzati a livello centrale dalla Commissione europea nell’Unione europea possono essere somministrati solo su prescrizione medica. Tuttavia, anche l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige viola sistematicamente questo obbligo!
La presenza nel centro di vaccinazione di un medico, che nella maggior parte dei casi non vede nemmeno il bambino vaccinando, non corrisponde alla prescrizione medica dei vaccini, obbligatoriamente prevista dagli articoli 70 e seguenti della direttiva 2001/83/CE (recepito negli articoli 88 e seguenti del D.Lgs. 219/2006). In caso di prescrizione medica, se i genitori non sono stati informati (ad esempio sul fatto che non sono stati effettuati studi clinici con veri gruppi di controllo, che il vaccino esavalente HEXYON viene applicato illegalmente off label a bambini di età superiore ai 24 mesi), il medico si assume la responsabilità per eventuali danni conseguenti all’uso del prodotto vaccinale, come previsto dalla Legge sul farmaco.
I responsabili della sanità pubblica, in primis il governo Meloni, ma anche i responsabili locali in Alto Adige-Sudtirolo, sono chiamati, alla luce dei risultati di questo meta-studio, a sospendere immediatamente l’obbligo di vaccinazione pediatrica e a garantire un’informazione completa ai genitori ai fini di un vero consenso informato!
Il governo provinciale dell’Alto Adige-Sudtirolo deve chiedere alla Presidente del Governo Meloni, tramite il governatore, di convocare immediatamente la Conferenza permanente degli Stati, delle regioni e delle province autonome per discutere e decidere in merito alla urgente sospensione cautelativa dell’obbligo di vaccinazione dei bambini.
In caso contrario, i responsabili in politica e nella Sanità Pubblica saranno ritenuti personalmente responsabili di tutti gli ulteriori danni che ne deriveranno, poiché da questa meta-analisi risulta chiaro che è assolutamente necessario intervenire subito!
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Il presidente e l’assessore alla salute della Provincia Autonoma di Bolzano in canottiera in tour promozionale per il vaccino antinfluenzale geneticamente modificato e trasmettibile nell’ambiente dalle persone vaccinate
La Commissione Europea/EMA conferma: i bambini trattati con il vaccino antinfluenzale FLUENZ di ASTRAZENECA trasmettono il virus influenzale vaccinale all’ambiente
Lo slogan pubblicitario del vaccino “proteggi te stesso e gli altri” è ridotto all’assurdo
Necessarie misure immediate di protezione civile
Il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher e l’assessore provinciale alla salute Hubert Messner posano in un servizio fotografico in canottiera e con la siringa posizionata, per dare il “buon esempio” alla popolazione altoatesina/sudtirolese – che per buone ragioni è molto critica nei confronti della mania dei vaccini – con l’affermazione infondata: “Il vaccino antinfluenzale è un modo semplice ed efficace per proteggere se stessi e gli altri” (così l’Assessore alla Salute Hubert Messner sul sito web dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige: https://www.asdaa.it/it/news/influenza-per-noi-no-proteggiti-avvio-della-campagna-vaccinale-2025), e “Vaccinarsi significa assumersi la responsabilità, sia per la propria salute che per quella della società” (così il governatore dell’Alto Adige/Sudtirolo Arno Kompatscher: https://www.asdaa.it/it/news/avanti-con-il-buon-esempio-kompatscher-e-messner-si-vaccinano).
In realtà, però, è stato dimostrato da tempo che un vaccino iniettato nella parte superiore del braccio non ha alcun effetto immunizzante sulle mucose dell’apparato respiratorio, e cioè nella portata d’ingresso del virus influenzale.
Ora l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige/Sudtirolo, come altre ASL sul territorio nazionale, somministra ai bambini e ai giovani di età compresa tra i 24 mesi e i 18 anni il vaccino antinfluenzale nasale FLUENZ del produttore AstraZeneca, approvato per la prima volta dalla Commissione Europea nel giugno 2024:
Questo vaccino pediatrico è prodotto mediante tecnologia genetica inversa in cellule VERO (linea cellulare ottenuta da cellule renali di cercopitechi verdi) e moltiplicato in uova di gallina fecondate. Contiene organismi geneticamente modificati (OGM). Vedi pagina 2 degli allegati alla decisione di autorizzazione del prodotto vaccinale da parte della Commissione Europea:
Al punto 4.4 (Avvertenze speciali e precauzioni d’impiegao) della versione attualmente in vigore dell’allegato I della decisione di autorizzazione della Commissione Europea, sotto il titolo “Soggetti immunocompromessi” si legge letteralmente che“Chi riceve il vaccino deve essere informato che Fluenz è un vaccino a base di virus vivi attenuati e ci può essere la possibilità di trasmissione del virus a soggetti immunocompromessi. Chi riceve il vaccino deve tentare di evitare, ogniqualvolta è possibile, il contatto ravvicinato con soggetti immunocompromessi (ad es. persone che abbiano ricevuto un trapianto di midollo osseo che devono stare in isolamento) per 1 – 2 settimane dopo la vaccinazione. Negli studi clinici la massima incidenza di recupero del virus contenuto nel vaccino si è verificata 2 – 3 giorni dopo la vaccinazione. Nei casi in cui sia inevitabile il contatto con soggetti severamente immunocompromessi, si deve valutare il possibile rischio di trasmissione del virus contenuto nel vaccino antinfluenzale rispetto al rischio di acquisire e trasmettere il virus dell’influenza da ceppi wild-type.”
Vedi pagina 4 degli allegati alla decisione di autorizzazione della Commissione Europea (link indicato sopra).
Questo è l’avvertimento ufficiale riportato direttamente nella documentazione di autorizzazione all’immissione sul mercato, che i bambini trattati con questo vaccino antinfluenzale, che contiene anche organismi geneticamente modificati, trasmettono il virus influenzale geneticamente modificato all’ambiente. e quindi infettano altre persone, anche immunocompromesse!
Lo slogan “proteggi te stesso e gli altri”, promosso dai nostri “modelli di biancheria intima” e responsabili governativi, che, invece, si comportano come “responsabili marketing dell’OMS e quindi delle grandi aziende farmaceutiche”, è così definitivamente ridotto all’assurdo!
Va ricordato che l’obbligo di vaccinazione pediatrico vigente in Italia (oggetto di procedimenti giudiziari pendenti), e che viola il Diritto del Farmaco eurounionale, viene “giustificato” con l’asserita necessità di vaccinare i bambini sani per non mettere a rischio di contagio i bambini che non possono essere vaccinati per motivi di salute.
A parte il fatto che si tratta di un’argomentazione del tutto infondata, poiché i bambini non vaccinati e immunocompromessi possono essere protetti in altri modi e in modo più efficace (come dimostrano la Svizzera e l’Austria, dove non esiste l’obbligo di vaccinazione pediatrico), l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sta ora coscientemente diffondendo nell’ambiente, attraverso la vaccinazione dei bambini, una carica virale pericolosa per le persone immunodepresse, come confermato dalla stessa Commissione europea/EMA, e dunque dall’Autorità Europea del Farmaco!
L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, insieme ai responsabili della politica sanitaria e della protezione civile della Provincia Autonoma di Bolzano (l’assessore Hubert Messner e il governatore Arno Kompatscher), sta quindi deliberatamente diffondendo un virus patogeno, disinformando gravemente la popolazione!
Si tratta di una questione grave che richiede l’immediata sospensione dell’uso di questo vaccino antinfluenzale!
Infine, va sottolineato che anche questo vaccino antinfluenzale, secondo la documentazione ufficiale di autorizzazione(vedi pagina 14 degli allegati alla decisione di autorizzazione – vedi link sopra), richiede una prescrizione medica per un uso conforme alla legge, presupposto inderogabile che l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige ignora costantemente e sistematicamente, violando gravemente la Legge sul Farmaco che ha efficacia di supremazia.
Tra gli effetti collaterali già riscontrati dall’autorizzazione nel giugno 2024 di questo prodotto vaccinale e menzionati nella documentazione ufficiale di autorizzazione figurano anche la sindrome di Guillain-Barré e l’encefalomiopatia mitocondriale.
È quindi ulteriormente grave che l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige violi sistematicamente il requisito obbligatorio della prescrizione medica prevista dal Legislatore Eurounionale quale condicio sine qua non per l’uso di questo e gli altri prodotti vaccinali.
Anche per questo prodotto vaccinale nè efficacia e tantomeno la sicurezza sono state testate e confermate nell’ambito di uno studio clinico con un vero gruppo di controllo.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
BAMBINI ABUSATI DALL’AZIENDA SANITARIA CON “VACCINAZIONE COVID E ANTIINFLUENZALE” COME PRESUNTI SCUDI PROTETTIVI DELLA SOCIETÁ
I bambini dovrebbero essere vaccinati perché sono moltiplicatori del virus e hanno un ruolo rilevante nella diffusione dell’infezione ?!
Servizio sulla conferenza stampa dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige in merito all’avvio della campagna di vaccinazione contro il coronavirus e l’influenza nel telegiornale RAI Südtirol del 14.10.2025 e l’articolo del 15 ottobre 2025 sul quotidiano Dolomiten
Richiesta di urgenti chiarimenti con riserva di azioni legali a tutela dei diritti dei bambini
I bambini dovrebbero essere vaccinati perché sono moltiplicatori del virus e hanno un ruolo rilevante nella diffusione dell’infezione ?!
Servizio sulla conferenza stampa dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige in merito all’avvio della campagna di vaccinazione contro il coronavirus e l’influenza nel telegiornale RAI Südtirol del 14.10.2025 e l’articolo del 15 ottobre 2025 sul quotidiano Dolomiten
Richiesta di urgenti chiarimenti con riserva di azioni legali a tutela dei diritti dei bambini
Con assoluta incomprensione, come molti altoatesini, ho appreso che, secondo
1.) il telegiornale della RAI Südtirol trasmesso ieri (14 ottobre 2025), la direttrice responsabile dell’Ufficio igiene e sanità pubblica dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, dott.ssa Silvia Spertini, sostiene che la vaccinazione sia importante per i bambini piccoli (nel servizio si parla in generale di vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid) “perché contribuiscono alla diffusione dell’infezione”.
Cito testualmente dal servizio: “La direttrice del Servizio di Igiene e Salute Pubblica Silvia Spertini consiglia la vaccinazione alle personedi età superiore ai sessant’anni e a quelle con un sistema immunitario indebolito.La vaccinazione è importante anche per i bambini piccoli, perché contribuiscono alla diffusione dell’infezione.”
2.) Secondo l’articolo apparso oggi a pagina 15 del quotidiano Dolomiten “Con un appuntamento per una doppia protezione”, i responsabili dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e l’assessore alla salute Hubert Messner hanno dichiarato ieri in conferenza stampa, in riferimento al vaccino antinfluenzale e al cosiddetto vaccino Covid, che “anche i bambini dovrebbero essere vaccinati, poiché sono considerati dei moltiplicatori del virus e svolgono un ruolo rilevante nella diffusione delle infezioni”.
Se la notizia riportata dal telegiornale della RAI Sudtirol e dal quotidiano Dolomiten fosse corretta, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e l’assessore provinciale alla Salute Hubert Messner considerano i bambini dei diffusori di virus che devono essere vaccinati per proteggere gli altri!
Questo è contrario a qualsiasi etica medica! La vaccinazione è raccomandabile per i bambini, semmai, solo se essi stessi ne avessero bisogno, ma non perché sono coinvolti nella diffusione dei virus!
Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Rai Südtirol e dal più grande quotidiano altoatesino, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige invita i genitori a vaccinare i bambini, interferendo così con il loro sistema immunitario naturale, al fine di proteggere gli altri.
In altre parole, si abusano dei bambini (inclusi i più piccoli) come (per di più solo presunto) baluardo fisico di protezione per la società.
Si tratta di una chiara violazione dei diritti dei bambini, sanciti anche a livello internazionale!
Nella mia funzione di membro del Consiglio provinciale dell’Alto Adige/Sudtirolo – che a seguito delle incredibili dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa dai responsabili dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige/Sudtirolo e dall’Assessore provinciale alla Salute sono stata contattata da molti genitori, nonni e personale sanitario – chiedo un urgente chiarimento se il servizio mostrato ieri al telegiornale e l’articolo pubblicato oggi sul quotidiano Dolomiten siano corretti nella loro affermazione sulla vaccinazione dei bambini o se si tratti di un’errata interpretazione giornalistica.
Qualora fosse vera la seconda ipotesi (errata interpretazione da parte dei media), nella mia funzione istituzionale di rappresentante della Provincia Autonoma di Bolzano (art. 48/bis del Decreto del Presidente della Repubblica Italiana n. 670 del 31.08.1972 – Statuto dell’Autonomia)chiedouna rettifica immediata nello stesso formato e con la stessa portata, poiché si tratta di una notizia diffusa dall’emittente pubblica e dal più grande quotidiano altoatesino, finanziato con il denaro dei contribuenti, che riguarda la salute dei bambini e i loro diritti fondamentali.
Se invece le dichiarazioni riportate dalla RAI Südtirol e dal quotidiano Dolomiten sulla necessità di vaccinare i bambini fossero state effettivamente espresse ieri in conferenza stampa dai responsabili della politica sanitaria altoatesina e dell’Azienda sanitaria altoatesina, pretendo, ai fini di un’informazione equilibrata e in linea con l’obbligo di informazione incombente in modo particolare ai media finanziati con il denaro dei contribuenti, la pubblicazione di una notizia riguardante questa mia protesta contro l’incredibile modo di procedere della politica sanitaria altoatesina/sudtirolese, considerato che riguarda la grave violazione dei diritti dei bambini e dei principi fondamentali dell’etica medica.
A questo proposito, faccio inoltre notare che è noto a livello internazionale che
1) il vaccino antinfluenzale non è efficace perché una sostanza iniettata nel braccio non provoca una risposta immunitaria nelle mucose del tratto respiratorio, come conferma lo stesso Anthony Fauci in un articolo scientifico pubblicato nel 2022 sul cosiddetto vaccino contro il coronavirus e sul vaccino antinfluenzale:
2) il rischio di ammalarsi è notevolmente più elevato per chi è vaccinato contro l’influenza rispetto a chi non lo è, come dimostra chiaramente un recente studio condotto su oltre n. 53.000 operatori sanitari della Cleveland Clinic (Ohio, USA) relativo alla stagione vaccinale 2024-25:
3) i cosiddetti “vaccini” contro il Covid-19 non sono mai stati approvati per prevenire la trasmissione del virus, ma solo per proteggere (eventualmente) le persone trattate con queste sostanze sperimentali dalla malattia Covid-19. Quindi non si può parlare di protezione degli altri! Al contrario, questi cosiddetti vaccini comportano enormi rischi per la vita e la salute, come dovrebbe essere ormai ben noto. Con lettera del 18.10.2023, su esplicita richiesta dei parlamentari europei, la direttrice dell’EMA, Emer Cooke, lo ha espressamente confermato come segue:
Traduzione in lingua italiana:
Le indicazioni approvate
Voi affermate che, secondo le indicazioni approvate, i vaccini dovrebbero essere somministrati solo a persone che desiderano proteggersi personalmente e che non sono approvati allo scopo di ridurre i tassi di trasmissione o di infezione (controllo della trasmissione). Affermate inoltre che l’indicazione approvata non corrisponde agli usi promossi dalle aziende farmaceutiche, dai politici e dagli esperti sanitari.
Sottolineate giustamente che i vaccini contro il COVID-19 non sono approvati per prevenire la trasmissione da una persona all’altra. Le indicazioni servono esclusivamente a proteggere le persone vaccinate.
Le informazioni sul prodotto relative ai VACCINI CONTRO IL COVID-19 indicano chiaramente che i vaccini sono destinati all’immunizzazione attiva per la prevenzione del COVID-19. Inoltre, le relazioni di valutazione dell’EMA relative all’autorizzazione dei vaccini sottolineano la mancanza di dati sulla trasmissibilità.
L’EMA continuerà a garantire la trasparenza in merito agli usi autorizzati dei vaccini contro il COVID-19 e identificherà le aree in cui è necessario chiarire eventuali malintesi.”
L’assessore alla salute dell’Alto Adige/Sudtirolo e i responsabili dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige invitano quindi a un trattamento illegale off-label dei bambini (piccoli) con una sostanza sperimentale basata sull’ingegneria genetica e altamente pericolosa (Cormirnaty di Pfizer/BioNTech).
Con sentenza del 26 settembre 2025, il Tribunale di Asti ha attribuito un risarcimento mensile di Euro 3.000 a una donna che, dopo essere stata trattata con il cosiddetto “vaccino” Covid-19 Comirnaty di BioNTech/Pfizer, ha contratto una mielite trasversa (non può più camminare). Per il risarcimento dei danni, la donna deve rivolgersi al produttore, che ha ottenuto l’esonero totale dalla responsabilità da parte della Repubblica Italiana e dell’UE!
I responsabili della sanità dell’Alto Adige espongono, dunque, in modo del tutto irresponsabile i bambini a un rischio, per niente! Non essendoci nemmeno un’efficacia di proteggere gli altri, come confermato dalla stessa EMA!
4) Studi pubblicati ormai quotidianamente dimostrano che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 su base RNA modificata (Comirnaty di Pfizer/BioNTech, Spikevax di Moderna) contengono enormi residui di plasmidi di DNA e che Comirnaty di Pfizer/BioNTech supera di gran lunga il limite fissato dalla FDA e dall’OMS per il promotore-potenziatore SV40.
Da un articolo scientifico pubblicato il 6 settembre 2025su PubMed (la banca dati online del National Institute of Health del governo degli Stati Uniti) e accolto con grande preoccupazione in tutto il mondo, scritto da tre eminenti scienziati statunitensi, emerge che i due cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di mRNA – Comirnaty di Pfizer/BioNTech (attualmente in uso in Alto Adige/Sudtirolo) e Spikevax di Moderna – contengono da miliardi a centinaia di miliardi di molecole di DNA per dose.
Entrambe le sostanze superano da 36 a 627 volte il limite fissato nelle linee guida stabilite dalla FDA e dall’OMS per il DNA residuo in 10 ng/dose.
Inoltre, la sostanza Corminaty di Pfizer/BioNTech, attualmente utilizzata anche sui bambini in Alto Adige/Sudtirolo, supera di molto il limite legale per il promotore-potenziatore SV40, noto per essere altamente cancerogeno.
Il promotore-potenziatore SV40 viene iniettato negli animali da laboratorio per produrre cellule tumorali al fine di testare farmaci antitumorali, poiché è associato a una serie di tumori maligni nell’uomo.
Vedi lo studio nella versione originale in inglese qui:
I cosiddetti “vaccini” Covid-19 a RNA modificata sono quindi dimostrabilmente altamente genotossici, cancerogeni e mutageni (alterano il genoma umano), poiché l’enorme quantità di residui di DNA e il superamento del limite consentito del promotore-potenziatore SV40, notoriamente altamente cancerogeno, non significano altro.
Comirnaty di Pfizer/BioNTech, così come gli altri cosiddetti “vaccini” Covid-19, per quanto risulta direttamente dalla documentazione di autorizzazione, non sono mai stati testati, tra l’altro, in punto genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità, perché si presumeva che queste sostanze sperimentali non comportassero rischi in tal senso!
Ai bambini sono state e continuano ad essere somministrate sostanze sperimentali altamente genotossiche, cancerogene e purtroppo anche mutagene, basandosi sulla semplicissima presunzione della loro innocuità!
Vedi la pagina 30 delle attuali informazioni tecniche nell’allegato I della decisione di autorizzazione della Commissione Europea su Comirnaty di Pfizer/BioNTech:
Con unostudio retrospettivo su larga scala basato sulla popolazione del Corea del Sud pubblicato poche settimane fa a Seul, sono state presentate le incidenze cumulative e i rischi conseguenti per i tumori in generale un anno dopo la “vaccinazione” contro il COVID-19.
I dati relativi al periodo tra il 2021 e il 2023 riferiti a n. 8.407.849 persone, sono stati ricavati dal database dell’assicurazione sanitaria coreana. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi in base al loro stato di vaccinazione contro il COVID-19.
I rischi di cancro alla tiroide, allo stomaco, all’intestino, ai polmoni, al seno e alla prostata sono aumentati in modo significativo un anno dopo la vaccinazione.
Ecco lo studio nella versione originale in inglese:
Ora, per la prima volta, in uno studio pubblicato di recente è stata fornita la prova della sequenza RNA modificata “vaccinale” di Comirnaty di Pfizer/BioNTech nelle cellule tumorali di una donna di 31 anni, che dopo ripetute iniezioni di Comirnaty di Pfizer/BioNTech ha sviluppato un tumore alla vescica finora molto raro.
Ciò significa che l’RNA “vaccinale” che raggiunge le cellule di tutto il corpo umano nei nanolipidi si integra nel DNA umano.
La pubblicazione di ulteriori risultati dello studio sulla cancerogenicità e mutagenicità ormai dimostrate è stata annunciata dai ricercatori statunitensi per le prossime settimane.
Il direttore del Centro per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, il dott. Maurizio Federico, già dal 2024 mette in guardia, in articoli scientifici finanziati dal Ministero della Salute italiano, dagli effetti collaterali causati dagli attuali “vaccini” Covid-19 e dalla loro inefficacia.
e in un collegamento diretto dall’Istituto Superiore di Sanità a una conferenza stampa tenutasi il 4 dicembre 2024 nel Consiglio provinciale dell’Alto Adige, ha esposto, sulla base di studi scientifici internazionali, l’effettiva inefficacia e l’alto rischio dei “vaccini” Covid-19 a base di mRNA modificata iniettati nella parte superiore del braccio.
Ha inoltre sottolineato che è noto che anche il vaccino antinfluenzale non è efficace – come ha ammesso lo stesso Antony Fauci in uno studio pubblicato insieme ad altri nel 2022 – perché un virus assorbito attraverso le vie respiratorie non può essere bloccato da una sostanza iniettata nel muscolo del braccio!
Vedi a questo proposito la registrazione del suo interessantissimo intervento alla conferenza stampa nel Consiglio provinciale dell’Alto Adige:
Vedi qui le diapositive mostrate dal direttore dell’Istituto Nazionale di Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità durante la conferenza stampa al Consiglio provinciale dell’Alto Adige:
I timori del direttore dell’Istituto Nazionale di Sanità Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità sono condivisi anche dal governo federale degli Stati Uniti, che già a maggio ha revocato la raccomandazione delle cosiddette “vaccinazioni” Covid-19 per le donne in gravidanza e i bambini e successivamente in generale.
Anche dall’attuale piano di gestione dei rischi del produttore, depositato presso l’EMA, emerge chiaramente che mancano i dati sulla sicurezza relativi agli effetti a lungo termine, il che rende assolutamente inaccettabile l’uso di queste sostanze, in particolare sui bambini!
Vedi pagina 187 dell’attuale RMP per Comirnaty di Pfizer/BioNTech:
Dalle attuali informazioni dell’EMA/Commissione Europea (e riprese dall’AIFA) su Comirnaty di Pfizer/BioNTech emerge chiaramente che la sostanza a base di mRNA modificato può causare un’infiammazione del muscolo cardiaco anche con esito fatale.
L’Assessore provinciale Messner e i responsabili dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige dovrebbero sapere che le cicatrici del muscolo cardiaco causate dall’infiammazione non guariscono mai completamente e che molti cardiologi sottolineano la conseguente riduzione dell’aspettativa di vita.
Vedi pagina 5 dell’attuale versione dell’allegato I alla decisione di esecuzione della Commissione europea relativa all’autorizzazione all’immissione in commercio di Comirnaty di Pfizer/BioNTech:
– che hanno dimostrato di non proteggere dall’infezione virale,
– che non generano una risposta immunitaria efficace nei polmoni,
– che contengono enormi residui di plasmidi di DNA e un contenuto di promotore SV-40 che supera di gran lunga il limite consentito,
– che comportano gravissimi effetti collaterali già ufficialmente accertati (infiammazione del muscolo cardiaco, anche con esito fatale, mielite trasversa ecc.) e molti effetti collaterali ancora poco studiati, e di cui in generale non si conoscono gli effetti a lungo termine (come dichiarato anche dai produttori nel loro RMP)
significa esporre in modo irresponsabile giovanissime vite, in cui avviene un processo di divisione cellulare particolarmente rapido e delicato, a un enorme rischio genotossico, cancerogeno e mutageno.
Questo è semplicemente criminale!
Infine, va ricordato che
tutti i vaccini richiedono una prescrizione medica per essere utilizzati in modo conforme alla legge e alle autorizzazioni!
Si veda ad esempio l’allegato II, punto B) della decisione di autorizzazione della Commissione europea per il cosiddetto “vaccino” Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech
L’obbligo di prescrizione medica per una sostanza iniettabile è previsto dall’art. 71 della direttiva UE 2001/83/CE e dall’art. 88 del D.Lgs. 219/2006.
In Italia solo il medico è autorizzato a prescrivere un farmaco.
Le vaccinazioni nelle farmacie senza prescrizione medica sono illegali a priori!
Il piano vaccinale nazionale e le raccomandazioni delle autorità sanitarie nazionali e locali in materia di vaccinazioni non sostituiscono la prescrizione medica (che deve essere effettuata ai sensi degli articoli 4 e 13 del codice deontologico medico), poiché non si riferiscono né ai prodotti vaccinali specifici da somministrare, né al bambino specifico da vaccinare o al soggetto da vaccinare in generale, ma a una popolazioneanonima.
Il medico non deve essere soggetto ad alcun interesse, imposizione o condizionamento nell’esercizio della sua attività.
Per prescrivere un medicinale (nel caso specifico un cosiddetto vaccino), il medico deve conoscere il profilo di efficacia e di sicurezza/rischio del medicinale e informare il paziente, senza agire come agente di marketing per l’industria farmaceutica.
Anche attualmente si vaccina sistematicamente in grave violazione della necessità di una prescrizione medica, prevista invece dal legislatore farmaceutico per buoni motivi!
Questa grave violazione della legislazione farmaceutica, in combinazione con la sistematica disinformazione e l’inganno della popolazione, ossia l’incredibile e sfacciata minimizzazione di rischi evidentemente enormi (fino alla morte), costituisce un’enormità di responsabilità di natura civile e penale che diventerà effettiva quando la giustizia, a causa della mole e della gravità delle prove che si accumulano costantemente, non potrà più sottrarsi alla sua funzione e responsabilità.
Se quindi la raccomandazione di “vaccinare” i bambini (secondo quanto riportato dai media, la raccomandazione si riferisce sia al cosiddetto vaccino contro il coronavirus che al vaccino antinfluenzale) perché contribuirebbero alla diffusione dell’infezione, ovvero perché sarebbero dei cosiddetti moltiplicatori di virus, dovesse provenire effettivamente dall’Azienda Sanitaria e dall’Assessore alla salute dell’Alto Adige/Sudtirolo (espressa nella conferenza stampa del 14.10.2025), questa richiesta/raccomandazione costituirebbe una chiara violazione dei Diritti Fondamentali dei bambini, del Diritto Farmaceutico e dell’Etica Medica, che deve sempre essere alla base di una decisione medica, a maggior ragione quando riguarda bambini.
Già durante la cosiddetta pandemia, i bambini sono stati mandati in lockdown, li è stato impedito di respirare liberamente e di percepire l’empatia visiva a causa di mascherine inutili e dannose, e successivamente sono stati “vaccinati” con sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica altamente pericolose per “proteggere” i cosiddetti gruppi di persone vulnerabili.
È semplicemente inconcepibile che l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e la “politica sanitaria” altoatesina/sudtirolese continuino a violare gravemente i principi fondamentali dell’etica medica e i diritti dei bambini con questo modo di agire, peraltro privo di qualsiasi fondamento scientifico.
In attesa di un urgente chiarimento e con riserva di azioni legali
Con grande incomprensione, io, come molti operatori sanitari (medici, ostetriche, farmacisti ecc.) ed esperti del mondo scientifico, nonché cittadini da anni molto attenti a questo tema, ho preso atto della sua affermazione secondo cui il cosiddetto “vaccino” contro il COVID-19 sarebbe sicuro soprattutto in gravidanza e durante l’allattamento e che i rischi di una “infezione da SARS-CoV-2 non vaccinata” per le donne incinte e i nascituri sarebbero di gran lunga superiori ai potenziali effetti collaterali del cosiddetto vaccino.
Per questo motivo ho inviato oggi la lettera qui allegata (tradotta dal tedesco in lingua italiana) al Prof.Dr. Christian Wiedermann, e con la quale confuto le sue affermazioni anche sulla base di nuovissime evidenze scientifiche pubblicate anche su PubMed in punto dell’evidente enorme genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mod.RNA, come la sostanza sperimentale Comirnaty di Pfizer/BioNTech, applicata attualmente in Alto Adige/Sudtirolo anche su donne incinte e allattanti.
Studi pubblicati ormai a ritmo giornaliero dimostrano che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di mod.RNA (Comirnaty di Pfizer/BioNTech, Spikevax di Moderna) contengono enormi quantità di residui di molecole di DNA e Comirnaty di Pfizer/BioNTech, inoltre, una quantità del notoriamente cancerogeno promotore-enhancer SV-40 molto superiore al limite massimo indicato da FDA e OMS.
Dallo studio pubblicato il 6 settembre 2025 su PubMed (la banca dati online del National Institute of Health del governo degli Stati Uniti) da tre eminenti scienziati statunitensi e che ha destato grande preoccupazione in tutto il mondo, perché lo studio dimostra che
i due cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA – Comirnaty di Pfizer/BioNTech (attualmente somministrato anche alle donne incinte e che allattano in Alto Adige/Sudtirolo) e Spikevax di Moderna – contengono da miliardi a centinaia di miliardi di molecole di DNA per dose.
Entrambe le sostanze superano di 36-627 volte le linee guida stabilite dalla FDA e dall’OMS per il DNA residuo di 10 ng/dose.
Inoltre, la sostanza Corminaty di Pfizer/BioNTech, attualmente utilizzata in Alto Adige anche su donne in gravidanza e in allattamento, supera il limite legale per il promotore-potenziatore SV40, noto per la sua elevata cancerogenicità.
Il promotore-potenziatore SV40 viene iniettato negli animali da laboratorio per produrre cellule tumorali al fine di testare farmaci antitumorali, poiché è associato a una serie di tumori maligni nell’uomo.
I cosiddetti “vaccini” a modRNA contro il Covid-19 sono quindi dimostrabilmente altamente genotossici, cancerogeni e mutageni, ovvero alterano il genoma umano, poiché l’enorme quantità di residui di DNA e il superamento del limite consentito del promotore-potenziatore SV40, notoriamente altamente cancerogeno, non significano altro.
Ed è sconcertante che il Prof. Wiedermann, in qualità di direttore dell’Istituto di medicina generale e public health della Claudiana, un centro di formazione per il personale sanitario, presenti come sicura e raccomandabile l’applicazione su donne in gravidanza e in allattamento di sostanze con un enorme potenziale di genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità (alterazione del genoma umano).
Comirnaty di Pfizer/BioNTech, così come gli altri cosiddetti “vaccini” contro il Covid-19, non sono mai stati testati in punto genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità, come risulta direttamente dalla documentazione di autorizzazione per l’immissione sul mercato, perché si presumeva che queste sostanze sperimentali non comportassero rischi in tal senso!
Alla popolazione sono state e continuano ad essere somministrate sostanze sperimentali altamente genotossiche, cancerogene e purtroppo anche mutagene, sulla base di una pura ipotesi di innocuità.
Vedi la pagina 30 delle attuali informazioni tecniche nell’allegato I della decisione di autorizzazione della Commissione Europea su Comirnaty di Pfizer/BioNTech:
Le donne in gravidanza erano escluse dagli estremamente scarsi ed infine anticipatamente interrotti studi clinici.
Con unostudio retrospettivo su larga scala basato sulla popolazione a Seoul, Corea del Sud, pubblicato pochi giorni fa, sono state presentate le incidenze cumulative e i rischi conseguenti di tumori in generale un anno dopo la “vaccinazione” contro il COVID-19.
I dati relativi a n. 8.407.849 persone tra il 2021 e il 2023 sono stati ricavati dalla banca dati dell’assicurazione sanitaria coreana. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi in base al loro stato di “vaccinazione” contro il COVID-19.
I rischi di cancro alla tiroide, allo stomaco, all’intestino, ai polmoni, al seno e alla prostata sono aumentati in modo significativo un anno dopo la vaccinazione.
Ora, per la prima volta, uno studio pubblicato di recente ha dimostrato la presenza della sequenza dell’RNA “vaccinale” di Comirnaty di Pfizer/BioNTech nelle cellule tumorali di una donna di 31 anni che, dopo ripetute iniezioni di Comirnaty di Pfizer/BioNTech, ha sviluppato un tumore alla vescica ad alta malignità, cancro nel passato molto raro.
Ciò significa che l’RNA “vaccinale”, che raggiunge, impacchettato nei nanolipidi, le cellule di tutto il corpo umano, si integra nel DNA umano.
La pubblicazione di ulteriori risultati di studi sulla cancerogenicità e mutagenicità, ormai dimostrate, è stata annunciata dai ricercatori statunitensi per le prossime settimane.
Il direttore del Centro per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità (la massima autorità scientifica sanitaria italiana), il dott. Maurizio Federico, dal 2024 mette in guardia, in articoli scientifici finanziati dal Ministero della Salute, dagli effetti collaterali causati dagli attuali “vaccini” Covid-19 e dalla loro effettiva inefficacia.
e in un collegamento diretto dall’Istituto Superiore di Sanità in una conferenza stampa tenutasi il 4 dicembre 2024 nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, sulla base di evidenze scientifiche il Direttore del Centro Nazionale di Salute Globale presso l’ISS ha sottolineato l’inefficacia e l’alto rischio dei “vaccini” Covid-19 a base di modRNA iniettati nella parte superiore del braccio.
Il Direttore del Centro Nazionale di Salute Globale presso l’ISS ha inoltre sottolineato che è risaputo che anche il vaccino antinfluenzale non è efficace, come ha ammesso lo stesso Antony Fauci in uno studio pubblicato insieme ad altri nel 2022, perché un virus che entra attraverso le vie respiratorie non può essere bloccato da una sostanza iniettata nel muscolo del braccio!
Vedi a questo proposito la registrazione dell’interessantissimo intervento alla conferenza stampa presso il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano:
Vedi qui le slide mostrate dal direttore dell’Istituto Nazionale di Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità durante la conferenza stampa al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano:
I timori del direttore dell’Istituto Nazionale di Sanità Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità sono condivisi anche dal governo federale degli Stati Uniti, che già a maggio ha revocato la raccomandazione delle cosiddette “vaccinazioni” Covid-19 per le donne in gravidanza e, più recentemente, in generale.
I risultati di un nuovo studio (ancora in fase di peer-review) pubblicato da eminenti scienziati israeliani e statunitensi dei centri di ricerca statunitensi BRI e MIT, delle università di Tel Aviv e Gerusalemme (tra cui Retsef Levi, membro del nuovo comitato consultivo della FDA – Food & Drug Administration – USA) forniscono indicazioni preoccupanti su un tasso più alto del previsto di aborti indesiderati in relazione alle “vaccinazioni” mRNA-COVID-19 somministrate durante la prima fase della gravidanza (settimane 8-13).
Lo studio si riferisce a n. 226.000 gravidanze nel periodo dal 2016 al 2022. Nel periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 28 febbraio 2022, n. 94.251 donne incinte hanno ricevuto una cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 a base di mod.RNA tra l’8ª e la 13ª settimana di gravidanza. Il numero di aborti osservati era superiore del 50% rispetto agli aborti previsti e ammontava a n. 13 aborti indesiderati ogni n. 100 gravidanze. Inoltre nel 90% dei casi, le donne hanno ricevuto il cosiddetto “vaccino” Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech (attualmente in uso anche in Alto Adige/Sudtirolo) e il resto Spikevax di Moderna.
Nello studio, gli scienziati sottolineano anche che le donne incinte erano state escluse dagli studi clinici, già di per sé scarsi e interrotti prematuramente, prima dell’approvazione dei cosiddetti studi Covid-19.
La proteina spike è stata trovata nel cordone ombelicale.
Vedi qui lo studio nella versione originale inglese:
I feti vengono quindi esposti, insieme alle donne incinte, alla tossina citotossica e cancerogena.
Anche dal piano di gestione dei rischi (RMP) del produttore, attualmente in vigore e depositato presso l’EMA, emerge chiaramente che mancano i dati di sicurezza relativi all’applicazione di Comirnaty di Pfizer/BioNTech sulle donne in gravidanza e in allattamento.
Vedi la pagina 187 dell’attuale RMP per Comirnaty di Pfizer/BioNTech:
Dalle attuali informazioni al personale sanitario fornite da parte dell’EMA/Commissione Europea (e riprese dall’AIFA) su Comirnaty di Pfizer/BioNTech emerge chiaramente che la sostanza a base di mRNA modificato può causare l’infiammazione del muscolo cardiaco anche con esito fatale.
In occasione della risposta data il 9 settembre 2025 nell’aula del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano alla mia domanda posta sulle donne incinte “vaccinate” contro il Covid-19, l’Assessore alla salute dell’Alto Adige/Sudtirolo (Hubert Messner) ha fatto riferimento al caso di una donna incinta che, dopo la “vaccinazione” contro il Covid-19 con una sostanza a base di RNA modificato, ha contratto la miocardite ed è stata ricoverata in ospedale.
Dato che il prof. Wiedermann è medico, dovrebbe sapere che le cicatrici del muscolo cardiaco causate dall’infiammazione non guariscono mai completamente e che molti cardiologi sottolineano la conseguente riduzione dell’aspettativa di vita.
Vedi pagina 5 dell’attuale versione dell’allegato I alla decisione di esecuzione della Commissione europea relativa all’autorizzazione all’immissione in commercio di Comirnaty di Pfizer/BioNTech:
Proprio come le donne incinte possono sviluppare la miocardite e altre malattie gravi (ad esempio il cancro – vedi sotto) a causa del “vaccino” Covid-19, il feto nel grembo materno è esposto direttamente alla proteina spike tossica, come conferma uno studio peer-reviewed: i nanolipidi iniettati con i cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA, in cui è racchiuso l’RNA modificato, superano facilmente la barriera placentare e, negli esperimenti sugli animali, raggiungono il feto entro un’ora, si accumulano nei suoi organi e sviluppano in modo incontrollato in tutte le cellule del feto la proteina spike tossica che porta alla morte cellulare. I timori peggiori sono stati quindi confermati da tempo.
Ecco la versione originale dello studio in lingua inglese:
Questo spiega il brusco calo delle nascite registrato dal 2021 nei paesi con un alto “tasso di copertura vaccinale” contro il Covid-19.
Anche in Alto Adige/Sudtirolo, come è noto, si registra un calo particolarmente forte delle nascite dal 2022. In Alto Adige/Sudtirolo, la vaccinazione di massa della generazione in età fertile è iniziata solo nell’estate del 2021.
Il brusco calo non può essere spiegato solo con problemi economici e sociologici (che esistevano già negli anni precedenti).
Purtroppo non sono disponibili analisi dettagliate sugli aborti spontanei in Alto Adige/Sudtirolo
che hanno dimostrato di non proteggere da un’infezione virale,
che non generano alcuna risposta immunitaria efficace nei polmoni,
che contengono enormi residui di plasmidi di DNA e un contenuto di SV-40-promotore-enhancer che supera di gran lunga il limite consentito,
che presentano effetti collaterali gravi già noti (infiammazione del muscolo cardiaco, anche con esito fatale) e molti effetti collaterali ancora poco studiati, e di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine (come dichiarato anche dai produttori nei loro RMP)
e che, superando la barriera placentare e attraverso il cordone ombelicale, vengono trasmesse al feto, come è stato dimostrato,
significa esporre in modo del tutto irresponsabile il feto, nel quale avviene un processo di divisione cellulare particolarmente rapido e delicato, a un enorme rischio genotossico, cancerogeno e mutageno.
A causa degli effetti evidentemente catastrofici di queste sostanze sperimentali sul nostro tasso di natalità, sullo sviluppo del cancro e quindi sullo sviluppo della popolazione e sulla sua salute, la dichiarazione ufficiale della presunta innocuità da parte del Prof.Dr. Christian Wiedermann è semplicemente inconcepibile e difficilmente superabile in termini di irresponsabilità!
Infine, va ricordato che
Ai fini della legittima applicazione di ogni vaccino è richiesta la prescrizione medica inderogabilmente imposta dal Legislatore del farmaco e nelle decisioni di autorizzazione del farmaco.
Vedi ad esempio l’allegato II, punto B), della decisione di autorizzazione della Commissione europea per il cosiddetto “vaccino” Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech
Lo stesso è riportato nella Determina dell’AIFA, con la quale viene recepita in Italia l’autorizzazione all’immissione in commercio concessa in via centralizzata dalla Commissione europea con effetto per l’intera UE.
L’obbligo di prescrizione medica per una sostanza da applicare in via parenterale è previsto dall’art. 71 della direttiva UE 2001/83/CE e dall’art. 88 del D.Lgs. 219/2006.
In Italia solo il medico è autorizzato a prescrivere un medicinale.
Il piano vaccinale nazionale e le raccomandazioni delle autorità sanitarie nazionali e locali in materia di vaccinazioni non sostituiscono la prescrizione medica (che deve essere effettuata ai sensi degli articoli 4 e 13 del codice di deontologia medica), poiché non si riferiscono né ai prodotti vaccinali specifici da utilizzare, né al soggetto specifico da vaccinare, ma a una popolazione anonima.
Il medico non deve essere soggetto ad alcun interesse, imposizione o condizionamento nell’esercizio della sua attività.
Per prescrivere un medicinale (nel caso specifico un cosiddetto vaccino), il medico deve conoscere il profilo di efficacia e di rischio del medicinale e informare il paziente, e non agire come un agente di marketing per l’industria farmaceutica.
Anche attualmente si “vaccina” sistematicamente in grave violazione della necessità di una prescrizione medica stabilita dal legislatore del farmaco per buoni motivi!
Questa grave violazione della Legge sul farmaco, in combinazione con la sistematica disinformazione e l’inganno della popolazione, ovvero l’incredibile e sfacciata negazione di rischi evidentemente enormi (fino alla morte), significa responsabilità di natura civile e penale che diventerà effettiva quando anche la giustizia, a causa della mole e della gravità delle prove che si accumulano costantemente, non potrà più sottrarsi alla sua funzione e responsabilità.
Ulteriori informazioni dettagliate le trovate nella lettera aperta qui allegata.
Ordine dei Medici italiani istruiscono i medici nel come agire per il marketing dei prodotti vaccinali, anziché informare i pazienti su efficacia e profilo di sicurezza dei prodotti vaccinali
Diffamazione da parte degli Ordini dei Medici (nello specifico di Bolzano) del Segretario alla Salute degli USA e del suo team di scienziati di massimo livello, mentre gli Ordini dei Medici negano persino il contenuto dei foglietti illustrativi dei prodotti vaccinali
Situazione inaudita che va chiarita urgentemente a livello istituzionale!
Increduli per quanto li venne inoltrato dalla Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano, tanti medici mi hanno inviato il testo di invito ad un evento sulle vaccinazioni che ebbe luogo ieri sera presso la sede dell’Ordine di Bolzano.
Tra le altre, la Presidente dell’Ordine dei Medici di Bolzano (Astrid Marsoner) nell’invito scrive questo:
“Non è solo con l’epidemia di coronavirus che abbiamo assistito a un’apparente separazione tra diritti e doveri nello Stato previdenziale e assistenziale moderno. C’è pure chi, di fronte all’appello a solidarizzare con i più vulnerabili e deboli della società, ha intravisto una forma di “fascismo” statale, un’accusa sarcastica alla luce di quanto storicamente accaduto.”
Con ciò la Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano continua a negare il fatto che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 mai erano stati autorizzati per prevenire la trasmissione virale e che di fatto non avevano tale efficacia! Ma ciò agli Ordini dei Medici – quanto meno qua a Bolzano – non interessa!
“Negli Stati Uniti abbiamo oggi con Robert F. Kennedy junior come Ministro della Salute, un politico, che diffonde teorie cospiratorie e complottiste sui vaccini scientificamente confutati e vuole tagliare massicciamente i fondi destinati ai relativi programmi scientifici.”
Gli Ordini dei Medici italiani – che negano persino il contenuto dei foglietti illustrativi dei prodotti vaccinali e che violano sistematicamente l’obbligo imposto dalla legge sul farmaco eurounionale e nazionale della prescrizione dei vaccini ai fini della loro legittima applicazione, arrivano a diffamare il Segretario alla Salute degli USA (e il suo team di scienziati con curricula al massimo livello mondiale) di essere complottista e negazionista… siamo arrivati a questo misero livello di strumentalizzazione degli Ordini dei Medici in Italia da parte dell’OMS e una politica che continua a navigare nelle vecchie torbidissime acque!
“In Italia, la nomina di due membri del NITAG (=gruppo di esperti statali che fornisce assistenza tecnica al Ministero della Salute), noti per essere contrari alle vaccinazioni, è stata revocata solo dopo le forti critiche da parte degli esperti del settore.”
Agli Ordini dei Medici italiani non interessa il dibattito scientifico – anzi, collaborano come longa manu dell’OMS nel totalitarismo che silenzia voci dissenzienti di esperti! Va ricordato che attualmente le nomine al NITAG sono sospese a tempo inderterminato, dopo che è stato rivelato che una buona parte dei membri graditi al sistema vaccinale sono a busta paga di big pharma.
“La salute va difesa con rigore scientifico” ha affermato Filippo Anelli, presidente della FNOMCEO, “essere medici significa anche combattere le fake news e, sopratutto, attenersi nella pratica professionale alle evidenze scientifiche.”
È proprio Filippo Anelli, il presidente della FNOMCEO, il primo a disconoscere sistematicamente le evidenze scientifiche e a precludersi ad ogni serio dibattito scientifico.
Probabilmente sarà stato proprio lui a chiedere a tutti gli Ordini dei Medici di divulgare inviti di stampo totalitario di questo genere.
“Durante questa serata discuteremo su come trasmettere queste conoscenze anche alla popolazione, ai nostri pazienti, e contrastare così il crescente scetticismo nei confronti delle vaccinazioni.”
Gli Ordini dei Medici, come in questo caso quello di Bolzano, operano evidentemente da istruttori dei medici nel come operare ai fini del marketing di big pharma, anziché informare i pazienti sull’efficacia e il profilo di sicurezza/rischio dello specifico prodotto vaccinale oppure che viene definito tale!
Ed è proprio ciò che l’OMS, controllata da GAVI e dunque dai produttori dei vaccini, vuole … e in Alto Adige/Sudtirolo e anche in altre regioni, l’Ordine dei Medici esegue questo diktat a danno dei pazienti! Che scandalo, che situazione insostenibile che deve essere accertata e fermata con la massima urgenza istituzionalmente sia a livello locale, sia a livello nazionale!
Tra il piccolo gruppo di medici che hanno presenziato all’evento sulle vaccinazioni che ebbe luogo ieri presso la sede di Bolzano (evidentemente non ha fatto tanto presa il “richiamo all’ordine da parte della Presidenza dell’Ordine in tema vaccinale ….), c’erano anche rappresentanti dell’associazione “Medici ippocratici Ärzte” (MIA), con il loro presidente Dr.med. Rudolf Schöpf, che hanno cercato di instaurare un dibattito scientifico sul tema vaccini, consegnando ai loro colleghi l’informazione succinta che oggi è stata trasmessa in via elettronica alla Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano con la richiesta di voler inoltrare l’informazione e documentazione a tutti i colleghi iscritti all’Ordine dei Medici di Bolzano, affinchè si possa instaurare un serio dibattito su questo tema importante delle vaccinazioni, visto innanzitutto l’obbligo vaccinale pediatrico.
Rimane da vedere se la Presidenza dell’Ordine dei Medici di Bolzano vorrà corrispondere a questa più che legittima, anzi, necessaria richiesta.
Il 9 settembre 2025, nell’ambito di un’audizione al Senato degli Stati Uniti è stato reso pubblico e presentato uno studio condotto dai responsabili dell’Henry Ford Health System (Detroit – USA) – sostenitori assoluti delle vaccinazioni – nel periodo dal 2000 al 2016 su un gruppo di 18.468 bambini e con cui hanno confrontato i risultati di salute a breve e lungo termine dei bambini sottoposti a una o più vaccinazioni con quelli dei bambini non sottoposti a vaccinazioni pediatriche.
Lo studio ha rilevato che, rispetto ai bambini non sottoposti a vaccinazione, la vaccinazione pediatrica era associata a un aumento complessivo di 2,5 volte della probabilità di sviluppare una malattia cronica. Questa correlazione era principalmente attribuibile ad asma, malattie atopiche, eczema, malattie autoimmuni e disturbi dello sviluppo neurologico. Dunque, la vaccinazione pediatrica può aumentare la probabilità di sviluppare una malattia cronica.
Per i dettagli, consultare lo studio allegato, disponibile anche nella traduzione in lingua italiana.
Lo studio non era stato pubblicato dagli autori della ricerca, perché temevano di perdere il posto di lavoro. Questo la dice lunga sul dibattito “scientifico” nel XXI secolo!
Da giorni vengo in continuazione informata da genitori che hanno ricevuto dal sindaco del loro comune di residenza una lettera raccomandata, in cui il sindaco, constatando il falso (asserita omessa iscrizione nella scuola dell’infanzia pubblica del bambini di 5 anni) minaccia di sporgere denuncia alla Procura del Tribunale dei Minorenni di Bolzano.
Si tratta di genitori che hanno iscritto tempestivamente i loro figli alla scuola dell’infanzia pubblica e i cui figli sono stati esclusi con decreto della Provincia Autonoma di Bolzano dalla scuola dell’infanzia pubblica, perché “non conformi al piano vaccinale nazionale”.
Questi genitori – contro tali illegittime esclusioni dalla scuola dell’infanzia – faranno presto valere i propri diritti e quelli dei loro figli dinanzi alle sedi giudiziarie competenti.
È assolutamente inaccettabile che i genitori che desiderano mandare i propri figli alla scuola dell’infanzia pubblica (cosa che, tra l’altro, è loro diritto in quanto contribuenti e cittadini), si trovino di fronte a una simile lettera minacciosa del sindaco del loro comune di residenza.
Ho dunque oggi con pec chiesto al Presidente del Consorzio dei comuni della Provincia Autonoma di Bolzano (Dominik Oberstaller) e ai tre assessori per la scuola dell’infanzia del rispettivo gruppo linguistico tedesco, italiano e ladino (Philipp Achammer, Marco Galateo e Daniel Alfreider) di provvedere affinché tali lettere raccomandate non solo non vengano più inviate in futuro, ma che i rispettivi sindaci chiedano scusa ai genitori con un’altra lettera raccomandata.
A questo proposito evidenzio che in Italia non esiste l’obbligo di frequenza della scuola dell’infanzia per i bambini dell’età di 5 anni.
La Repubblica Italiana garantisce a ogni bambino l’accesso alla scuola obbligatoria, indipendentemente dal suo stato vaccinale, perché solo questo è conforme ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana.
La Provincia Autonoma di Bolzano, invece, in palese violazione dei principi fondamentali della Costituzione, non solo esclude dalla scuola materna pubblica i bambini di 5 anni, ma minaccia anche di denunciare tramite i sindaci dei comuni di residenza i genitori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori!
Il fatto che ai bambini di 5 anni qui in Sudtirolo/Alto Adige, soggetti all’obbligo della scuola dell’infanzia vigente solo in Sudtirolo/Alto Adige, l’accesso alla scuola dell’infanzia sia concesso solo in base allo stato vaccinale, è palesemente incostituzionale.
Non è possibile imporre l’obbligo di frequentare la scuola dell’infanzia, e allo stesso tempo discriminare drasticamente con l’esclusione dalla scuola dell’infanzia i bambini in base al loro stato vaccinale, con la minaccia di coinvolgere la Procura presso il Tribunale dei Minorenni!
I genitori che hanno iscritto tempestivamente i propri figli alla scuola dell’infanzia pubblica e vedono i propri figli esclusi con decreto della Provincia Autonoma di Bolzano a loro notificato via pec, non possono certo essere obbligati a svolgere, a proprie spese, mezzi e impegno “attività educative conformi alle rispettive indicazioni provinciali per le scuole dell’infanzia in Alto Adige”.
Questo dovrebbe essere chiaro a qualsiasi responsabile che abbia un minimo di buon senso e rispetto per lo Stato di diritto.
Ho chiesto dunque sia nella mia funzione di Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, sia nella mia funzione di Avvocato ai responsabili di voler porre immediatamente fine a questo evidente grave vulnus dei più basilari principi del ns. Ordinamento giuridico.
delle più recenti evidenze scientifiche peer-reviewed in punto quantità dei residui di plasmide DNA estremamente elevati (fino a 700 volte i limiti indicati dalla FDA) nei cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA (Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna) e della quantità del promotore SV-40, indiscutibilmente cancerogeno, che supera di gran lunga il limite massimo fissato dalle autorità regolatrici (riguarda la sostanza Comirnaty di Pfizer/BioNTech attualmente utilizzata anche in Alto Adige/Sudtirolo), motivo di grande preoccupazione a livello internazionale (vedi dettagli e allegati nella mozione, questo vale anche per i punti seguenti)
2. della conferma peer-reviewed già da quasi un anno, che questi cosiddetti “vaccini” contro il Covid-19, dopo essere stati iniettati in donne incinte, raggiungono il feto entro un’ora dall’inoculazione
3. del fatto – confermato dai dati attuali dell’ASTAT – che il tasso di natalità in Alto Adige è in rapido calo dal 2022
dei risultati della valutazione di dati dettagliati e significativi del CDC sul tasso di natalità, sulla mortalità neonatale e infantile (che dopo decenni di calo è in aumento dall’avvio della “campagna vaccinale” Covid-19), che fanno temere un impatto negativo intergenerazionale della cosiddetta “vaccinazione” contro il Covid-19
del fatto che i produttori di questi cosiddetti “vaccini” Covid-19 a base di modRNA continuano a dichiarare esplicitamente nei loro piani di gestione dei rischi che non dispongono di dati sulla sicurezza relativi alle donne in gravidanza e in allattamento
del fatto che negli Stati Uniti, nel maggio 2025, la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza e in allattamento è stata ritirata per i motivi sopra citati e che, nel complesso, gli investimenti nella tecnologia modRNA per le malattie infettive virali (Covid-19, influenza) da parte del governo degli USA sono stati sospesi, poiché il rischio per la salute e la vita associato a queste sostanze sperimentali supera di gran lunga la presunta efficacia
del fatto che l’Alto Adige/Sudtirolo avrebbe margine di manovra sia dal punto di vista dell’autonomia di cui gode (competenza primaria nella protezione civile), sia nell’ambito della Conferenza permanente tra Stato, regioni e province, per proteggere attivamente la popolazione da conseguenze negative che si ripercuotono su più generazioni
affinchè, il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obblighi la Giunta provinciale, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e dell’evidente stato di emergenza civile
1) nell’ambito della competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza, in periodo post-partem e in allattamento
2) nell’ambito della sua competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la “vaccinazione” Covid-19 della popolazione in età fertile
3) in persona del Presidente della Provincia, a chiedere subito alla Presidente del Governo ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988 di voler convocare con urgenza la Conferenza permanente per le relazioni tra lo Stato, le regioni e le province autonome al fine di
3.1. deliberare con urgenza la necessaria revoca della raccomandazione della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza, in periodo post-partem e in allattamento
3.2. decidere urgentemente la sospensione generale della “vaccinazione” Covid-19 per la popolazione in età fertile
3.3. provvedere all’urgente e necessaria valutazione dettagliata e alla pubblicazione dei dati relativi agli aborti spontanei – suddivisi per trimestre di gravidanza o settimana nel rispettivo anno dal 2021 e separatamente per donne trattate con il “vaccino” Covid-19 e quelle non trattate.
L’Assessore altoatesino/sudtirolese alla salute, il medico Hubert Messner, ieri in Aula ha persino esplicitamente negato il rapido calo del tasso di natalità in Alto Adige/Sudtirolo dal 2022, nonostante questo risulti chiaramente dai dati ASTAT (Istituto Statistico della Provincia Autonoma di Bolzano
Mi posso spiegare questa reazione alla mia mozione solo con una dissonanza cognitiva o la mancanza di buona fede.
E il consigliere del TEAM-K e medico Franz Ploner ha affermato esplicitamente nella sua dichiarazione contraria alla mia mozione che sarebbe dimostrato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono sicuri per i nascituri!
Il governatore dell’Alto Adige/Sudtirolo Kompatscher – una volta di più – non intende esercitare i poteri che ci spettano in virtù della nostra autonomia e si rifiuta persino di sottoporre questo importante tema alla Conferenza permanente tra Stato, Regioni e Province autonome, cosa che non solo potrebbe fare in qualsiasi momento, ma che – alla luce dei dati allarmanti – deve fare!
La maggioranza del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, ovvero l’intero governo provinciale e i relativi consiglieri dei partiti al governo (ad eccezione della consigliere FdI Anna Scarafoni, che sostiene il punto 3 della mia mozione), nonché i consiglieri dei partiti di opposizione TEAM K, Verdi e PD hanno votato contro la mia mozione.
A subire le conseguenze è la popolazione, che evidentemente non può fidarsi dei responsabili della sanità pubblica, se questi negano persino i dati del ns. Istituto pubblico di statistica ASTAT allo scopo di bocciare una mozione a loro scomoda.
La votazione in Consiglio si è svolta, come da me richiesto, separatamente e per appello nominale, poiché ogni consigliere/assessore deve assumersi, in modo trasparente nei confronti dei cittadini, la responsabilità della decisione contro la mia mozione.
In Sudtirolo/Alto Adige si registra un improvviso drastico calo delle nascite a partire dal 2022, che non può essere spiegato solo con ragioni economiche e sociologiche già esistenti in precedenza e che avevano portato ad un costante ma molto inferiore calo delle nascite negli anni ante 2022.
È evidente che questo brusco calo si è verificato anche nella popolazione in età fertile dopo il lancio della cosiddetta “campagna vaccinale” contro il Covid-19.
E che questa chiara correlazione temporale corrisponda a una causalità è dimostrato sia dai risultati pubblicati a livello internazionale da scienziati di spicco, sia dalle decisioni prese nel frattempo dal governo degli USA.
Già alla fine dello scorso anno è stato dimostrato che la proteina spike tossica raggiunge il feto poco dopo la “vaccinazione” della donna incinta.
In un ampio studio condotto in Israele, lo scienziato del MIT Retslef Levi (nominato pochi giorni fa dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti a capo del gruppo di lavoro per la revisione completa della “vaccinazione” Covid-19 nell’Advisory Board per la strategia vaccinale negli Stati Uniti) ha dimostrato, insieme a professori delle università israeliane di Tel Aviv e Gerusalemme, che la “vaccinazione” delle donne incinte nel primo trimestre di gravidanza con le sostanze mod.RNA Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna ha portato a un tasso di aborti spontanei superiore del 50%. La proteina spike tossica è stata trovata anche nel cordone ombelicale.
Inoltre, sulla base dei dati ufficiali del CDC, scienziati statunitensi sottolineano che il brusco calo del tasso di natalità registrato dall’introduzione dei “vaccini” Covid-19 sembra essere permanente.
Questi risultati sono estremamente preoccupanti perché mostrano anche un impatto intergenerazionale dei cosiddetti “vaccini” Covid-19 sulla fertilità della popolazione e sullo sviluppo sano dei feti.
E in effetti, il brusco calo del tasso di natalità è persistente anche in Sudtirolo/Alto Adige.
Negli Stati Uniti, la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza è stata ufficialmente revocata dal nuovo governo già nel maggio 2025 e, come è noto, all’inizio di giugno di quest’anno il governo statunitense ha annunciato che ha sospeso gli investimenti nei “vaccini” a mRNA contro le malattie virali respiratorie (influenza, Covid-19, ecc.), poiché è stato dimostrato che il rischio supera di gran lunga i presunti benefici.
La situazione altamente preoccupante del persistente calo repentino del tasso di natalità, considerando la continua raccomandazione irresponsabile in Alto Adige-Sudtirolo/Italia, in particolare per le donne in gravidanza, della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 a base di modRNA (viene utilizzato Comirnaty di Pfizer/BioNTech), costituisce un motivo per un’urgente misura di protezione civile, poiché con ogni probabilità la capacità riproduttiva della popolazione altoatesina/sudtirolese sarà danneggiata in modo continuo e duraturo.
Per questo motivo, con la mozione n. 230/25 (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_773278.pdf), che sarà messa a votazione nella prossima seduta a settembre del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (vedi in allegato nella versione attuale in italiano con i relativi documenti, chiederò la votazione separata e per appello nominale, poiché ogni consigliere che, respingendo integralmente questa mozione, si pronuncia a favore dell’ulteriore inoculazione alle donne incinte, allattanti e alla popolazione in età fertile in generale di queste sostanze altamente nocive anche per la sopravvivenza della popolazione, deve assumersi in modo trasparente, e dunque comprensibile anche a posteriori per la popolazione, la responsabilità dei danni che ne derivano) ho presentato le seguenti richieste:
il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e dell’evidente stato di emergenza civile
1) nell’ambito della competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la raccomandazione della “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza e in allattamento
2) nell’ambito della sua competenza primaria in materia di protezione civile, a sospendere immediatamente in via precauzionale la “vaccinazione” Covid-19 della popolazione in età fertile
3) in persona del Presidente della Provincia, a chiedere subito alla Presidente del Governo ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988 di voler convocare con urgenza la Conferenza permanente per le relazioni tra lo Stato, le regioni e le province autonome al fine di
3.1 deliberare con urgenza la necessaria revoca della raccomandazione della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 per le donne in gravidanza
3.2 decidere urgentemente la sospensione generale della “vaccinazione” Covid-19 per la popolazione in età fertile
3.3 provvedere all’urgente e necessaria valutazione dettagliata e alla pubblicazione dei dati relativi agli aborti spontanei – suddivisi per trimestre di gravidanza o settimana nel rispettivo anno dal 2021 e separatamente per donne trattate con il “vaccino” Covid-19 e quelle non trattate
La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto
Con sentenza n. 97/2025 la Corte Costituzionale, mutando avviso rispetto ad una sua consolidata giurisprudenza (cfr. la sentenza n. 50/2024) ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale della L.P. 4/2024 in materia di obbligo di uso della mascherina all’aperto, perché nell’atto di irrogazione della sanzione impugnata nel giudizio a quo è stato fatto riferimento anche alla normativa statale e per la Corte Costituzionale la sanzione impugnata “è stata irrogata facendo applicazione unicamente della legge statale”.
Ai sensi dell’art. 4 D.L. 25 marzo 2020 n. 19 (sanzioni e controlli ) “1. … il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 ….
Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 2, commi 1 e 2, sono irrogate dal Prefetto.
Stante la normativa statale (comunque affetta da incostituzionalità sul punto) il potere di irrogare la sanzione spetta solo al Prefetto e non alla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.
Dunque, gli atti di irrogazione della sanzione amministrativa emessi dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano sono illegittimi per difetto assoluto di competenza.
Riassumeremo i processi che erano rimasti sospesi in attesa della decisione della Corte Costituzionale e sulla base della decisione della Corte Costituzionale che considera l’applicazione della sanzione amministrativa avvenuta esclusivamente sulla base della normativa statale – e per questo considera la questione di legittimità costituzionale della legge provinciale inammissibile per irrilevanza – chiederemo al rispettivo giudice di voler accertare il difetto assoluto di potere della Provincia Autonoma di Bolzano per l’applicazione della sanzione che – secondo quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale – si basa esclusivamente sulla legge statale, dato che la normativa statale ha attribuito il potere di applicare la sanzione esclusivamente al Prefetto.
E poi insisteremo, comunque, affinché finalmente venga sollevata la questione di legittimità costituzionale anche della normativa statale sul punto, visto l’evidente difetto di ragionevolezza e proporzionalità dell’obbligo di usare la mascherina, visto che non c’è la prova scientifica che abbia un effetto sulla prevenzione della diffusione virale, in particolare all’aperto.
È ovvio che, se il Legislatore Statale prevede espressamente un determinato organo ai fini dell’applicazione della sanzione prevista, non è che un altro organo – non previsto nella legge statale che secondo la Corte Costituzionale è stata l’unica base legislativa alla base delle sanzioni applicate – si può arrogare la competenza di applicare la sanzione.
Dunque, la sentenza della Corte Costituzionale pone la base per l’annullamento di tutte le sanzioni applicate dalla Provincia Autonoma di Bolzano, perché la Provincia Autonoma di Bolzano ha agito ultra vires in difetto assoluto di competenza.