Ministero della Salute insiste nell’operato criminale e disumano

I responsabili del Ministero della Salute insistono nel loro operato criminale e disumano. Vanno citati personalmente per danni in giudizio.

Persone, colpevoli per omicidio plurimo (basta pensare alla totale illegalità della campagna “vaccinale”-Covid-19 che porta all’inoculazione di sostanze sperimentali a base genica in aperta violazione delle stesse condizioni dell’autorizzazione condizionata di tali sostanze – vedasi, p.e. la omissione della prescrizione medica, che avrebbe, invece, lo scopo della valutazione clinica specifica di ogni singolo/a inoculando/a, e, dunque del singolo specifico rapporto tra benefici e rischi) non possono essere garanti di un operato legittimo perché prevarrà in loro sempre l’intento e l’interesse di coprire le proprie azioni gravemente illegittime.

I responsabili del Ministero della Salute, in primis lo stesso Ministro, aggravano anche con questa ultima circolare l‘illegittimità del proprio operato che sin dal 27 dicembre 2020 corrisponde ad un crescendo crimine contro l’umanità.

Così i responsabili del Ministero della Salute con l’odierna circolare impongono ai sanitari guariti dal Covid-19 il trattamento con i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 entro il termine di soli 90 giorni. I sanitari con un ciclo completo di trattamento genico sperimentale dovrebbero sottoporsi ad un’altra iniezione entro 120 giorni e i sanitari con un ciclo completo di trattamento sperimentale e successiva infezione Covid-19 dovrebbero farsi il “booster” entro quattro mesi dall’infezione.

Visti i gravissimi rischi per la salute e vita connessi a queste iniezioni, viene spontanea la domanda: “Ma questi del Ministero della Salute vogliono far fuori proprio i sanitari? … e di conseguenza, anche indiretta, i pazienti/cittadini?”.

Va ricordato che in paesi con un sistema sanitario di altissimo livello, come in Svizzera, i sanitari non sono obbligati a farsi trattare con i „vaccini“-Covid-19. Tanti sanitari altoatesini se ne sono già andati a lavorare in Svizzera. Anche in Austria attualmente non c’è alcun obbligo „vaccinale“-Covid-19 per i sanitari.

In Italia, invece, Speranza & Co. impongono ai nostri sanitari un trattamento che non inibisce l‘infezione con il virus (efficacia che sarebbe, invece, prevista come scopo dall‘art 4 D.L. 44/2021) e, dunque, stanno violando la stessa normativa che ha introdotto l‘obbligo allo stato inadempibile per mancanza di adeguata sostanza.

Oltre ad essere denunciati a livello nazionale e internazionale, i responsabili vanno citati personalmente in giudizio per gli enormi danni, spesso irreversibili, che hanno causato e che continuano a causare.

Ministero-e-obbligo-vaccinale

Leggi qui: L’OMS esamina possibili disturbi di udito legati al vaccino

13 commenti su “Ministero della Salute insiste nell’operato criminale e disumano”

  1. Dovete fare una proposta di denuncia collettiva a cui tutti noi aderiremmo oppure rendere disponibile la denuncia per tutti i cittadini. Maledetti i responsabili in primis speranza deve lui personalmente pagare con ergastolo Til crimine contro l’ umanità, quindi draghi, Mattarella che ha avvallato tutto questo e tutti i parlamentari

  2. Sinceramente che L’OMS , un organismo che si occupa solo di eseguire i criminali ordini dei suoi vili mandanti , prenda in considerazione l’ipotesi che i sieri sperimentali possano causare danni all udito … è quasi una presa in giro . I morti e i gravissimi danni avversi nel giro di un anno , sono colpa di chi ???? Bisognerebbe processare per crimini contro l’umanità almeno un centinaio di individui , e parlo solo dell’Italia ovviamente . RIBELLARSI E BASTA . SALUTI

  3. MA COME MAI QUESTI ASSASSINI CRIMUNALI NON SI RIESCE A MANDARLI IN GALERA?DOPO TUTO CIO CHE E VE UTO ALLA LUCE QUESTI IMOUNITI STANNO ANCORA LI DOPO ANCHE LA AENTWNZA DI PISA AD ESMPIO.
    GRAZIE

  4. Buongiorno avvocato, a me sorge una domanda: ma i nostri sanitari, e in primis i medici da quelli di base ai luminari, a quale tipo di scienza fanno affidamento? A quella che hanno studiato all’università, dove certe cose vengono insegnate allo sfinimento e che ormai abbiamo imparato anche noi divergenti o ad una nuova scienza, inculcata dai media e ministero annesso? Proprio loro sarebbero dovuti scendere in piazza per primi a contestare questa follia ma non lo hanno fatto, solo poche voci fuori dal coro. I sindacati, ecco il nuovo mistero italiano. Un silenzio assordante e complice, tutte le maestranze di tutti i settori sono paralizzati, ognuno pensa per se perché non esiste più organizzazione sindacale che smuove i lavoratori davanti alle ingiustizie, salvo il sindacato della polizia. Uno dei tanti motivi e mi fermo. Grazie e avanti così.

    1. Io voce fuori dal coro ho manifestato sin dall’inizio che la sperimentazione era troppo corta, a scuola mi hanno insegnato che le sperimentazioni di farmaci durano anche 10 anni, le colleghe infermiere mi hanno dato della pazza e ignorante xchè ribadivo il concetto che non avrei mai fatto un “vaccino” come questo,non faccio neanche l’antiinfluenzale

  5. non ci si meraviglia. Non sono esseri umani. O meglio sono posseduti da satana e demoni. Come lo era indemoniato liberato da Gesù dalla “legione” di demoni. Quando si ascolta speranza o Dragh si ascolta satana. Una loro scelta sono adoratori di satana.

    1. Non capiscono il principio di causa e conseguenza; abuso di potere e sentono che nessuno può toccarli. Forse se uno simile a Che Guevara fosse qui aiuterebbe.
      Purtroppo l’altro situato a San Pietro non aiuta molto. (Jorge Bergogna). Peccato che Giovanni Paolo II non sia qui per aiutare a dire la verità al mondo fin dall’inizio.

  6. SONO DEGLI ASSASSINI E IO NON CAPISCO ANCORA DOPO TUTTO CUO CJE E ENITO ALLA LUCE QUESTI SONO AMCORA AL GOVERNO

  7. Sono 2 anni che si sta protestando resistendo ora anche senza stipendio e sospesa pur guarita con avviata istanza di revoca immediata sospensione

    1. Con ordinanza N. 00399/2022 del 30/03/2022 il T.A.R. della Lombardia ha accolto l’istanza di un sanitario sospeso e guarito e ha disposto la reintegrazione del ricorrente nel posto di lavoro e nella retribuzione.

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