La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

Con sentenza n. 97/2025 la Corte Costituzionale, mutando avviso rispetto ad una sua consolidata giurisprudenza (cfr. la sentenza n. 50/2024) ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale della L.P. 4/2024  in materia di obbligo di uso della mascherina all’aperto, perché nell’atto di irrogazione della sanzione impugnata nel giudizio a quo è stato fatto riferimento anche alla normativa statale e per la Corte Costituzionale la sanzione impugnata “è stata irrogata facendo applicazione unicamente della legge statale”.

Ai sensi dell’art. 4 D.L. 25 marzo 2020 n. 19 (sanzioni e controlli ) “1. … il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 ….

  1. Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 2, commi 1 e 2, sono irrogate dal Prefetto.

Stante la normativa statale (comunque affetta da incostituzionalità sul punto) il potere di irrogare la sanzione spetta solo al Prefetto e non alla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.

Dunque, gli atti di irrogazione della sanzione amministrativa emessi dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano sono illegittimi per difetto assoluto di competenza.

Riassumeremo i processi che erano rimasti sospesi in attesa della decisione della Corte Costituzionale e sulla base della decisione della Corte Costituzionale che considera l’applicazione della sanzione amministrativa avvenuta esclusivamente sulla base della normativa statale – e per questo considera la questione di legittimità costituzionale della legge provinciale inammissibile per irrilevanza – chiederemo al rispettivo giudice di voler accertare il difetto assoluto di potere della Provincia Autonoma di Bolzano per l’applicazione della sanzione che – secondo quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale – si basa esclusivamente sulla legge statale, dato che la normativa statale ha attribuito il potere di applicare la sanzione esclusivamente al Prefetto.

E poi insisteremo, comunque, affinché finalmente venga sollevata la questione di legittimità costituzionale anche della normativa statale sul punto, visto l’evidente difetto di ragionevolezza e proporzionalità dell’obbligo di usare la mascherina, visto che non c’è la prova scientifica che abbia un effetto sulla prevenzione della diffusione virale, in particolare all’aperto.

È ovvio che, se il Legislatore Statale prevede espressamente un determinato organo ai fini dell’applicazione della sanzione prevista, non è che un altro organo – non previsto nella legge statale che secondo la Corte Costituzionale è stata l’unica base legislativa alla base delle sanzioni applicate – si può arrogare la competenza di applicare la sanzione.

Dunque, la sentenza della Corte Costituzionale pone la base per l’annullamento di tutte le sanzioni applicate dalla Provincia Autonoma di Bolzano, perché la Provincia Autonoma di Bolzano ha agito ultra vires in difetto assoluto di competenza.

97-2025_fd

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano è succube della lobby farmaceutica e omette di adottare urgenti misure di protezione civile

Con una mozione ho invitato oggi i colleghi del Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige a voler obbligare la Giunta provinciale ad adottare immediatamente misure adeguate per proteggere la popolazione dal rischio di trasmissione incontrollabile nell’ambiente (tramite il cosiddetto shedding) di una sostanza sperimentale a base di RNA modificato autoreplicante denominata KOSTAIVE-Zapomeran, autorizzata in febbraio dalla Commissione Europea per l’immissione sul mercato come cosiddetto “vaccino” COVID-19.

Esperti, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolineano il rischio concreto che le vescicole extracellulari prodotte da questa sostanza sperimentale, caricate con il sa-mod.RNA, possano essere trasmesse non solo attraverso i fluidi corporei, ma anche attraverso l’aria respirata a persone non trattate con questa sostanza.

Poiché questa sostanza sperimentale – per la quale non sono mai stati effettuati gli studi di genotossicità, cangerogenicità e mutagenicità, invece ovviamente necessari per i prodotti basati su ingegneria genetica – comporta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco, come risulta direttamente dal foglietto illustrativo, e altri rischi gravi (malattie autoimmuni, tumori e la morte), come spiegano esperti di tutto il mondo, è assolutamente irresponsabile lasciare sul mercato un prodotto che si diffonde in modo incontrollabile nell’ambiente come un virus.

A causa del rischio del cosiddetto shedding, il diritto fondamentale dell’individuo di decidere se sottoporsi o meno al trattamento con questa sostanza è di fatto sospeso.

Nella sua dichiarazione, il governatore regionale ha minimizzato in modo incredibilmente irresponsabile gli enormi rischi associati a questa sostanza, sottolineando laconicamente che anche l’Aspirina ha effetti collaterali.

Ma non solo la maggioranza politica (SVP, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Civica, Forza Italia), ma anche la maggioranza dell’opposizione (Verdi, Team K) ha votato contro la mia mozione.

Particolarmente curiosa è la posizione dei Verdi.

Con una mozione presentata oggi in Consiglio provinciale, hanno chiesto che anche le nuove tecnologie genetiche nel settore vegetale e dei prodotti derivati siano soggette all’obbligo di etichettatura. Naturalmente ho votato a favore di questa mozione.

I Verdi tuttavia non sembrano avere alcun problema con il fatto che l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), controllata da big pharma, autorizzi,  senza studi sulla genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità (alterazione del DNA) per l’applicazione sull’essere umano come “vaccini” sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica che possono essere trasmesse in modo incontrollabile all’intero ambiente, senza barriere di specie.

Questo è evidentemente il “nuovo mondo verde”, in cui l’essere umano è degradato a cavia e cash cow di big pharma.

A proposito, sembra che ai Verdi sia sfuggito che il problema dello shedding dell’RNA modificato, che è connesso allo KOSTAIVE-Zapomeran, riguarda anche il mondo vegetale.

Qui la mia mozione, che il Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige ha respinto a maggioranza con una colpevole omissione delle necessarie urgenti misure di protezione civile.  Solo i colleghi di Wir Bürger – Noi Cittadini e Südtiroler Freiheit hanno votato a favore della mia mozione.

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Vorrei ricordare che il mio ricorso di annullamento della decisione di autorizzazione presentato al Tribunale dell’Unione Europea, insieme alla richiesta di provvedimento d’urgenza, pende con il numero T-375/25 e che una decisione sulla richiesta di provvedimento d’urgenza sarà emessa a breve dal Tribunale dell’UE.

Il ricorso di annullamento è disponibile sul mio sito web renate-holzeisen.eu.

È assolutamente inaccettabile che io, in qualità di singolo membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, debba ricorrere in extremis all’azione di annullamento dinanzi al Tribunale dell’UE perché le autorità nazionali e locali competenti, compresi il Consiglio e la Giunta del Sudtirolo/Alto Adige, non adempiono ai loro obblighi in materia di protezione civile!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Ricevo moltissime richieste da parte dei genitori che mi chiedono come devono reagire rispetto alla raccomandata della direzione scolastica con la quale viene richiesta la prova delle vaccinazioni del/la alunno/a.

Dato che per l’amissione alla scuola di istruzione primaria e secondaria (a differenza dell’amissione alla scuola dell’infanzia e degli asilo nido) non esiste alcun obbligo di vaccinazione pediatrica, i genitori non sono tenuti a reagire ossia a rispondere!

I nostri sforzi sono volti anche a far cessare questa attività di controllo giuridicamente assurda da parte delle scuole, che certo avrebbero di meglio da fare!

Poiché la mancata presentazione della prova delle vaccinazioni pediatriche per la frequenza della scuola di primaria e secondaria istruzione non ha alcuna conseguenza, la migliore reazione dei genitori degli alunni è quella di ignorare le rispettive lettere raccomandate della direzione scolastica.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

A febbraio la Commissione Europea ha autorizzato la sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran come cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19. L’AIFA ha già dato attuazione a questa autorizzazione centralizzata in Italia.

Rispetto ai “vaccini” modRNA Covid-19 già autorizzati dalla fine del 2020, questa sostanza comporta ulteriori rischi assolutamente inaccettabili.

KOSTAIVE è costituito da un cosiddetto modRNA autoampflificante. In questo modo, il corpo umano diventa un “reattore” che produce costantemente la tossica proteina Spike. Ciò porterà inevitabilmente alla morte cellulare nei tessuti in tutto il corpo umano. Per questa sostanza basata su ingegneria genetica, che come le sostanze modRNA già utilizzate in precedenza non avrebbe mai dovuto essere autorizzata come “vaccino”, non sono stati condotti studi di genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità.

Inoltre, esperti che ricoprono posizioni istituzionali di rilievo sottolineano che questa sostanza comporta il rischio concreto dello spreading, ovvero di trasmissione all’ambiente e quindi anche a persone non trattate con questa sostanza.

Ciò significa l’annullamento di fatto dell’obbligatorietà del consenso ad un trattamento “medico”.

Considerato che già dal foglietto illustrativo del KOSTAIVE risulta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco e sappiamo che il trattamento con sostanze a base di modRNA porta a molti danni irreversibili inclusa la morte, sono subito necessarie  misure di protezione civile a causa del rischio dello spreading.

Ho quindi presentato una mozione, che sarà messa in votazione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano nella prima settimana di luglio, con le seguenti richieste:

Il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale

1) ad adottare immediatamente adeguate misure di protezione civile a tutela della popolazione sudtirolese/altoatesina contro il rischio di trasmissione all’ambiente, da parte di persone trattate con KOSTAIVE-Zapomeran, dell’RNA altamente pericoloso per la salute e la vita, incapsulato nelle vescicole extracellulari (EV) prodotte dalla sostanza KOSTAIVE-Zapomeran;

2) a sollecitare con la massima urgenza, nella persona del Governatore della Provincia, la Presidente del Governo a voler convocare senza indugio, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988, la Conferenza permanente per le relazioni tra Stato, Regioni e Province autonome: 

2.1) al fine di adottare con urgenza la decisione necessaria per sospendere l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran in Italia,

2.2) al fine della necessaria e urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana rivolta alla Commissione Europea di voler sospendere immediatamente l’autorizzazione all’uso di KOSTAIVE-Zapomeran nell’Unione Europea fino alla dimostrazione della sua innocuità mediante la presentazione di studi da sottoporre secondo i principi della normativa UE in materia di prodotti di terapia genica e prodotti di terapia avanzata funzionanti in modo analogo,

2.3) ai fini della urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana – in qualità di Stato membro dell’OMS – rivolta all’OMS, nella persona del suo direttore generale, a voler emettere immediatamente un avviso di sicurezza a tutti gli Stati membri dell’OMS, affinché l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran sia sospeso in tutto il mondo fino alla dimostrazione secondo legge della sua (con la massima probabilità non sussistente) sicurezza,

2.4) ai fini dell’adozione di tutte le misure legali che eventualmente si rendano urgentemente necessarie in caso di mancata collaborazione da parte della Commissione europea e dell’OMS

Vedi qui la mozione:

Mozione con allegati

 

Avvocato/Avvocato DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

VITA Consulting Group

Scuola dell’infanzia – Obbligo vaccinale – cosa fare se il/la figlia non è vaccinato/a o è vaccinato/a solo parzialmente?

Questo messaggio è destinato a tutti i genitori sudtirolesi/altoatesini che hanno iscritto il/la proprio/a figlio/a alla scuola dell’infanzia pubblica e che hanno ricevuto con lettera raccomandata la richiesta di presentazione entro il 10 luglio della documentazione che certifica l’avvenuta vaccinazione del/la figlio/a.

Come già comunicato, dall’autunno/inverno 2024 sono pendenti due procedimenti pilota presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Bolzano, il cui esito però non sarà disponibile prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025/2026. Tuttavia, siamo già a buon punto con la prova dell’illegittimità dell’imposizione – mediante obbligo vaccinale – del trattamento con i vaccini pediatrici attualmente in uso, grazie anche alle prove raccolte nei due processi pilota.

Ora è necessario procedere legalmente per tutti gli altri bambini che saranno esclusi dalla scuola dell’infanzia in caso di mancata presentazione (entro il 10 luglio dell’anno in corso) della documentazione di avvenuta vaccinazione.

A tal fine, offro la mia prestazione da avvocato, insieme al mio collega Avv. Alessandro Fusillo del foro di Roma, per la presentazione al Tribunale amministrativo (TAR) di Bolzano di un ricorso collettivo con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza per tutti i bambini/famiglie interessati/e contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia (ovvero contro la decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia) prevista in caso di omessa presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione.

I genitori interessati alla difesa legale contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia pubblica del/la proprio/a figlio/a non vaccinato/a o parzialmente vaccinato/a, sono pregati di inviare con urgenza al mio indirizzo e-mail del Consiglio provinciale

renate.holzeisen@landtag-bz.org

le seguenti informazioni e documenti:

  1. copia ben leggibile della lettera raccomandata con cui i genitori sono invitati a presentare entro il 10 luglio la documentazione di avvenuta vaccinazione del/la bambino/a, con l’indicazione esatta della data di ricezione della lettera raccomandata
  2. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/la bambino/a
  3. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/la bambino/a
  4. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/dei genitore/i
  5. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/dei genitore/i
  6. copia ben leggibile della raccomandata della Direzione del distretto scolastico con cui verrà comunicato il decreto di decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia a causa della mancata presentazione della documentazione di avvenuta vaccinazione. Questa seconda raccomandata arriverà ai genitori tra la seconda metà di luglio e agosto. Pertanto, siete invitati di inoltrarla, non appena arriverà, via e-mail all’indirizzo sopra indicato
  7. recapito telefonico

Al fine di poter preparare con urgenza le procure necessarie per il processo e tutto quanto necessario per la rapida presentazione del ricorso, compresa la richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza, chiedo ai genitori interessati alla difesa legale di volermi inviare intanto tutti i documenti già disponibili (comprese le informazioni richieste, vedi sopra) al mio indirizzo e-mail sopra indicato.

Il decreto sulla decadenza dell’iscrizione del bambino alla scuola dell’infanzia, che Vi arriverà non prima della seconda metà di luglio/agosto tramite raccomandata, dovrà essere inviato con urgenza dopo il ricevimento, sempre via e-mail all’indirizzo sopra indicato.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentato ricorso di annullamento dell’autorizzazione come “vaccino” della sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran con istanza cautelare

Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare

Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europea un ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUE contro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante.

L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica.

Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente.

Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica.

I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento.

Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini.

Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite.

Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie).

Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento.

Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale!

I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento.

Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato.

I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento in qualità di parti intervenienti.

T-375 25 azione di annullamento aut. KOSTAIVE

A.1. Commissione Europea Decisione esecuzione 12.2.2025

A.5 Allegati Decisione Autorizzazione Kostaive-Zapomeran

A.6. Federico M. articolo EVID saRNA in italiano 29-5-25 ++++

A.7. EPRS Medicinal products in the European Union April 2015

A.8 Relazione Commissione Europea COM (2014) 188 final

A.9. Relazione Commissione Europea COM (2017) 135 final

A.10 EC Impl. of the advanced Therapies Reg. 9.7.2008

A.11 EC Impl. of the advanced Therapies Reg. 8.4.2008

A.12. GAVI – CEO José Manuel Barroso

A.13 mRNA vaccine toxicity Palmer et al

A.14 IT Vaccines Study mRNA vaccines Maurizio Federico 14.11.24

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Richiesta le dimissioni di tutti i parlamentari europei (tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che hanno sostenuto la Ursula von der Leyen nella grave violazione dell’obbligo di trasparenza e legalità

Il Tribunale dell’Unione Europea annulla la decisione della Commissione europea con la quale questa rifiutava l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla

Con la sentenza resa nota oggi, il Tribunale dell’UE ha accolto il ricorso di una giornalista del quotidiano New York Times, che chiedeva l’annullamento della decisione della Commissione europea con cui questa le ha negato l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla in merito all’acquisto dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 ed ha annullato la decisione.

Vedi il comunicato stampa qui:

https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2025-05/cp250060it.pdf

Non solo la presidente della Commissione europea, ma anche tutti i parlamentari europei (tra cui purtroppo la stragrande maggioranza degli europarlamentari eletti in Italia! – tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che si sono opposti alla richiesta di accesso ai messaggi SMS inviati da Ursula von der Leyen ad Albert Bourla (CEO di Pfizer, produttore del cosiddetto “vaccino” COVID-19 più importante per l’UE e l’Italia), e quindi contro la trasparenza e la legalità, devono dimettersi!

Hanno dimostrato di non agire nell’interesse dei cittadini, ma nell’interesse delle grandi aziende farmaceutiche e dei loro burattini, e di operare come rappresentanti di un regime autoritario nel totale disprezzo dei principi fondanti di una vera Democrazia!

Chiedo dunque le dimissioni di tutti i parlamentari europei (in particolare di quelli eletti in Italia, tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che hanno sostenuto la Ursula von der Leyen nell’occultamento di quanto invece doveva essere reso pubblico, perché evidentemente a Bruxelles questi eletti non rappresentano gli interessi della popolazione altoatesina/italiana, ma solo quelli di concentrati poteri globalizzati, di cui sono i miseri esecutori!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

EPIDEMIA DI AUTISMO Chiesta l‘immediata sospensione dell‘obbligo vaccinale pediatrico tramite convocazione della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni le Province autonome di Trento e Bolzano – Invito ai membri dei Consigli Regionali di tutta Italia e del Consiglio Provinciale di Trento di volersi unire a questa azione

EPIDEMIA DI AUTISMO

Necessarie misure immediate per proteggere ins. I bambini, la famiglia Loro e il futuro dell’interpopolazione

La risposta immediata all’obbligo vaccinale pediatrico prevede la convocazione della conferenza permanente con relazioni dello Stato, della Regione Autonoma di Trento e di Bolzano

Invito a tutti i componenti dei Consigli Regionali d’Italia e del Consiglio Provinciale di Trento per la presente missione

 

Vista la conferenza stampa del Ministro alla Salute degli USA del 16 aprile sul tema della drammatica epidemia di autismo, in cui Robert Kennedy Jr. ha spiegato che le cause dell’epidemia non sono di natura genetica, sono estranee al DNA dei bambini – come pe i vaccini inoculati ai bambini (è questo il significato di ambientale in questo contesto).

vedi qui l’articolo con video:

https://childrenshealthdefense.org/defender/hhs-secretary-kennedy-autism-research-environmental-causes/

Il 10 aprile 2025 si tenne la conferenza del governo degli Stati Uniti e il presidente degli Stati Uniti Trump decise di valutare la possibilità di un eventuale “vaccino” e dovette eliminare la necessità di identificare la causa dell’epidemia.

vedi articolo con video qui:

https://childrenshealthdefense.org/defender/rfk-jr-hhs-launch-research-autism-epidemic/

Presenta al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano una mozione per obbligare il governo provinciale

🔹 a voler inviare con la massima urgenza, in persona del Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, alla Presidente del Consiglio dei ministri la richiesta di convocare con la massima urgenza, ex art. 12 Legge 400 del 23/08/1988, la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, la regione e la provincia autonome ai fini dell’immediata sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico;

🔹 a voler utilizzare subito le competenze spettanti alla Provincia Autonoma di Bolzano per evitare di fatto sin da subito l’esecuzione dell’obbligo vaccinale pediatrico, ordinando all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di voler rispettare la Supremazia del Diritto del Farmaco euro-unionale e Nazionale, e, dunque, dell’obbligo della prescrizione medica imposta dalla Commissione Europea per ogni vaccino pediatrico nella decisione centralizzata di autorizzazione per l’autorizzazione sul mercato, obbligo di prescrizione medica che di per sé ogni autorizzazione vaccinale.

🔹 a pieno costituire con urgenza in un’unità di crisi che si dedichi con la massima accuratezza e senza alcun tabù al problema dell’esplosione dell’autismo un’altra in Alto Adige/Südtirol e la coinvolga anche in rappresentanti della forza politica di minoranza.

🔹 a voler favorire un dibattito scientifico aperto, senza tabù una informazione oggettiva senza censura sul tema dell’epidemia dell’autismo e le sue cause

Il Piano Nazionale per i Vaccini Pediatrici in Italia è stato consegnato in Conferenza Permanente per lo Stato, la Regione e la Provincia Autonoma di Trento e Bolzano e continua ad essere sostenuto dalla costituzione competitiva fin dall’inizio del 90° anno di applicazione dei vaccini monovalenti e vaccini multivalenti, Tutti i vaccini possono confermati nella loro sicurezza, per poi essere imposti nel 2017 in Italia con la fatale Legge Lorenzin .

Ciò è in totale violazione della Supremazia della Legge del Farmaco, che tra le altre, impone per ogni inoculazione dei vaccini pediatrici e una prescrizione medica, che va fatta dai medici e che presuppone che questi – in piena libertà di scienza e coscienza, e cioè Se la Decisione è presa in primo luogo per garantire l’efficacia e la sicurezza del bambino.

Per tutti i vaccini pediatrici, la Commissione Europea centrale ha l’autorità di utilizzare solo vaccini polivalenti, ma la sicurezza e l’efficacia non sono garantite dalla clinica con gruppi di controllo verificati.

In precedenti occasioni per la valutazione dell’Alto Adige Hubert Messner e un altro consigliere della maggioranza in Aula avevano dichiarato che sarebbero per vaccinazione pediatrica contro l’obbligo vaccinale, e che essendo l’obbligo vaccinale competenza statale non avrebbero potuto fare nulla.

Ora i Consiglieri dovranno esprimere il loro voto su questa mia mozione che individuale e’immediata possibilità di attivare il Governo e di sospendere subito l’ecuzione dell’obbligo vaccinale pediatrico. Non ci sono più scuse per rimanere passivi!

La situazione è drammatica e ricca di vaccinazioni pediatriche immediate e di una buona informazione sui genitali!

Questa mia mozione ovviamente ha potenziale efficacia il territorio nazionale, ma, comunque, invito i membri del Consiglio Provinciale di Trento, nonché i membri dei Consigli Regionali d’Italia, a volersi unire a questa zazione e chiedere a loro volta con gli strumenti opportunite che il rispettivo Presidente della Regione ossia della Provincia Autonoma di Trento chieda alla Presidente Giorgia Meloni l’immediata convocazione ai sensi dell’art. 12 Legge 400/1988 della Conferenza Permanente tra Stato, Regioni e Province Autonome di Bolzano e di Trento ai fini dell’urgente sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico.

Pubblicata la testimonianza di mia madre in occasione del Consiglio della Regione Provinciale Autonoma di Bolzano e dell’Ordinario dell’Anno per la prossima seduta che avrà luogo dal 6 al 9 maggio 2025:

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_754142.pdf

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Riforma dell’Autonomia: rischio concreto dello smantellamento a rate dell’Autonomia dell’Alto Adige/Südtirol e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol

Condivido la preoccupazione dell’ex Senatore Oskar Peterlini riguardo all’adeguamento tacito dello Statuto Speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol alla riforma della Costituzione italiana del 2001.

La mia preoccupazione, tuttavia, riguarda anche l’ancoraggio esplicito nello Statuto Speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol della necessità di rispettare i vincoli derivanti dall’ordinamento giuridico dell’Unione europea.

Perché in questo modo la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol non avranno più alcuna possibilità di opporsi ad un trasferimento incostituzionale all’Unione Europea di competenze della Repubblica Italiana, nonché al conseguente smantellamento della nostra Autonomia.

Una tale rinuncia incostituzionale a competenze spettanti allo Stato membro Italia è avvenuta, p.e., nel novembre 2022 nel settore della politica sanitaria ed economica.

L’introduzione nella politica della Salute Pubblica del nefasto concetto di “One Health” – insieme all’inclusione nel concetto di Salute Pubblica della questione del clima, completamente politicizzata e trattata lontano dall’evidenza scientifica – con la esplicita previsione dell’OMS, controllata in modo determinante dall’industria farmaceutica, quale istituzione di assoluto riferimento, nonché dell’obbligo per gli Stati membri di combattere la cosiddetta disinformazione (cioè dell’obbligo di censurare le opinioni critiche rispetto alle misure di politica sanitaria e, dunque, climatica), comportano enormi pericoli di decisioni/misure autoritarie prese/adottate a livello centrale dell’UE.

A causa dello sviluppo autoritario in generale, della politica economica suicida e bellicista dell’Unione Europea e del conseguente probabile ulteriore sviluppo centralistico dell’ordinamento giuridico dell’UE, questa modifica corrisponde ad un prevedibile smantellamento a rate dell’Autonomia dell’Alto Adige/Südtirol e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Coloro che sostengono che la riforma sia un successo, perché per la competenza legislativa della Provincia di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol viene meno l’obbligo al rispetto delle norme fondamentali delle riforme economico-sociali della Repubblica Italiana, trascurano completamente il fatto che l’ancoraggio esplicito nello Statuto di Autonomia, molto più ampio e pericoloso, della necessità di rispettare i “vincoli derivanti dall’ordinamento giuridico dell’Unione europea” porterà allo smantellamento continuo a rate dello Statuto Speciale.

Proprio per questo motivo esprimerò un voto contrario alla riforma.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ripete una grave violazione della Costituzione e dei Diritti Fondamentali dei Cittadini

La Corte Costituzionale ha già dichiarato ripetutamente che le Regioni e le Province a statuto speciale non hanno competenza legislativa in materia di profilassi internazionale (che include misure per combattere una pandemia); vedi Corte Costituzionale sent. n. 37/2021 riguardante la Regione Autonoma Valle d’Aosta, sent. n. 164/2022 e n. 50/2024, entrambi riguardanti l’Alto Adige/Sudtirolo). La Corte Costituzionale ha inoltre chiarito che, anche se l’ente territoriale autonomo non fa altro che fare un copia e incolla alla lettera della disposizione nazionale, non spetta all’ente territoriale autonomo agire in modo legislativo e sanzionatorio.

Ma è esattamente ciò che hanno fatto il Consiglio provinciale dell’Alto Adige con la Legge provinciale n. 4 del 2020 e il Governatore dell’Alto Adige/Sudtirolo con l’Ordinanza n. 20 del 23 aprile 2021, e senza che avessero alcuna competenza in materia, hanno previsto una multa da € 400 a € 1.000 euro per chi non indossava la mascherina all’aperto, che è stata poi senza la necessaria competenza inflitta e in parte già riscossa dalla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.

A causa di questa situazione, il Tribunale di Bolzano ha sollevato questione di legittimità costituzionale della legge provinciale n. 4/2020, in particolare per quanto riguarda il divieto di indossare la mascherina all’aperto e la relativa sanzione inflitta dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano. L’udienza in Corte Costituzionale si terrà il 10 giugno 2024.

A parte la chiara mancanza di competenza della Provincia Autonoma di Bolzano nell’infliggere e incassare sanzioni in questo settore, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto è privo di qualsiasi evidenza scientifica, come confermato da tempo, tra gli altri, dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Chirurghi (FNOMCEO) sul suo sito web, dal ministro tedesco della salute Karl Lauterbach e da metastudi pubblicati dal rinomato Istituto Cochrane, nonché dai verbali del Robert Koch Institut (corrisponde al ns. ISS) resi pubblici.

Ciò significa che la Provincia Autonoma di Bolzano, senza alcuna competenza e in violazione del principio di ragionevolezza e proporzionalità, che deve essere sempre rispettato quando si limitano i diritti e le libertà fondamentali, ha abusato della sua autorità, infliggendo e incassando – arricchendosi indebitamente – sanzioni ai cittadini altoatesini che, legittimamente, non indossavano la mascherina all’aperto.

Infatti, semmai, queste sanzioni avrebbero potuto essere imposte solo dal prefetto e riscosse dallo Stato.

Anche se tra soli due mesi (10 giugno 2025) la Corte Costituzionale si pronuncerà specificamente in merito alle sanzioni inflitte dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano per il mancato utilizzo della mascherina all’aperto, il Governatore ossia la Giunta Provinciale ha sollecitato espressamente la Alto Adige Servizio Riscossioni S.p.A. a procedere con urgenza alla riscossione delle sanzioni.

Ciò significa che ai cittadini altoatesini viene intimato, con minaccia di esecuzione forzata, il pagamento di una multa che è stata imposta senza alcuna competenza dalla Provincia Autonoma di Bolzano e il cui incasso non spetta alla Provincia Autonoma di Bolzano (arricchimento indebito).

Con la mia mozione, come sempre istituzionalmente documentata e bilingue, ho chiesto ai membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano di voler obbligare la Giunta Provinciale ad annullare le sanzioni imposte in netta violazione della Costituzione, o almeno a sospendere la riscossione di tali sanzioni fino alla decisione della Corte costituzionale:

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_750937.pdf

La mia mozione di annullamento delle sanzioni incostituzionali è stata approvata solo dai seguenti gruppi consiliari: VITA, WIR BÜRGER-NOI CITTADINI- …, JWA, SÜDTIROLER FREIHEIT, FREIE FRAKTION

La mia richiesta di sospendere la riscossione fino alla decisione della Corte costituzionale a giugno è stata approvata solo dai seguenti gruppi consiliari: VITA, WIR BÜRGER-NOI CITTADINI …, JWA, SÜDTIROLER FREIHEIT, TEAM K.

Contro la mia richiesta di annullamento delle sanzioni inflitte in modo incostituzionale hanno votato: SVP, FREIHEITLICHE, PD, FdI (Marco Galateo), LISTA CIVICA, GRÜNE, TEAM K.

Non ha votato Anna Scarafoni di FdI

Contro la mia richiesta di sospendere la riscossione fino alla decisione della Corte costituzionale, e quindi per una ripetizione della grave violazione della Costituzione e dei Diritti Fondamentali dei cittadini altoatesini, hanno votato: SVP, FREIHEITLICHE, PD, FdI (Marco Galateo), LISTA CIVICA.

Si sono astenuti i seguenti gruppi consiliari: VERDI e Anna Scarafoni di FdI.

Vedi in allegato il voto per appello nominale rispetto alle due separate votazioni.

Assolutamente contraddittoria rispetto alle ormai definitivamente inaffidabili sue dichiarazioni d’intento è una volta di più la posizione di FdI (Marco Galateo).

Questa volta non solo Galateo si è opposto, una volta di più, alla concreta revisione e al ripristino della legalità nel settore delle cosiddette “misure anti-coronavirus” nonché alla concreta tutela dei cittadini contro misure autoritarie anticostituzionali, ma ha con il suo voto in perfetta sintonia con SVP & Co. persino contribuito alla violazione (da parte della Provincia Autonoma di Bolzano) della esclusiva competenza legislativa e sanzionatoria statale che, secondo la Corte Costituzionale, spetta chiaramente ed esclusivamente allo Stato nel campo della profilassi internazionale.

Per me da avvocato è chiaro che tutte le sanzioni che la Provincia Autonoma di Bolzano fa incassare dalla Alto Adige Riscossioni S.p.A. in difetto assoluto di competenza, costituisce un arricchimento indebito e gravemente abusivo della Provincia Autonoma di Bolzano, con responsabilità personale dei funzionari che agiscono in tal senso (Governatore della Provincia, Membri della Giunta, Membri del Consiglio Provinciale che hanno votato contro la sospensione della riscossione e i responsabili di Riscossione Alto Adige S.p.A.).

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RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

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