Per tutti i genitori altoatesini/sudtirolesi con figli di età superiore ai 5 anni esclusi dalla scuola dell’infanzia perché non vaccinati, nonostante fossero stati iscritti per tempo:

NON firmate la dichiarazione di assumervi l’onere di sostituire l’anno di scuola dell’infanzia obbligatorio (previsto in Alto Adige/Sudtirolo per tutti i bambini di 5 anni)!

Perché la firma della dichiarazione potrebbe essere valutata come Vostra accettazione dell’esclusione del Vs. figlio. Se la avete già presentata, mandate una pec o raccomandata con la quale dichiarate di annullare la Vs. dichiarazione di sostituire a propria iniziativa l’anno obbligatorio di scuola dell’infanzia del Vostro figlio.

La Provincia Autonoma di Bolzano esclude illegalmente Vostro figlio dalla scuola dell’infanzia e, dunque, Voi come genitori non siete tenuti a provvedere, a Vs. spese ed iniziativa, alla sostituzione!

Contro l’esclusione di bambini non vaccinati dalle scuole dell’infanzia in Alto Adige/Sudtirolo pendono già processi, e un altro sarà avviato a breve.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Il Governatore della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher continua a ridicolizzare le critiche oggettive rivolte all’UE, ma i fatti lo smentiscono

Nella sua odierna dichiarazione in merito alla mia valutazione geopolitica dell’accordo doganale USA/UE, espressa ieri in modo spontaneo in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, il governatore della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher (Südtiroler Volkspartei) cerca una volta di più non solo di travisare le mie affermazioni, ma anche di ridicolizzarle in generale.

Egli mi accusa infatti di ritenere, nel mio “mondo ideologico”, che la Russia sia un paese più democratico dell’Unione Europea.

Nella mia dichiarazione non ho mai lodato la Russia come modello di democrazia, ma ho denunciato le sanzioni economiche dell’UE contro la Russia come misure politicamente stupide e autodistruttive. Se acquistiamo costoso e inquinante gas da fracking dagli USA invece di gas molto più economico dalla Russia, ciò ha conseguenze negative di vasta portata per l’economia dell’Unione europea, in primo luogo per l’industria. Se persino artisti russi – recentemente un direttore d’orchestra – vengono puniti anche in Italia da un “manganello morale” fuori controllo, ciò dimostra che l’Unione europea ha completamente perso la sua bussola etica.

A proposito, la Russia, a differenza dell’Unione Europea, non si vanta di essere la custode dei diritti e delle libertà fondamentali.

Nell’UE vengono imprigionati avvocati che intentano importanti cause contro la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e Alfred Bourla (CEO di Pfizer per conto delle vittime del “vaccino” Covid-19. È quanto è accaduto di recente nei Paesi Bassi.

Nell’UE non vengono accolte le richieste legittime di riconteggio dei voti espressi nelle elezioni politiche. È quanto è accaduto con la richiesta palesemente legittima del partito Sahra Wagenknecht (BSW), che, guarda caso, potrebbe comportare il rischio concreto di nuovi assetti e pesi politici nel Bundestag tedesco.

Nell’UE le corti costituzionali sono occupate da mercenari di partito che, contrariamente a qualsiasi evidenza e principio costituzionale, rappresentano apertamente gli interessi dei loro compagni di partito. Ciò è evidente in Italia, Germania e altri paesi fondatori dell’UE nelle decisioni assurde e disumane, ad esempio sulle misure anti-Covid.

Nell’UE i presidenti degli Stati membri insigniscono di onorificenze evidenti hater che insultano pubblicamente, screditano e cercano di ridicolizzare le vittime del “vaccino” Covid-19. Come è successo recentemente in Italia, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la Medaglia d’Onore della Repubblica Italiana per “meriti alla salute pubblica” a Roberto Burioni, noto dal 2020 come sistematico hater e attivo nella diffusione di autentici fake news.

Nell’UE ai giornalisti vengono chiusi i conto correnti se diffondono un punto di vista diverso da quello dei governi. Ciò è accaduto ripetutamente, tra l’altro, in Germania.

Nell’UE la Commissione europea finanzia con le nostre tasse ed imposte lautamente ONG e media che propagano la linea politica antidemocratica della von der Leyen e dei suoi seguaci.

Nell’UE il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno deciso di combattere la cosiddetta disinformazione e le fake news, concedendo esplicitamente alla OMS, un’organizzazione finanziata e determinata nelle sue azioni in gran parte da privati in netto conflitto d’interesse con la popolazione, il privilegio di stabilire l’unica verità inattaccabile, ad esempio nel campo della salute (in cui l’UE ha inserito il cambiamento climatico che sarebbe causato dall’uomo).

Nell’UE, le piattaforme mediatiche libere come Telegram (per lungo tempo l’unica piattaforma di social media attraverso la quale è stato possibile scambiare informazioni senza censura durante la cosiddetta pandemia, salvando la vita a milioni di persone in tutto il mondo!) vengono combattute attraverso la persecuzione penale dei loro responsabili. È quanto sta accadendo dal 2024 in Francia con il fondatore di Telegram, arrestato nel settembre 2024 in un aeroporto parigino e da allora non autorizzato a lasciare la Francia.

L’elenco delle misure antidemocratiche che l’UE sta adottando da troppo tempo è lungo e andrebbe oltre lo scopo del presente comunicato stampa.

Chi scrive a grandi lettere nella propria Carta il concetto di trasparenza, Stato di diritto nonché la garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali e si proclama loro custode (come fa l’UE in modo moralizzatore nei confronti degli altri), deve accettare a maggior ragione le critiche pertinenti.

Il Governatore Kompatscher & Co. eludono sistematicamente proprio queste critiche oggettive e rispondono con accuse demagogiche e denigratorie, da tempo smascherate dalla popolazione, rendendo così un pessimo servizio soprattutto all’UE.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Il parlamentare europeo Herbert Dorfmann (SVP) – un seguace della becchina dell’UE – vede i cocci, ma non le cause

Herbert Dorfmann è uno di quei parlamentari europei che da anni votano a favore di ogni misura autodistruttiva dell’UE.

Ciò vale per le sanzioni economiche harakiri disposte contro la Russia (che sono state l’atto fondamentale per l’autodistruzione da parte dell’UE della sua posizione geopolitica teoricamente molto importante), le misure antidemocratiche e distruttive della coesione sociale volte a impedire la libertà di opinione ed espressione (censura, Digital Services Act), l’implementazione dei concetti di ONE HEALTH e HEALTH IN ALL POLICIES (che collegano un presunto cambiamento climatico causato dall’uomo al tema della salute) nel contesto di un’OMS – in gran parte finanziata e controllata nelle sue azioni da privati – definitiva come massima autorità di riferimento e custode della verità assoluta, e per molte altre misure chiaramente autodistruttive.

L’Unione Europea – sotto la guida di Ursula von der Leyen, che ha lasciato terra bruciata in tutta la sua carriera politica e sistematicamente viola i principi della trasparenza e del rispetto dello Stato di Diritto – si è scavata la fossa da sola grazie a parlamentari europei come Herbert Dorfmann, che si sono sempre comportati come seguaci della von der Leyen invece di rappresentare e difendere gli interessi dei loro elettori.

O qualcuno crede davvero che persone ricattabili come Ursula von der Leyen, che come molti di questi indicibili scagnozzi si è resa colpevole di gravi crimini, non siano i “partner contrattuali” ideali degli Stati Uniti per stringere degli accordi unilateralmente favorevoli? Solo chi ha così tanta sporcizia addosso può accettare un accordo del genere.

Ma che Ursula von der Leyen & Co. abbiano molto da nascondere, Dorfmann & Co. lo sapevano bene. Eppure Dorfmann & Co. hanno sempre sostenuto questa becchina dell’UE!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

La Corte Costituzionale dichiara inammissibile per irrilevanza la questione di legittimità costituzionale della LP 4/2020 della Provincia Autonoma di Bolzano sull’obbligo di usare la mascherina all’aperto, ponendo le basi per l’accertamento del difetto assoluto di competenza della Provincia nell’applicazione della sanzione per il mancato uso della mascherina all’aperto

Con sentenza n. 97/2025 la Corte Costituzionale, mutando avviso rispetto ad una sua consolidata giurisprudenza (cfr. la sentenza n. 50/2024) ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale della L.P. 4/2024  in materia di obbligo di uso della mascherina all’aperto, perché nell’atto di irrogazione della sanzione impugnata nel giudizio a quo è stato fatto riferimento anche alla normativa statale e per la Corte Costituzionale la sanzione impugnata “è stata irrogata facendo applicazione unicamente della legge statale”.

Ai sensi dell’art. 4 D.L. 25 marzo 2020 n. 19 (sanzioni e controlli ) “1. … il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui all’articolo 1, comma 2, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell’articolo 3, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 ….

  1. Le sanzioni per le violazioni delle misure di cui all’articolo 2, commi 1 e 2, sono irrogate dal Prefetto.

Stante la normativa statale (comunque affetta da incostituzionalità sul punto) il potere di irrogare la sanzione spetta solo al Prefetto e non alla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.

Dunque, gli atti di irrogazione della sanzione amministrativa emessi dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano sono illegittimi per difetto assoluto di competenza.

Riassumeremo i processi che erano rimasti sospesi in attesa della decisione della Corte Costituzionale e sulla base della decisione della Corte Costituzionale che considera l’applicazione della sanzione amministrativa avvenuta esclusivamente sulla base della normativa statale – e per questo considera la questione di legittimità costituzionale della legge provinciale inammissibile per irrilevanza – chiederemo al rispettivo giudice di voler accertare il difetto assoluto di potere della Provincia Autonoma di Bolzano per l’applicazione della sanzione che – secondo quanto dichiarato dalla Corte Costituzionale – si basa esclusivamente sulla legge statale, dato che la normativa statale ha attribuito il potere di applicare la sanzione esclusivamente al Prefetto.

E poi insisteremo, comunque, affinché finalmente venga sollevata la questione di legittimità costituzionale anche della normativa statale sul punto, visto l’evidente difetto di ragionevolezza e proporzionalità dell’obbligo di usare la mascherina, visto che non c’è la prova scientifica che abbia un effetto sulla prevenzione della diffusione virale, in particolare all’aperto.

È ovvio che, se il Legislatore Statale prevede espressamente un determinato organo ai fini dell’applicazione della sanzione prevista, non è che un altro organo – non previsto nella legge statale che secondo la Corte Costituzionale è stata l’unica base legislativa alla base delle sanzioni applicate – si può arrogare la competenza di applicare la sanzione.

Dunque, la sentenza della Corte Costituzionale pone la base per l’annullamento di tutte le sanzioni applicate dalla Provincia Autonoma di Bolzano, perché la Provincia Autonoma di Bolzano ha agito ultra vires in difetto assoluto di competenza.

97-2025_fd

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano è succube della lobby farmaceutica e omette di adottare urgenti misure di protezione civile

Con una mozione ho invitato oggi i colleghi del Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige a voler obbligare la Giunta provinciale ad adottare immediatamente misure adeguate per proteggere la popolazione dal rischio di trasmissione incontrollabile nell’ambiente (tramite il cosiddetto shedding) di una sostanza sperimentale a base di RNA modificato autoreplicante denominata KOSTAIVE-Zapomeran, autorizzata in febbraio dalla Commissione Europea per l’immissione sul mercato come cosiddetto “vaccino” COVID-19.

Esperti, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolineano il rischio concreto che le vescicole extracellulari prodotte da questa sostanza sperimentale, caricate con il sa-mod.RNA, possano essere trasmesse non solo attraverso i fluidi corporei, ma anche attraverso l’aria respirata a persone non trattate con questa sostanza.

Poiché questa sostanza sperimentale – per la quale non sono mai stati effettuati gli studi di genotossicità, cangerogenicità e mutagenicità, invece ovviamente necessari per i prodotti basati su ingegneria genetica – comporta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco, come risulta direttamente dal foglietto illustrativo, e altri rischi gravi (malattie autoimmuni, tumori e la morte), come spiegano esperti di tutto il mondo, è assolutamente irresponsabile lasciare sul mercato un prodotto che si diffonde in modo incontrollabile nell’ambiente come un virus.

A causa del rischio del cosiddetto shedding, il diritto fondamentale dell’individuo di decidere se sottoporsi o meno al trattamento con questa sostanza è di fatto sospeso.

Nella sua dichiarazione, il governatore regionale ha minimizzato in modo incredibilmente irresponsabile gli enormi rischi associati a questa sostanza, sottolineando laconicamente che anche l’Aspirina ha effetti collaterali.

Ma non solo la maggioranza politica (SVP, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Civica, Forza Italia), ma anche la maggioranza dell’opposizione (Verdi, Team K) ha votato contro la mia mozione.

Particolarmente curiosa è la posizione dei Verdi.

Con una mozione presentata oggi in Consiglio provinciale, hanno chiesto che anche le nuove tecnologie genetiche nel settore vegetale e dei prodotti derivati siano soggette all’obbligo di etichettatura. Naturalmente ho votato a favore di questa mozione.

I Verdi tuttavia non sembrano avere alcun problema con il fatto che l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), controllata da big pharma, autorizzi,  senza studi sulla genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità (alterazione del DNA) per l’applicazione sull’essere umano come “vaccini” sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica che possono essere trasmesse in modo incontrollabile all’intero ambiente, senza barriere di specie.

Questo è evidentemente il “nuovo mondo verde”, in cui l’essere umano è degradato a cavia e cash cow di big pharma.

A proposito, sembra che ai Verdi sia sfuggito che il problema dello shedding dell’RNA modificato, che è connesso allo KOSTAIVE-Zapomeran, riguarda anche il mondo vegetale.

Qui la mia mozione, che il Consiglio provinciale del Sudtirolo/Alto Adige ha respinto a maggioranza con una colpevole omissione delle necessarie urgenti misure di protezione civile.  Solo i colleghi di Wir Bürger – Noi Cittadini e Südtiroler Freiheit hanno votato a favore della mia mozione.

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Vorrei ricordare che il mio ricorso di annullamento della decisione di autorizzazione presentato al Tribunale dell’Unione Europea, insieme alla richiesta di provvedimento d’urgenza, pende con il numero T-375/25 e che una decisione sulla richiesta di provvedimento d’urgenza sarà emessa a breve dal Tribunale dell’UE.

Il ricorso di annullamento è disponibile sul mio sito web renate-holzeisen.eu.

È assolutamente inaccettabile che io, in qualità di singolo membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, debba ricorrere in extremis all’azione di annullamento dinanzi al Tribunale dell’UE perché le autorità nazionali e locali competenti, compresi il Consiglio e la Giunta del Sudtirolo/Alto Adige, non adempiono ai loro obblighi in materia di protezione civile!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

La nomina di Bernd Gänsbacher a membro supplente del Comitato per i prodotti di terapia avanzata dell’EMA offre uno sguardo approfondito nella palude dell’EMA che si trova nelle mani di big pharma

L’immunologo del Val Sarentino (Provincia di Bolzano) Bernd Gänsbacher è stato onnipresente nei media altoatesini, in particolare di lingua tedesca, durante la cosiddetta pandemia del coronavirus.

Dalle prime ore del mattino fino a tarda sera, alla radio e in televisione, nonché sulla stampa e sui media online, ha incoraggiato i sudtirolesi/altoatesini a sottoporsi alla cosiddetta vaccinazione Covid-19 e ha definito le fondate critiche come fake news.

Ad esempio, Gänsbacher ha omesso di dire alla popolazione sudtirolese/altoatesina che per i cosiddetti vaccini Covid-19 utilizzati in Provincia Autonoma di Bolzano/Italia/UE e che continuano ad essere utilizzati – a causa del loro meccanismo d’azione (intervento di ingegneria genetica) e della loro composizione (acido nucleico e nanoparticelle lipidiche), sarebbero stati necessari una serie di studi per determinarne l’efficacia e la sicurezza, studi che però non sono mai stati fatti.

2009 la Commissione Europea, sotto la presidenza di Josè Manuel Barroso, su pressione dell’industria farmaceutica operante nel settore della tecnologia genetica, ha disposto che le sostanze formalmente definite essere “vaccini contro una malattia infettiva virale”, a prescindere dalla loro composizione e dal loro modo di agire, non devono rispettare i requisiti – rispetto quelli previsti per i vaccini – molto più severi e che il legislatore dell’UE (ancora) prevede per l’autorizzazione dei prodotti di terapia genica e dei prodotti di terapia avanzata in generale.

È esattamente ciò che è accaduto con le sostanze timbrate come “vaccini” contro il Covid-19.

In questo contesto, non sorprende che l’allora presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso sia l’attuale CEO di GAVI, ovvero dell’alleanza per i vaccini e quindi dell’organizzazione di lobbying dei produttori di vaccini o quanto tale viene formalmente definito.

A parte il fatto che per i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non sono stati nemmeno pianificati studi essenziali, come quelli sulla genotossicità, la carcinogenicità e la mutagenicità, gli studi clinici inizialmente imposti dall’EMA ai produttori nell’ambito dell’autorizzazione condizionata, con il tacito consenso dell’EMA sono stati semplicemente interrotti poco dopo l’inizio della campagna vaccinale nell’UE.

E ciò, perchè secondo l’OMS (notoriamente finanziata e strategicamente determinata in gran parte dalle organizzazioni di lobby dei produttori di queste sostanze – Fondazione Bill Gates, Gavi ecc.) “non sarebbe stato eticamente accettabile” non offrire questi cosiddetti vaccini anche ai membri del gruppo di controllo nello studio clinico inizialmente imposto per il rilascio dell’autorizzazione non più condizionata.

I gruppi di controllo sono stati quindi sciolti prima della conduzione degli studi e i cosiddetti vaccini Covid-19, contrariamente alle dichiarazioni non veritiere di Bernd Gänsbacher, non sono mai stati testati per la conferma della loro sicurezza ed efficacia.

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) è diventata lo scagnozzo di big pharma. Attraverso il cosiddetto sistema delle porte girevoli i rappresentanti dell’industria farmaceutica passano dall’industria farmaceutica all’ EMA e dall’EMA all’industria farmaceutica, a condizione che soddisfino le aspettative dell’ industria farmaceutica.

La sicurezza e l’efficacia dei “farmaci” a cui sono interessati i grandi attori del settore farmaceutico non hanno più alcuna importanza.

Così, a febbraio, senza alcuna necessità, è stato immesso sul mercato un altro cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19 chiamato KOSTAIVE-Zapomeran, senza gli studi necessari e quindi senza alcuna prova di efficacia e sicurezza.

Questa nuova sostanza comporta ulteriori rischi folli.

Si basa su RNA autoreplicante (sa-RNA), che trasforma il corpo umano in una fabbrica di proteine Spike a tempo indeterminato. La proteina Spike è nota per essere una tossina che porta alla morte cellulare (in tutto il corpo).

Il direttore del Centro Nazionale di Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità (Dott. Maurizio Federico) spiega, in un articolo scientifico pubblicato di recente, il pericolo di trasmissione attraverso l’aria espirata di questa sostanza sperimentale tramite vescicole extracellulari a persone non trattate con essa.

Visto che il foglietto illustrativo già evidenzia il rischio di miocardite e pericardite associato a questa sostanza, la Commissione Europea, su raccomandazione dell’EMA, sta ora immettendo sul mercato sostanze sperimentali altamente pericolose come vaccini, minando di fatto il principio del libero consenso informato al trattamento, poiché anche le persone non trattate direttamente con il vaccino possono essere involontariamente “trattate” attraverso la diffusione anche via aria.

Contro l’autorizzazione di questa sostanza sperimentale che minaccia l’intera popolazione, ho presentato un ricorso di annullamento con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza dinanzi al Tribunale europeo (il procedimento pende con il numero T-375/25) e per questa settimana una mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano.

Vedi la mozione bilingue qui:

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_764036.pdf

Considerando la situazione  particolarmente a livello dell’UE, scandalosa, anzi criminale nell’operato di autorizzazione di sostanze sperimentali per l’uso in massa in ambito di cosiddette campagne vaccinali, non sorprende la nomina di Bernd Gänsbacher come membro supplente in un comitato di fondamentale importanza dell’EMA.

All’EMA sono benvenute solo persone dello stampo di Bernd Gänsbacher.

Gli esperti che insistono sulla necessità della dimostrazione dell’efficacia e la sicurezza dei farmaci, per proteggere la salute e la vita della popolazione, non sono certo ben visti all’EMA, ovvero all’autorità controllata dalle grandi aziende farmaceutiche.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Ricevo moltissime richieste da parte dei genitori che mi chiedono come devono reagire rispetto alla raccomandata della direzione scolastica con la quale viene richiesta la prova delle vaccinazioni del/la alunno/a.

Dato che per l’amissione alla scuola di istruzione primaria e secondaria (a differenza dell’amissione alla scuola dell’infanzia e degli asilo nido) non esiste alcun obbligo di vaccinazione pediatrica, i genitori non sono tenuti a reagire ossia a rispondere!

I nostri sforzi sono volti anche a far cessare questa attività di controllo giuridicamente assurda da parte delle scuole, che certo avrebbero di meglio da fare!

Poiché la mancata presentazione della prova delle vaccinazioni pediatriche per la frequenza della scuola di primaria e secondaria istruzione non ha alcuna conseguenza, la migliore reazione dei genitori degli alunni è quella di ignorare le rispettive lettere raccomandate della direzione scolastica.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

A febbraio la Commissione Europea ha autorizzato la sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran come cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19. L’AIFA ha già dato attuazione a questa autorizzazione centralizzata in Italia.

Rispetto ai “vaccini” modRNA Covid-19 già autorizzati dalla fine del 2020, questa sostanza comporta ulteriori rischi assolutamente inaccettabili.

KOSTAIVE è costituito da un cosiddetto modRNA autoampflificante. In questo modo, il corpo umano diventa un “reattore” che produce costantemente la tossica proteina Spike. Ciò porterà inevitabilmente alla morte cellulare nei tessuti in tutto il corpo umano. Per questa sostanza basata su ingegneria genetica, che come le sostanze modRNA già utilizzate in precedenza non avrebbe mai dovuto essere autorizzata come “vaccino”, non sono stati condotti studi di genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità.

Inoltre, esperti che ricoprono posizioni istituzionali di rilievo sottolineano che questa sostanza comporta il rischio concreto dello spreading, ovvero di trasmissione all’ambiente e quindi anche a persone non trattate con questa sostanza.

Ciò significa l’annullamento di fatto dell’obbligatorietà del consenso ad un trattamento “medico”.

Considerato che già dal foglietto illustrativo del KOSTAIVE risulta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco e sappiamo che il trattamento con sostanze a base di modRNA porta a molti danni irreversibili inclusa la morte, sono subito necessarie  misure di protezione civile a causa del rischio dello spreading.

Ho quindi presentato una mozione, che sarà messa in votazione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano nella prima settimana di luglio, con le seguenti richieste:

Il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale

1) ad adottare immediatamente adeguate misure di protezione civile a tutela della popolazione sudtirolese/altoatesina contro il rischio di trasmissione all’ambiente, da parte di persone trattate con KOSTAIVE-Zapomeran, dell’RNA altamente pericoloso per la salute e la vita, incapsulato nelle vescicole extracellulari (EV) prodotte dalla sostanza KOSTAIVE-Zapomeran;

2) a sollecitare con la massima urgenza, nella persona del Governatore della Provincia, la Presidente del Governo a voler convocare senza indugio, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988, la Conferenza permanente per le relazioni tra Stato, Regioni e Province autonome: 

2.1) al fine di adottare con urgenza la decisione necessaria per sospendere l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran in Italia,

2.2) al fine della necessaria e urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana rivolta alla Commissione Europea di voler sospendere immediatamente l’autorizzazione all’uso di KOSTAIVE-Zapomeran nell’Unione Europea fino alla dimostrazione della sua innocuità mediante la presentazione di studi da sottoporre secondo i principi della normativa UE in materia di prodotti di terapia genica e prodotti di terapia avanzata funzionanti in modo analogo,

2.3) ai fini della urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana – in qualità di Stato membro dell’OMS – rivolta all’OMS, nella persona del suo direttore generale, a voler emettere immediatamente un avviso di sicurezza a tutti gli Stati membri dell’OMS, affinché l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran sia sospeso in tutto il mondo fino alla dimostrazione secondo legge della sua (con la massima probabilità non sussistente) sicurezza,

2.4) ai fini dell’adozione di tutte le misure legali che eventualmente si rendano urgentemente necessarie in caso di mancata collaborazione da parte della Commissione europea e dell’OMS

Vedi qui la mozione:

Mozione con allegati

 

Avvocato/Avvocato DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

VITA Consulting Group

Scuola dell’infanzia – Obbligo vaccinale – cosa fare se il/la figlia non è vaccinato/a o è vaccinato/a solo parzialmente?

Questo messaggio è destinato a tutti i genitori sudtirolesi/altoatesini che hanno iscritto il/la proprio/a figlio/a alla scuola dell’infanzia pubblica e che hanno ricevuto con lettera raccomandata la richiesta di presentazione entro il 10 luglio della documentazione che certifica l’avvenuta vaccinazione del/la figlio/a.

Come già comunicato, dall’autunno/inverno 2024 sono pendenti due procedimenti pilota presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Bolzano, il cui esito però non sarà disponibile prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025/2026. Tuttavia, siamo già a buon punto con la prova dell’illegittimità dell’imposizione – mediante obbligo vaccinale – del trattamento con i vaccini pediatrici attualmente in uso, grazie anche alle prove raccolte nei due processi pilota.

Ora è necessario procedere legalmente per tutti gli altri bambini che saranno esclusi dalla scuola dell’infanzia in caso di mancata presentazione (entro il 10 luglio dell’anno in corso) della documentazione di avvenuta vaccinazione.

A tal fine, offro la mia prestazione da avvocato, insieme al mio collega Avv. Alessandro Fusillo del foro di Roma, per la presentazione al Tribunale amministrativo (TAR) di Bolzano di un ricorso collettivo con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza per tutti i bambini/famiglie interessati/e contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia (ovvero contro la decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia) prevista in caso di omessa presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione.

I genitori interessati alla difesa legale contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia pubblica del/la proprio/a figlio/a non vaccinato/a o parzialmente vaccinato/a, sono pregati di inviare con urgenza al mio indirizzo e-mail del Consiglio provinciale

renate.holzeisen@landtag-bz.org

le seguenti informazioni e documenti:

  1. copia ben leggibile della lettera raccomandata con cui i genitori sono invitati a presentare entro il 10 luglio la documentazione di avvenuta vaccinazione del/la bambino/a, con l’indicazione esatta della data di ricezione della lettera raccomandata
  2. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/la bambino/a
  3. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/la bambino/a
  4. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/dei genitore/i
  5. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/dei genitore/i
  6. copia ben leggibile della raccomandata della Direzione del distretto scolastico con cui verrà comunicato il decreto di decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia a causa della mancata presentazione della documentazione di avvenuta vaccinazione. Questa seconda raccomandata arriverà ai genitori tra la seconda metà di luglio e agosto. Pertanto, siete invitati di inoltrarla, non appena arriverà, via e-mail all’indirizzo sopra indicato
  7. recapito telefonico

Al fine di poter preparare con urgenza le procure necessarie per il processo e tutto quanto necessario per la rapida presentazione del ricorso, compresa la richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza, chiedo ai genitori interessati alla difesa legale di volermi inviare intanto tutti i documenti già disponibili (comprese le informazioni richieste, vedi sopra) al mio indirizzo e-mail sopra indicato.

Il decreto sulla decadenza dell’iscrizione del bambino alla scuola dell’infanzia, che Vi arriverà non prima della seconda metà di luglio/agosto tramite raccomandata, dovrà essere inviato con urgenza dopo il ricevimento, sempre via e-mail all’indirizzo sopra indicato.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Richiesta le dimissioni di tutti i parlamentari europei (tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che hanno sostenuto la Ursula von der Leyen nella grave violazione dell’obbligo di trasparenza e legalità

Il Tribunale dell’Unione Europea annulla la decisione della Commissione europea con la quale questa rifiutava l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla

Con la sentenza resa nota oggi, il Tribunale dell’UE ha accolto il ricorso di una giornalista del quotidiano New York Times, che chiedeva l’annullamento della decisione della Commissione europea con cui questa le ha negato l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla in merito all’acquisto dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 ed ha annullato la decisione.

Vedi il comunicato stampa qui:

https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2025-05/cp250060it.pdf

Non solo la presidente della Commissione europea, ma anche tutti i parlamentari europei (tra cui purtroppo la stragrande maggioranza degli europarlamentari eletti in Italia! – tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che si sono opposti alla richiesta di accesso ai messaggi SMS inviati da Ursula von der Leyen ad Albert Bourla (CEO di Pfizer, produttore del cosiddetto “vaccino” COVID-19 più importante per l’UE e l’Italia), e quindi contro la trasparenza e la legalità, devono dimettersi!

Hanno dimostrato di non agire nell’interesse dei cittadini, ma nell’interesse delle grandi aziende farmaceutiche e dei loro burattini, e di operare come rappresentanti di un regime autoritario nel totale disprezzo dei principi fondanti di una vera Democrazia!

Chiedo dunque le dimissioni di tutti i parlamentari europei (in particolare di quelli eletti in Italia, tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che hanno sostenuto la Ursula von der Leyen nell’occultamento di quanto invece doveva essere reso pubblico, perché evidentemente a Bruxelles questi eletti non rappresentano gli interessi della popolazione altoatesina/italiana, ma solo quelli di concentrati poteri globalizzati, di cui sono i miseri esecutori!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

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