Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico
Ricevo moltissime richieste da parte dei genitori che mi chiedono come devono reagire rispetto alla raccomandata della direzione scolastica con la quale viene richiesta la prova delle vaccinazioni del/la alunno/a.
Dato che per l’amissione alla scuola di istruzione primaria e secondaria (a differenza dell’amissione alla scuola dell’infanzia e degli asilo nido) non esiste alcun obbligo di vaccinazione pediatrica, i genitori non sono tenuti a reagire ossia a rispondere!
I nostri sforzi sono volti anche a far cessare questa attività di controllo giuridicamente assurda da parte delle scuole, che certo avrebbero di meglio da fare!
Poiché la mancata presentazione della prova delle vaccinazioni pediatriche per la frequenza della scuola di primaria e secondaria istruzione non ha alcuna conseguenza, la migliore reazione dei genitori degli alunni è quella di ignorare le rispettive lettere raccomandate della direzione scolastica.
Avv.DDr. Renate Holzeisen
Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran
A febbraio la Commissione Europea ha autorizzato la sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran come cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19. L’AIFA ha già dato attuazione a questa autorizzazione centralizzata in Italia.
Rispetto ai “vaccini” modRNA Covid-19 già autorizzati dalla fine del 2020, questa sostanza comporta ulteriori rischi assolutamente inaccettabili.
KOSTAIVE è costituito da un cosiddetto modRNA autoampflificante. In questo modo, il corpo umano diventa un “reattore” che produce costantemente la tossica proteina Spike. Ciò porterà inevitabilmente alla morte cellulare nei tessuti in tutto il corpo umano. Per questa sostanza basata su ingegneria genetica, che come le sostanze modRNA già utilizzate in precedenza non avrebbe mai dovuto essere autorizzata come “vaccino”, non sono stati condotti studi di genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità.
Inoltre, esperti che ricoprono posizioni istituzionali di rilievo sottolineano che questa sostanza comporta il rischio concreto dello spreading, ovvero di trasmissione all’ambiente e quindi anche a persone non trattate con questa sostanza.
Ciò significa l’annullamento di fatto dell’obbligatorietà del consenso ad un trattamento “medico”.
Considerato che già dal foglietto illustrativo del KOSTAIVE risulta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco e sappiamo che il trattamento con sostanze a base di modRNA porta a molti danni irreversibili inclusa la morte, sono subito necessarie misure di protezione civile a causa del rischio dello spreading.
Ho quindi presentato una mozione, che sarà messa in votazione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano nella prima settimana di luglio, con le seguenti richieste:
Il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale
1) ad adottare immediatamente adeguate misure di protezione civile a tutela della popolazione sudtirolese/altoatesina contro il rischio di trasmissione all’ambiente, da parte di persone trattate con KOSTAIVE-Zapomeran, dell’RNA altamente pericoloso per la salute e la vita, incapsulato nelle vescicole extracellulari (EV) prodotte dalla sostanza KOSTAIVE-Zapomeran;
2) a sollecitare con la massima urgenza, nella persona del Governatore della Provincia, la Presidente del Governo a voler convocare senza indugio, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988, la Conferenza permanente per le relazioni tra Stato, Regioni e Province autonome:
2.1) al fine di adottare con urgenza la decisione necessaria per sospendere l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran in Italia,
2.2) al fine della necessaria e urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana rivolta alla Commissione Europea di voler sospendere immediatamente l’autorizzazione all’uso di KOSTAIVE-Zapomeran nell’Unione Europea fino alla dimostrazione della sua innocuità mediante la presentazione di studi da sottoporre secondo i principi della normativa UE in materia di prodotti di terapia genica e prodotti di terapia avanzata funzionantiin modo analogo,
2.3) ai fini della urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana – in qualità di Stato membro dell’OMS – rivolta all’OMS, nella persona del suo direttore generale, a voler emettere immediatamente un avviso di sicurezza a tutti gli Stati membri dell’OMS, affinché l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran sia sospeso in tutto il mondo fino alla dimostrazione secondo legge della sua (con la massima probabilità non sussistente) sicurezza,
2.4) ai fini dell’adozione di tutte le misure legali che eventualmente si rendano urgentemente necessarie in caso di mancata collaborazione da parte della Commissione europea e dell’OMS
Questo messaggio è destinato a tutti i genitori sudtirolesi/altoatesini che hanno iscritto il/la proprio/a figlio/a alla scuola dell’infanzia pubblica e che hanno ricevuto con lettera raccomandata la richiesta di presentazione entro il 10 luglio della documentazione che certifica l’avvenuta vaccinazione del/la figlio/a.
Come già comunicato, dall’autunno/inverno 2024 sono pendenti due procedimenti pilota presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Bolzano, il cui esito però non sarà disponibile prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025/2026. Tuttavia, siamo già a buon punto con la prova dell’illegittimità dell’imposizione – mediante obbligo vaccinale – del trattamento con i vaccini pediatrici attualmente in uso, grazie anche alle prove raccolte nei due processi pilota.
Ora è necessario procedere legalmente per tutti gli altri bambini che saranno esclusi dalla scuola dell’infanzia in caso di mancata presentazione (entro il 10 luglio dell’anno in corso) della documentazione di avvenuta vaccinazione.
A tal fine, offro la mia prestazione da avvocato, insieme al mio collega Avv. Alessandro Fusillo del foro di Roma, per la presentazione al Tribunale amministrativo (TAR) di Bolzano di un ricorso collettivo con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza per tutti i bambini/famiglie interessati/e contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia (ovvero contro la decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia) prevista in caso di omessa presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione.
I genitori interessati alla difesa legale contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia pubblica del/la proprio/a figlio/a non vaccinato/a o parzialmente vaccinato/a, sono pregati di inviare con urgenza al mio indirizzo e-mail del Consiglio provinciale
copia ben leggibile della lettera raccomandata con cui i genitori sono invitati a presentare entro il 10 luglio la documentazione di avvenuta vaccinazione del/la bambino/a, con l’indicazione esatta della data di ricezione della lettera raccomandata
nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/la bambino/a
copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/la bambino/a
nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/dei genitore/i
copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/dei genitore/i
copia ben leggibile della raccomandata della Direzione del distretto scolastico con cui verrà comunicato il decreto di decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia a causa della mancata presentazione della documentazione di avvenuta vaccinazione. Questa seconda raccomandata arriverà ai genitori tra la seconda metà di luglio e agosto. Pertanto, siete invitati di inoltrarla, non appena arriverà, via e-mail all’indirizzo sopra indicato
recapito telefonico
Al fine di poter preparare con urgenza le procure necessarie per il processo e tutto quanto necessario per la rapida presentazione del ricorso, compresa la richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza, chiedo ai genitori interessati alla difesa legale di volermi inviare intanto tutti i documenti già disponibili (comprese le informazioni richieste, vedi sopra) al mio indirizzo e-mail sopra indicato.
Il decreto sulla decadenza dell’iscrizione del bambino alla scuola dell’infanzia, che Vi arriverà non prima della seconda metà di luglio/agosto tramite raccomandata, dovrà essere inviato con urgenza dopo il ricevimento, sempre via e-mail all’indirizzo sopra indicato.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare
Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europeaun ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUEcontro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante.
L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica.
Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente.
Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica.
I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento.
Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini.
Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite.
Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie).
Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento.
Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale!
I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento.
Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato.
I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento in qualità di parti intervenienti.
La cessione di competenze all’OMS – controllata tramite i finanziamenti da privati e beneficiaria di una ampia immunità – non è vista come un problema dalla maggioranza del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Il Governatore del Sudtirolo/Alto Adige ridicolizza la mia mozione
Oggi il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha rigettato la mia mozione (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_756860.pdf), con la quale – ai fini della prevenzione della rinuncia alla sovranità dell’Italia e dunque all’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, ho invitato il Consiglio Provinciale a voler obbligare la Giunta Provinciale nella persona del governatore a voler immediatamente invitare la Presidente del Governo a convocare con la massima urgenza la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome (ai sensi dell’art. 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400) ai fini del rigetto giuridicamente efficace (entro il termine del 19 luglio 2025) delle modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale da parte della Repubblica italiana. E, in questo modo, per garantire non solo la sovranità della Repubblica Italiana, che deve essere mantenuta in conformità alla Costituzione della Repubblica Italiana, ma anche della da questa in una sorta di comunità di destino dipendente Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige.
Il 1° giugno 2024, l’Assemblea Mondiale della Sanità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) (vedi mozione allegato n. 1).
Gli Stati membri dell’OMS (compresa l’Italia) hanno tempo fino al 19 luglio 2025 per respingere questi emendamenti. Se uno Stato membro respinge questi emendamenti, essi non entreranno in vigore per lo Stato membro in questione.
Parallelamente alla modifica del RSI, è stato negoziato nell’ambito dell’OMS un trattato pandemico. La Repubblica Italiana all’atto delle votazioni avvenuto a maggio si è astenuta e, dunque, si è tenuta libera la via della non ratifica tramite il Parlamento (vedi mozione allegato n. 2).
A differenza del trattato pandemico gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale non devono essere ratificati dal Parlamento, ma entrano automaticamente in vigore se l’Italia non li rigetta entro il 19 luglio!
Questi due strumenti contrattuali dell’OMS sostituiscono la sovranità degli Stati membri dell’OMS con un sistema economico pandemico, con enormi interessi economici concentrati e nessun controllo sulla corruzione e nessuna sanzionabilità legale dell’OMS o dei suoi organi, in particolare del suo Direttore Generale.
Laddove, in particolare, se le modifiche al RSI non saranno respinte in tempo utile, la sovranità degli Stati membri dell’UE, non solo nel settore sanitario, sarà definitivamente ceduta dagli Stati membri dell’UE a favore di un sistema che è protetto da una totale immunità da procedimenti giudiziari e che ovviamente serve a concentrati interessi economici e di controllo.
Il Direttore generale dell’OMS, grazie alle modifiche apportate al RSI, potrà determinare e dichiarare un’emergenza pandemica, anche solo sulla base di un cluster di casi di presunta malattia respiratoria acuta grave di origine sconosciuta o nuova – individuata con test molecolari non standardizzati, notoriamente utilizzati al di fuori del cosiddetto gold standard scientifico (si veda la modifica nell’ALLEGATO 2 del RSI – pagina 47 del documento), e la valutazione della “gravità” della malattia rientra esclusivamente nella discrezione del Direttore generale dell’OMS.
L’OMS è finanziata per l’80% da fondi privati condizionati a precisi ordini, principalmente da alleanze di produttori di vaccini (GAVI) e da organizzazioni parallele dei cosiddetti filantropi (che a loro volta sono grandi investitori nel settore dei vaccini), come la Fondazione Bill e Melinda Gates.
L’enorme conflitto di interessi è evidente, inequivocabile!
Il Direttore generale dell’OMS seleziona i potenziali produttori di vaccini senza possibilità di alcun controllo legale ossia controllo della corruzione.
L’OMS, con sede a Ginevra, in Svizzera, e il suo Direttore Generale godono di un’ampia immunità dai procedimenti giudiziari!
La lettura degli emendamenti al RSI mostra senza ombra di dubbio che l’obiettivo è quello di installare un perpetuum mobile nell’approvvigionamento dei mercati di vendita per gli “sponsor” privati dell’OMS, con cui gli Stati membri dell’OMS e le loro popolazioni diventano la vacca da mungere di big pharma.
Le modifiche al RSI sono caratterizzate dal motto “prevenzione, preparazione e risposta” e dall’obbligo per gli Stati membri dell’OMS di finanziare il potenziamento infrastrutturale, in particolare per la produzione e lo stoccaggio di vaccini e prodotti diagnostici.
Ogni Stato membro dell’OMS che non respinge questi emendamenti è obbligato, tra l’altro, a impegnarsi in una “comunicazione coordinata del rischio”, compresa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” (cfr. pag. 45 del RSI modificato).
Negli ultimi cinque anni abbiamo visto in modo impressionante cosa significa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” sotto il manto dell’OMS. Il dibattito scientifico è stato soppresso in tutto il mondo, scienziati rinomati fino al 2020 sono stati diffamati o messi a tacere se non corrispondevano alla “verità unica” proclamata pubblicamente dall’OMS, studi non sono stati pubblicati dalle riviste scientifiche finanziate da big pharma se non corrispondevano alla “verità” definita dall’OMS. I media di sistema, controllati a livello globale attraverso le agenzie di stampa (come la Reuters) fino nelle redazioni locali e ricompensati con denaro extra, hanno sistematicamente partecipato a questa “censura” – perché di questo si tratta – e i social media come Facebook, Twitter e piattaforme come YouTube ecc. hanno censurato tutto ciò che non corrispondeva alla narrazione ufficiale dell’OMS e dei produttori di vaccini!
È assolutamente inaccettabile concedere ulteriori poteri di vasta portata a un’organizzazione internazionale che è al di fuori di qualsiasi controllo legale!
Dalla fine del 2020, sostanze sperimentali altamente pericolose sono state immesse sul mercato come presunti “prodotti vaccinali” – senza prova della efficacia e sicurezza – su raccomandazione dell’OMS, da parte delle autorità del farmaco che sono nelle mani dei produttori di vaccini (vedi meccanismo delle porte girevoli), come l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Così recentemente il cosiddetto “vaccino”Covid-19 a mRNA autoreplicante Kostaive (vedi mozione allegato n. 3), che, oltre agli enormi pericoli già noti delle sostanze a mRNA, trasforma attraverso il meccanismo di autoreplicazione gli esseri umani in un reattore continuo di proteine spike, una tossina mortale.
Ciò che è considerato “scienza” è autoritariamente determinato dall’OMS, e tutto il resto è censurato come “disinformazione”.
Le modifiche al RSI e il nuovo trattato pandemico non sono stati negoziati dai singoli Stati membri dell’UE – anche se membri dell’OMS – ma dalla Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen. Le sue azioni illegali nell’acquisto per importi miliardari di presunti vaccini sperimentali – di fatto armi biologiche – che sono costate e continueranno a costare la vita e la salute ad un enorme numero di cittadini italiani, sono state ora confermate da una sentenza del Tribunale Europeo del 14 maggio 2025 (vedi mozione allegato n. 4).
Gli sforzi della Commissione Europea sotto la presidenza di Ursula von der Leyen comprendono la sostituzione dei diritti di voto dei singoli Stati membri dell’UE nell’Organizzazione Mondiale della Sanità con un diritto di voto concentrato in capo all’Unione Europea.
L’OMS ha gestito la cosiddetta pandemia del SARS-CoV-2 tutt’altro che in modo basato su evidenze scientifiche e certamente non nell’interesse della popolazione mondiale, ma si è, invece, insieme alle autorità del farmaco come l’EMA, dimostrata essere stata accaparrata da tempo da big pharma come scagnozzo dei suoi privati finanziatori e cioè dei produttori dei vaccini ossia di quanto tale viene definito.
La maggioranza nel Consiglio Provinciale (che ha esposto la popolazione altoatesina durante la pandemia a misure disumane e sfornite di evidenza scientifica) evidentemente ha una visione diversa, ed ha dimostrato, una volta di più, di non aver alcuna consapevolezza degli sviluppi di natura politica globale nonché della necessità di tutelare l’Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige innanzitutto prevenendo la cessione da parte della Repubblica Italiana di competenze a organizzazioni (pseudo-) sovranazionali (UE, OMS ecc.).
E in questa dimostrazione di una, per la popolazione molto pericolosa, misera comprensione giuridica e politica del Consiglio Provinciale, il Governatore si piace nel ridicolizzare la mia mozione.
Vedi in allegato la votazione nominale.
A favore della mozione hanno votato: Andreas Colli (Wir Bürger, Noi cittadini) e i membri del gruppo consiliare Südtiroler Freiheit.
Contro la mia mozione hanno votato: Fratelli d’Italia, SVP, TEAM K, Grüne, Freiheitliche, La Civica.
Il Tribunale dell’Unione Europea annulla la decisione della Commissione europea con la quale questa rifiutava l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla
Con la sentenza resa nota oggi, il Tribunale dell’UE ha accolto il ricorso di una giornalista del quotidiano New York Times, che chiedeva l’annullamento della decisione della Commissione europea con cui questa le ha negato l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla in merito all’acquisto dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 ed ha annullato la decisione.
Non solo la presidente della Commissione europea, ma anche tutti i parlamentari europei (tra cui purtroppo la stragrande maggioranza degli europarlamentari eletti in Italia! – tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che si sono opposti alla richiesta di accesso ai messaggi SMS inviati da Ursula von der Leyen ad Albert Bourla (CEO di Pfizer, produttore del cosiddetto “vaccino” COVID-19 più importante per l’UEe l’Italia), e quindi contro la trasparenza e la legalità, devono dimettersi!
Hanno dimostrato di non agire nell’interesse dei cittadini, ma nell’interesse delle grandi aziende farmaceutiche e dei loro burattini, e di operare come rappresentanti di un regime autoritario nel totale disprezzo dei principi fondanti di una vera Democrazia!
Chiedo dunque le dimissioni di tutti i parlamentari europei (in particolare di quelli eletti in Italia, tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che hanno sostenuto la Ursula von der Leyen nell’occultamento di quanto invece doveva essere reso pubblico, perché evidentemente a Bruxelles questi eletti non rappresentano gli interessi della popolazione altoatesina/italiana, ma solo quelli di concentrati poteri globalizzati, di cui sono i miseri esecutori!
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
ho indicato ai consiglieri provinciali e alla Giunta provinciale dell’Alto Adige la strada da seguire per portare il grave problema dell’esplosione dei casi di autismo – come lo ha recentemente definito il consigliere provinciale per la scuola tedesca Philipp Achammer durante la tavola rotonda della Rai Südtirol – nella Conferenza permanente tra Stato, Regioni e Province autonome e di sollecitare in tale sede una sospensione precauzionale dell’obbligo vaccinale pediatrico.
Questo perché è indiscusso che tutti i vaccini pediatrici utilizzati non sono mai stati testati in studi clinici con gruppi placebo per verificarne la sicurezza e l’efficacia (come confermato già mesi fa dall’Assessore alla salute Hubert Messner) e diversi studi peer-reviewed indicano una chiara connessione.
Nella mia mozione ho spiegato in dettaglio e documentato perché è necessaria una sospensione immediata dell’obbligo di vaccinazione dei bambini e perché qualsiasi altra decisione è assolutamente irresponsabile.
I vaccini pediatrici utilizzati in Alto Adige contengono, tra gli altri, alluminio come adiuvante, che attraversa la barriera emato-encefalica, che non è ancora completamente sviluppata nei bambini piccoli.Non sono stati effettuati studi di farmacocinetica, come risulta chiaramente dai documenti ufficiali di autorizzazione.
Nel dibattito odierno in Consiglio provinciale, la mia mozione è stata denigrata in particolare dal consigliere provinciale del Team K, Dr. Franz Ploner, che l’ha definita antiscientifica, irresponsabile e divisiva per la società.
Il mio sgomento per l’arroganza, il pregiudizio dogmatico e l’antiscientificità con cui vengono respinte mozioni così importanti, in particolare da parte di medici, ha raggiunto oggi un nuovo apice. In allegato trovate il risultato della votazione con i nomi dei votanti consiglieri.
Non è stato presentato un solo argomento oggettivo e logico, ma sono state fatte solo osservazioni denigratorie, tra l’altro sul Ministro alla Salute statunitense Robert F. Kennedy, che in questi giorni ha annunciato che negli Stati Uniti non sarà approvato alcun nuovo vaccino pediatrico la cui efficacia e sicurezza non siano state dimostrate in uno studio clinico con un vero gruppo placebo.
Mentre negli Stati Uniti, sotto il nuovo ministro della Salute, non sono gli interessi dell’industria farmaceutica ad avere la priorità, ma quelli della popolazione, in Alto Adige la situazione è evidentemente completamente diversa!
Ecco qui le mie proposte di delibera; le premesse e i documenti sono riportati nel documento allegato.
a voler inviare con la massima urgenza, in persona del Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, alla Presidente del Consiglio dei ministri la richiesta di convocare con la massima urgenza, ex art. 12 Legge 400 del 23.08.1988, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome ai fini dell’immediata sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico;
a voler utilizzare subito le competenze spettanti alla Provincia Autonoma di Bolzano per evitare di fatto sin da subito l’esecuzione dell’obbligo vaccinale pediatrico, ordinando all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di voler rispettare la Supremazia del Diritto del Farmaco euro-unionale e nazionale, e, dunque, dell’obbligo della prescrizione medica imposto dalla Commissione Europea per ogni vaccino pediatrico nella decisione centralizzata di autorizzazione per l’immissione sul mercato, obbligo di prescrizione medica che esclude di per sé ogni obbligo vaccinale.
a voler costituire con urgenza una unità di crisi che si dedichi con la massima accuratezza e senza alcun tabù al problema dell’esplosione dell’autismo anche in Alto Adige/Südtirol e che coinvolga anche i rappresentanti delle forze politiche di minoranza.
a voler favorire un dibattito scientifico aperto, senza tabù e una informazione oggettiva senza censura sul tema dell’epidemia dell’autismo e le sue cause.
Il rigetto di questa mozione equivale ad un totale ed irresponsabile disprezzo del principio di precauzione e alla violazione del nostro obbligo di prestare particolare attenzione alla salute dei bambini.
Necessarie misure immediate per proteggere ins. I bambini, la famiglia Loro e il futuro dell’interpopolazione
La risposta immediata all’obbligo vaccinale pediatrico prevede la convocazione della conferenza permanente con relazioni dello Stato, della Regione Autonoma di Trento e di Bolzano
Invito a tutti i componenti dei Consigli Regionali d’Italia e del Consiglio Provinciale di Trento per la presente missione
Vista la conferenza stampa del Ministro alla Salute degli USA del 16 aprile sul tema della drammatica epidemia di autismo, in cui Robert Kennedy Jr. ha spiegato che le cause dell’epidemia non sono di natura genetica, sono estranee al DNA dei bambini – come pe i vaccini inoculati ai bambini (è questo il significato di ambientale in questo contesto).
Il 10 aprile 2025 si tenne la conferenza del governo degli Stati Uniti e il presidente degli Stati Uniti Trump decise di valutare la possibilità di un eventuale “vaccino” e dovette eliminare la necessità di identificare la causa dell’epidemia.
Presenta al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano una mozione per obbligare il governo provinciale
🔹 a voler inviare con la massima urgenza, in persona del Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, alla Presidente del Consiglio dei ministri la richiesta di convocare con la massima urgenza, ex art. 12 Legge 400 del 23/08/1988, la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, la regione e la provincia autonome ai fini dell’immediata sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico;
🔹 a voler utilizzare subito le competenze spettanti alla Provincia Autonoma di Bolzano per evitare di fatto sin da subito l’esecuzione dell’obbligo vaccinale pediatrico, ordinando all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di voler rispettare la Supremazia del Diritto del Farmaco euro-unionale e Nazionale, e, dunque, dell’obbligo della prescrizione medica imposta dalla Commissione Europea per ogni vaccino pediatrico nella decisione centralizzata di autorizzazione per l’autorizzazione sul mercato, obbligo di prescrizione medica che di per sé ogni autorizzazione vaccinale.
🔹 a pieno costituire con urgenza in un’unità di crisi che si dedichi con la massima accuratezza e senza alcun tabù al problema dell’esplosione dell’autismo un’altra in Alto Adige/Südtirol e la coinvolga anche in rappresentanti della forza politica di minoranza.
🔹 a voler favorire un dibattito scientifico aperto, senza tabù una informazione oggettiva senza censura sul tema dell’epidemia dell’autismo e le sue cause
Il Piano Nazionale per i Vaccini Pediatrici in Italia è stato consegnato in Conferenza Permanente per lo Stato, la Regione e la Provincia Autonoma di Trento e Bolzano e continua ad essere sostenuto dalla costituzione competitiva fin dall’inizio del 90° anno di applicazione dei vaccini monovalenti e vaccini multivalenti, Tutti i vaccini possono confermati nella loro sicurezza, per poi essere imposti nel 2017 in Italia con la fatale Legge Lorenzin .
Ciò è in totale violazione della Supremazia della Legge del Farmaco, che tra le altre, impone per ogni inoculazione dei vaccini pediatrici e una prescrizione medica, che va fatta dai medici e che presuppone che questi – in piena libertà di scienza e coscienza, e cioè Se la Decisione è presa in primo luogo per garantire l’efficacia e la sicurezza del bambino.
Per tutti i vaccini pediatrici, la Commissione Europea centrale ha l’autorità di utilizzare solo vaccini polivalenti, ma la sicurezza e l’efficacia non sono garantite dalla clinica con gruppi di controllo verificati.
In precedenti occasioni per la valutazione dell’Alto Adige Hubert Messner e un altro consigliere della maggioranza in Aula avevano dichiarato che sarebbero per vaccinazione pediatrica contro l’obbligo vaccinale, e che essendo l’obbligo vaccinale competenza statale non avrebbero potuto fare nulla.
Ora i Consiglieri dovranno esprimere il loro voto su questa mia mozione che individuale e’immediata possibilità di attivare il Governo e di sospendere subito l’ecuzione dell’obbligo vaccinale pediatrico. Non ci sono più scuse per rimanere passivi!
La situazione è drammatica e ricca di vaccinazioni pediatriche immediate e di una buona informazione sui genitali!
Questa mia mozione ovviamente ha potenziale efficacia il territorio nazionale, ma, comunque, invito i membri del Consiglio Provinciale di Trento, nonché i membri dei Consigli Regionali d’Italia, a volersi unire a questa zazione e chiedere a loro volta con gli strumenti opportunite che il rispettivo Presidente della Regione ossia della Provincia Autonoma di Trento chieda alla Presidente Giorgia Meloni l’immediata convocazione ai sensi dell’art. 12 Legge 400/1988 della Conferenza Permanente tra Stato, Regioni e Province Autonome di Bolzano e di Trento ai fini dell’urgente sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico.
Pubblicata la testimonianza di mia madre in occasione del Consiglio della Regione Provinciale Autonoma di Bolzano e dell’Ordinario dell’Anno per la prossima seduta che avrà luogo dal 6 al 9 maggio 2025:
Condivido la preoccupazione dell’ex Senatore Oskar Peterlini riguardo all’adeguamento tacito dello Statuto Speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol alla riforma della Costituzione italiana del 2001.
La mia preoccupazione, tuttavia, riguarda anche l’ancoraggio esplicito nello Statuto Speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol della necessità di rispettare i vincoli derivanti dall’ordinamento giuridico dell’Unione europea.
Perché in questo modo la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol non avranno più alcuna possibilità di opporsi ad un trasferimento incostituzionale all’Unione Europea di competenze della Repubblica Italiana, nonché al conseguente smantellamento della nostra Autonomia.
Una tale rinuncia incostituzionale a competenze spettanti allo Stato membro Italia è avvenuta, p.e., nel novembre 2022 nel settore della politica sanitaria ed economica.
L’introduzione nella politica della Salute Pubblica del nefasto concetto di “One Health” – insieme all’inclusione nel concetto di Salute Pubblica della questione del clima, completamente politicizzata e trattata lontano dall’evidenza scientifica – con la esplicita previsione dell’OMS, controllata in modo determinante dall’industria farmaceutica, quale istituzione di assoluto riferimento, nonché dell’obbligo per gli Stati membri di combattere la cosiddetta disinformazione (cioè dell’obbligo di censurare le opinioni critiche rispetto alle misure di politica sanitaria e, dunque, climatica), comportano enormi pericoli di decisioni/misure autoritarie prese/adottate a livello centrale dell’UE.
A causa dello sviluppo autoritario in generale, della politica economica suicida e bellicista dell’Unione Europea e del conseguente probabile ulteriore sviluppo centralistico dell’ordinamento giuridico dell’UE, questa modifica corrisponde ad un prevedibile smantellamento a rate dell’Autonomia dell’Alto Adige/Südtirol e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol.
Coloro che sostengono che la riforma sia un successo, perché per la competenza legislativa della Provincia di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol viene meno l’obbligo al rispetto delle norme fondamentali delle riforme economico-sociali della Repubblica Italiana, trascurano completamente il fatto che l’ancoraggio esplicito nello Statuto di Autonomia, molto più ampio e pericoloso, della necessità di rispettare i “vincoliderivanti dall’ordinamento giuridico dell’Unione europea” porterà allo smantellamento continuo a rate dello Statuto Speciale.
Proprio per questo motivo esprimerò un voto contrario alla riforma.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
La Corte Costituzionale ha già dichiarato ripetutamente che le Regioni e le Province a statuto speciale non hanno competenza legislativa in materia di profilassi internazionale (che include misure per combattere una pandemia); vedi Corte Costituzionale sent. n. 37/2021 riguardante la Regione Autonoma Valle d’Aosta, sent. n. 164/2022 e n. 50/2024, entrambi riguardanti l’Alto Adige/Sudtirolo). La Corte Costituzionale ha inoltre chiarito che, anche se l’ente territoriale autonomo non fa altro che fare un copia e incolla alla lettera della disposizione nazionale, non spetta all’ente territoriale autonomo agire in modo legislativo e sanzionatorio.
Ma è esattamente ciò che hanno fatto il Consiglio provinciale dell’Alto Adige con la Legge provinciale n. 4 del 2020 e il Governatore dell’Alto Adige/Sudtirolo con l’Ordinanza n. 20 del 23 aprile 2021, e senza che avessero alcuna competenza in materia, hanno previsto una multa da € 400 a € 1.000 euro per chi non indossava la mascherina all’aperto, che è stata poi senza la necessaria competenza inflitta e in parte già riscossa dalla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.
A causa di questa situazione, il Tribunale di Bolzano ha sollevato questione di legittimità costituzionale della legge provinciale n. 4/2020, in particolare per quanto riguarda il divieto di indossare la mascherina all’aperto e la relativa sanzione inflitta dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano. L’udienza in Corte Costituzionale si terrà il 10 giugno 2024.
A parte la chiara mancanza di competenza della Provincia Autonoma di Bolzano nell’infliggere e incassare sanzioni in questo settore, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto è privo di qualsiasi evidenza scientifica, come confermato da tempo, tra gli altri, dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Chirurghi (FNOMCEO) sul suo sito web, dal ministro tedesco della salute Karl Lauterbach e da metastudi pubblicati dal rinomato Istituto Cochrane, nonché dai verbali del Robert Koch Institut (corrisponde al ns. ISS) resi pubblici.
Ciò significa che la ProvinciaAutonoma di Bolzano, senza alcuna competenza e in violazione del principio di ragionevolezza e proporzionalità, che deve essere sempre rispettato quando si limitano i diritti e le libertà fondamentali, ha abusato della sua autorità, infliggendo e incassando – arricchendosi indebitamente – sanzioni ai cittadini altoatesini che, legittimamente, non indossavano la mascherina all’aperto.
Infatti, semmai, queste sanzioni avrebbero potuto essere imposte solo dal prefetto e riscosse dallo Stato.
Anche se tra soli due mesi (10 giugno 2025) la Corte Costituzionale si pronuncerà specificamente in merito alle sanzioni inflitte dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano per il mancato utilizzo della mascherina all’aperto, il Governatore ossia la Giunta Provinciale ha sollecitato espressamente la Alto Adige Servizio Riscossioni S.p.A. a procedere con urgenza alla riscossionedelle sanzioni.
Ciò significa che ai cittadini altoatesini viene intimato, con minaccia di esecuzione forzata, il pagamento di una multa che è stata imposta senza alcuna competenza dalla Provincia Autonoma di Bolzano e il cui incasso non spetta alla Provincia Autonoma di Bolzano (arricchimento indebito).
Con la mia mozione, come sempre istituzionalmente documentata e bilingue, ho chiesto ai membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano di voler obbligare la Giunta Provinciale ad annullare le sanzioni imposte in netta violazione della Costituzione, o almeno a sospendere la riscossione di tali sanzioni fino alla decisione della Corte costituzionale:
La mia mozione di annullamento delle sanzioni incostituzionali è stata approvata solo dai seguenti gruppi consiliari: VITA, WIR BÜRGER-NOI CITTADINI- …, JWA, SÜDTIROLER FREIHEIT, FREIE FRAKTION
La mia richiesta di sospendere la riscossione fino alla decisione della Corte costituzionale a giugno è stata approvata solo dai seguenti gruppi consiliari: VITA, WIR BÜRGER-NOI CITTADINI …, JWA, SÜDTIROLER FREIHEIT, TEAM K.
Contro la mia richiesta di annullamento delle sanzioni inflitte in modo incostituzionale hanno votato: SVP, FREIHEITLICHE, PD, FdI (Marco Galateo), LISTA CIVICA, GRÜNE, TEAM K.
Non ha votato Anna Scarafoni di FdI
Contro la mia richiesta di sospendere la riscossione fino alla decisione della Corte costituzionale, e quindi per una ripetizione della grave violazione della Costituzione e dei Diritti Fondamentali dei cittadini altoatesini, hanno votato: SVP, FREIHEITLICHE, PD, FdI (Marco Galateo), LISTA CIVICA.
Si sono astenuti i seguenti gruppi consiliari: VERDI e Anna Scarafoni di FdI.
Vedi in allegato il voto per appello nominale rispetto alle due separate votazioni.
Assolutamente contraddittoria rispetto alle ormai definitivamente inaffidabili sue dichiarazioni d’intento è una volta di più la posizione di FdI (Marco Galateo).
Questa volta non solo Galateo si è opposto, una volta di più, alla concreta revisione e al ripristino della legalità nel settore delle cosiddette“misure anti-coronavirus” nonché alla concreta tutela dei cittadini contro misure autoritarie anticostituzionali, ma ha con il suo voto in perfetta sintonia con SVP & Co. persino contribuito alla violazione (da parte della Provincia Autonoma di Bolzano) della esclusiva competenza legislativa e sanzionatoria statale che, secondo la Corte Costituzionale, spetta chiaramente ed esclusivamente allo Stato nel campo della profilassi internazionale.
Per me da avvocato è chiaro che tutte le sanzioni che la Provincia Autonoma di Bolzano fa incassare dalla Alto Adige Riscossioni S.p.A. in difetto assoluto di competenza, costituisce un arricchimento indebito e gravemente abusivo della Provincia Autonoma di Bolzano, con responsabilità personale dei funzionari che agiscono in tal senso (Governatore della Provincia, Membri della Giunta, Membri del Consiglio Provinciale che hanno votato contro la sospensione della riscossione e i responsabili di Riscossione Alto Adige S.p.A.).