Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Verifica da parte delle scuole dell’istruzione primaria e secondaria del rispetto dell’obbligo vaccinale pediatrico

Ricevo moltissime richieste da parte dei genitori che mi chiedono come devono reagire rispetto alla raccomandata della direzione scolastica con la quale viene richiesta la prova delle vaccinazioni del/la alunno/a.

Dato che per l’amissione alla scuola di istruzione primaria e secondaria (a differenza dell’amissione alla scuola dell’infanzia e degli asilo nido) non esiste alcun obbligo di vaccinazione pediatrica, i genitori non sono tenuti a reagire ossia a rispondere!

I nostri sforzi sono volti anche a far cessare questa attività di controllo giuridicamente assurda da parte delle scuole, che certo avrebbero di meglio da fare!

Poiché la mancata presentazione della prova delle vaccinazioni pediatriche per la frequenza della scuola di primaria e secondaria istruzione non ha alcuna conseguenza, la migliore reazione dei genitori degli alunni è quella di ignorare le rispettive lettere raccomandate della direzione scolastica.

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

Presentata mozione in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per misure urgenti di protezione civile contro lo spreading del KOSTAIVE-Zapomeran

A febbraio la Commissione Europea ha autorizzato la sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran come cosiddetto “vaccino” contro il Covid-19. L’AIFA ha già dato attuazione a questa autorizzazione centralizzata in Italia.

Rispetto ai “vaccini” modRNA Covid-19 già autorizzati dalla fine del 2020, questa sostanza comporta ulteriori rischi assolutamente inaccettabili.

KOSTAIVE è costituito da un cosiddetto modRNA autoampflificante. In questo modo, il corpo umano diventa un “reattore” che produce costantemente la tossica proteina Spike. Ciò porterà inevitabilmente alla morte cellulare nei tessuti in tutto il corpo umano. Per questa sostanza basata su ingegneria genetica, che come le sostanze modRNA già utilizzate in precedenza non avrebbe mai dovuto essere autorizzata come “vaccino”, non sono stati condotti studi di genotossicità, carcinogenicità e mutagenicità.

Inoltre, esperti che ricoprono posizioni istituzionali di rilievo sottolineano che questa sostanza comporta il rischio concreto dello spreading, ovvero di trasmissione all’ambiente e quindi anche a persone non trattate con questa sostanza.

Ciò significa l’annullamento di fatto dell’obbligatorietà del consenso ad un trattamento “medico”.

Considerato che già dal foglietto illustrativo del KOSTAIVE risulta il rischio di infiammazione del muscolo cardiaco e sappiamo che il trattamento con sostanze a base di modRNA porta a molti danni irreversibili inclusa la morte, sono subito necessarie  misure di protezione civile a causa del rischio dello spreading.

Ho quindi presentato una mozione, che sarà messa in votazione nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano nella prima settimana di luglio, con le seguenti richieste:

Il Consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano obbliga la Giunta provinciale

1) ad adottare immediatamente adeguate misure di protezione civile a tutela della popolazione sudtirolese/altoatesina contro il rischio di trasmissione all’ambiente, da parte di persone trattate con KOSTAIVE-Zapomeran, dell’RNA altamente pericoloso per la salute e la vita, incapsulato nelle vescicole extracellulari (EV) prodotte dalla sostanza KOSTAIVE-Zapomeran;

2) a sollecitare con la massima urgenza, nella persona del Governatore della Provincia, la Presidente del Governo a voler convocare senza indugio, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 400 del 23.08.1988, la Conferenza permanente per le relazioni tra Stato, Regioni e Province autonome: 

2.1) al fine di adottare con urgenza la decisione necessaria per sospendere l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran in Italia,

2.2) al fine della necessaria e urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana rivolta alla Commissione Europea di voler sospendere immediatamente l’autorizzazione all’uso di KOSTAIVE-Zapomeran nell’Unione Europea fino alla dimostrazione della sua innocuità mediante la presentazione di studi da sottoporre secondo i principi della normativa UE in materia di prodotti di terapia genica e prodotti di terapia avanzata funzionanti in modo analogo,

2.3) ai fini della urgente richiesta da parte della Repubblica Italiana – in qualità di Stato membro dell’OMS – rivolta all’OMS, nella persona del suo direttore generale, a voler emettere immediatamente un avviso di sicurezza a tutti gli Stati membri dell’OMS, affinché l’uso di KOSTAIVE-Zapomeran sia sospeso in tutto il mondo fino alla dimostrazione secondo legge della sua (con la massima probabilità non sussistente) sicurezza,

2.4) ai fini dell’adozione di tutte le misure legali che eventualmente si rendano urgentemente necessarie in caso di mancata collaborazione da parte della Commissione europea e dell’OMS

Vedi qui la mozione:

Mozione con allegati

 

Avvocato/Avvocato DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

VITA Consulting Group

Scuola dell’infanzia – Obbligo vaccinale – cosa fare se il/la figlia non è vaccinato/a o è vaccinato/a solo parzialmente?

Questo messaggio è destinato a tutti i genitori sudtirolesi/altoatesini che hanno iscritto il/la proprio/a figlio/a alla scuola dell’infanzia pubblica e che hanno ricevuto con lettera raccomandata la richiesta di presentazione entro il 10 luglio della documentazione che certifica l’avvenuta vaccinazione del/la figlio/a.

Come già comunicato, dall’autunno/inverno 2024 sono pendenti due procedimenti pilota presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Bolzano, il cui esito però non sarà disponibile prima dell’inizio dell’anno scolastico 2025/2026. Tuttavia, siamo già a buon punto con la prova dell’illegittimità dell’imposizione – mediante obbligo vaccinale – del trattamento con i vaccini pediatrici attualmente in uso, grazie anche alle prove raccolte nei due processi pilota.

Ora è necessario procedere legalmente per tutti gli altri bambini che saranno esclusi dalla scuola dell’infanzia in caso di mancata presentazione (entro il 10 luglio dell’anno in corso) della documentazione di avvenuta vaccinazione.

A tal fine, offro la mia prestazione da avvocato, insieme al mio collega Avv. Alessandro Fusillo del foro di Roma, per la presentazione al Tribunale amministrativo (TAR) di Bolzano di un ricorso collettivo con richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza per tutti i bambini/famiglie interessati/e contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia (ovvero contro la decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia) prevista in caso di omessa presentazione della documentazione sull’avvenuta vaccinazione.

I genitori interessati alla difesa legale contro l’esclusione dalla scuola dell’infanzia pubblica del/la proprio/a figlio/a non vaccinato/a o parzialmente vaccinato/a, sono pregati di inviare con urgenza al mio indirizzo e-mail del Consiglio provinciale

renate.holzeisen@landtag-bz.org

le seguenti informazioni e documenti:

  1. copia ben leggibile della lettera raccomandata con cui i genitori sono invitati a presentare entro il 10 luglio la documentazione di avvenuta vaccinazione del/la bambino/a, con l’indicazione esatta della data di ricezione della lettera raccomandata
  2. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/la bambino/a
  3. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/la bambino/a
  4. nome e cognome, data e luogo di nascita e residenza attuale del/dei genitore/i
  5. copia (fronte e retro) del documento d’identità e del codice fiscale del/dei genitore/i
  6. copia ben leggibile della raccomandata della Direzione del distretto scolastico con cui verrà comunicato il decreto di decadenza dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia a causa della mancata presentazione della documentazione di avvenuta vaccinazione. Questa seconda raccomandata arriverà ai genitori tra la seconda metà di luglio e agosto. Pertanto, siete invitati di inoltrarla, non appena arriverà, via e-mail all’indirizzo sopra indicato
  7. recapito telefonico

Al fine di poter preparare con urgenza le procure necessarie per il processo e tutto quanto necessario per la rapida presentazione del ricorso, compresa la richiesta di provvedimento cautelare d’urgenza, chiedo ai genitori interessati alla difesa legale di volermi inviare intanto tutti i documenti già disponibili (comprese le informazioni richieste, vedi sopra) al mio indirizzo e-mail sopra indicato.

Il decreto sulla decadenza dell’iscrizione del bambino alla scuola dell’infanzia, che Vi arriverà non prima della seconda metà di luglio/agosto tramite raccomandata, dovrà essere inviato con urgenza dopo il ricevimento, sempre via e-mail all’indirizzo sopra indicato.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

Presentato ricorso di annullamento dell’autorizzazione come “vaccino” della sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran con istanza cautelare

Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare

Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europea un ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUE contro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante.

L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica.

Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente.

Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica.

I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento.

Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini.

Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite.

Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie).

Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento.

Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale!

I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento.

Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato.

I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento in qualità di parti intervenienti.

T-375 25 azione di annullamento aut. KOSTAIVE

A.1. Commissione Europea Decisione esecuzione 12.2.2025

A.5 Allegati Decisione Autorizzazione Kostaive-Zapomeran

A.6. Federico M. articolo EVID saRNA in italiano 29-5-25 ++++

A.7. EPRS Medicinal products in the European Union April 2015

A.8 Relazione Commissione Europea COM (2014) 188 final

A.9. Relazione Commissione Europea COM (2017) 135 final

A.10 EC Impl. of the advanced Therapies Reg. 9.7.2008

A.11 EC Impl. of the advanced Therapies Reg. 8.4.2008

A.12. GAVI – CEO José Manuel Barroso

A.13 mRNA vaccine toxicity Palmer et al

A.14 IT Vaccines Study mRNA vaccines Maurizio Federico 14.11.24

 

Avv.DDr. Renate Holzeisen

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Gruppo Consiliare VITA

La cessione di competenze all’OMS – controllata tramite i finanziamenti da privati e beneficiaria di una ampia immunità – nessun problema per il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

La cessione di competenze all’OMS – controllata tramite i finanziamenti da privati e beneficiaria di una ampia immunità – non è vista come un problema dalla maggioranza del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Il Governatore del Sudtirolo/Alto Adige ridicolizza la mia mozione

Oggi il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha rigettato la mia mozione (https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_756860.pdf), con la quale – ai fini della prevenzione della rinuncia alla sovranità dell’Italia e dunque all’autonomia del Sudtirolo/Alto Adige, ho invitato il Consiglio Provinciale a voler obbligare la Giunta Provinciale nella persona del governatore a voler immediatamente invitare la Presidente del Governo a convocare con la massima urgenza la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome (ai sensi dell’art. 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400) ai fini del rigetto giuridicamente efficace (entro il termine del 19 luglio 2025) delle modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale da parte della Repubblica italiana. E, in questo modo, per garantire non solo la sovranità della Repubblica Italiana, che deve essere mantenuta in conformità alla Costituzione della Repubblica Italiana, ma anche della da questa in una sorta di comunità di destino dipendente Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige.

Il 1° giugno 2024, l’Assemblea Mondiale della Sanità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) (vedi mozione allegato n. 1).

Gli Stati membri dell’OMS (compresa l’Italia) hanno tempo fino al 19 luglio 2025 per respingere questi emendamenti. Se uno Stato membro respinge questi emendamenti, essi non entreranno in vigore per lo Stato membro in questione.

Parallelamente alla modifica del RSI, è stato negoziato nell’ambito dell’OMS un trattato pandemico. La Repubblica Italiana all’atto delle votazioni avvenuto a maggio si è astenuta e, dunque, si è tenuta libera la via della non ratifica tramite il Parlamento (vedi mozione allegato n. 2).

A differenza del trattato pandemico gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale non devono essere ratificati dal Parlamento, ma entrano automaticamente in vigore se l’Italia non li rigetta entro il 19 luglio!

Questi due strumenti contrattuali dell’OMS sostituiscono la sovranità degli Stati membri dell’OMS con un sistema economico pandemico, con enormi interessi economici concentrati e nessun controllo sulla corruzione e nessuna sanzionabilità legale dell’OMS o dei suoi organi, in particolare del suo Direttore Generale.

Laddove, in particolare, se le modifiche al RSI non saranno respinte in tempo utile, la sovranità degli Stati membri dell’UE, non solo nel settore sanitario, sarà definitivamente ceduta dagli Stati membri dell’UE a favore di un sistema che è protetto da una totale immunità da procedimenti giudiziari e che ovviamente serve a concentrati interessi economici e di controllo.

Il Direttore generale dell’OMS, grazie alle modifiche apportate al RSI, potrà determinare e dichiarare un’emergenza pandemica, anche solo sulla base di un cluster di casi di presunta malattia respiratoria acuta grave di origine sconosciuta o nuova – individuata con test molecolari non standardizzati, notoriamente utilizzati al di fuori del cosiddetto gold standard scientifico (si veda la modifica nell’ALLEGATO 2 del RSI – pagina 47 del documento), e la valutazione della “gravità” della malattia rientra esclusivamente nella discrezione del Direttore generale dell’OMS.

L’OMS è finanziata per l’80% da fondi privati condizionati a precisi ordini, principalmente da alleanze di produttori di vaccini (GAVI) e da organizzazioni parallele dei cosiddetti filantropi (che a loro volta sono grandi investitori nel settore dei vaccini), come la Fondazione Bill e Melinda Gates.

L’enorme conflitto di interessi è evidente, inequivocabile! 

Il Direttore generale dell’OMS seleziona i potenziali produttori di vaccini senza possibilità di alcun controllo legale ossia controllo della corruzione.

L’OMS, con sede a Ginevra, in Svizzera, e il suo Direttore Generale godono di un’ampia immunità dai procedimenti giudiziari! 

La lettura degli emendamenti al RSI mostra senza ombra di dubbio che l’obiettivo è quello di installare un perpetuum mobile nell’approvvigionamento dei mercati di vendita per gli “sponsor” privati dell’OMS, con cui gli Stati membri dell’OMS e le loro popolazioni  diventano la vacca da mungere di big pharma.

Le modifiche al RSI sono caratterizzate dal motto “prevenzione, preparazione e risposta” e dall’obbligo per gli Stati membri dell’OMS di finanziare il potenziamento infrastrutturale, in particolare per la produzione e lo stoccaggio di vaccini e prodotti diagnostici.

Ogni Stato membro dell’OMS che non respinge questi emendamenti è obbligato, tra l’altro, a impegnarsi in una “comunicazione coordinata del rischio”, compresa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” (cfr. pag. 45 del RSI modificato).

Negli ultimi cinque anni abbiamo visto in modo impressionante cosa significa la lotta alla cosiddetta “disinformazione” sotto il manto dell’OMS. Il dibattito scientifico è stato soppresso in tutto il mondo, scienziati rinomati fino al 2020 sono stati diffamati o messi a tacere se non corrispondevano alla “verità unica” proclamata pubblicamente dall’OMS, studi non sono stati pubblicati dalle riviste scientifiche finanziate da big pharma se non corrispondevano alla “verità” definita dall’OMS. I media di sistema, controllati a livello globale attraverso le agenzie di stampa (come la Reuters) fino nelle redazioni locali e ricompensati con denaro extra, hanno sistematicamente partecipato a questa “censura” – perché di questo si tratta – e i social media come Facebook, Twitter e piattaforme come YouTube ecc. hanno censurato tutto ciò che non corrispondeva alla narrazione ufficiale dell’OMS e dei produttori di vaccini!

È assolutamente inaccettabile concedere ulteriori poteri di vasta portata a un’organizzazione internazionale che è al di fuori di qualsiasi controllo legale!

Dalla fine del 2020, sostanze sperimentali altamente pericolose sono state immesse sul mercato come presunti “prodotti vaccinali” – senza prova della efficacia e sicurezza – su raccomandazione dell’OMS, da parte delle autorità del farmaco che sono nelle mani dei produttori di vaccini (vedi meccanismo delle porte girevoli), come l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Così recentemente il cosiddetto “vaccino”Covid-19 a mRNA autoreplicante Kostaive (vedi mozione allegato n. 3), che, oltre agli enormi pericoli già noti delle sostanze a mRNA, trasforma attraverso il meccanismo di autoreplicazione gli esseri umani in un reattore continuo di proteine spike, una tossina mortale.

Ciò che è considerato “scienza” è autoritariamente determinato dall’OMS, e tutto il resto è censurato come “disinformazione”.

Le modifiche al RSI e il nuovo trattato pandemico non sono stati negoziati dai singoli Stati membri dell’UE – anche se membri dell’OMS – ma dalla Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen. Le sue azioni illegali nell’acquisto per importi miliardari di presunti vaccini sperimentali – di fatto armi biologiche – che sono costate e continueranno a costare la vita e la salute ad un enorme numero di cittadini italiani, sono state ora confermate da una sentenza del Tribunale Europeo del 14 maggio 2025 (vedi mozione allegato n. 4).

Gli sforzi della Commissione Europea sotto la presidenza di Ursula von der Leyen comprendono la sostituzione dei diritti di voto dei singoli Stati membri dell’UE nell’Organizzazione Mondiale della Sanità con un diritto di voto concentrato in capo all’Unione Europea.

L’OMS ha gestito la cosiddetta pandemia del SARS-CoV-2 tutt’altro che in modo basato su evidenze scientifiche e certamente non nell’interesse della popolazione mondiale, ma si è, invece, insieme alle autorità del farmaco come l’EMA, dimostrata essere stata accaparrata da tempo da big pharma come scagnozzo dei suoi privati finanziatori e cioè dei produttori dei vaccini ossia di quanto tale viene definito.

La maggioranza nel Consiglio Provinciale (che ha esposto la popolazione altoatesina durante la pandemia a misure disumane e sfornite di evidenza scientifica) evidentemente ha una visione diversa, ed ha dimostrato, una volta di più, di non aver alcuna consapevolezza degli sviluppi di natura politica globale nonché della necessità di tutelare l’Autonomia del Sudtirolo/Alto Adige innanzitutto prevenendo la cessione da parte della Repubblica Italiana di competenze a organizzazioni (pseudo-) sovranazionali (UE, OMS ecc.).

E in questa dimostrazione di una, per la popolazione molto pericolosa, misera comprensione giuridica e politica del Consiglio Provinciale, il Governatore si piace nel ridicolizzare la mia mozione.

Vedi in allegato la votazione nominale.

A favore della mozione hanno votato: Andreas Colli (Wir Bürger, Noi cittadini) e i membri del gruppo consiliare Südtiroler Freiheit.

Contro la mia mozione hanno votato: Fratelli d’Italia, SVP, TEAM K, Grüne, Freiheitliche, La Civica.

emendamento sostitutivo a mozione n. 277 25 con allegati

Abstimmung Prämissen – Votazione premesse – 277 25

Abstimmung Beschluss – Votazione delibera 277 25

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Richiesta le dimissioni di tutti i parlamentari europei (tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che hanno sostenuto la Ursula von der Leyen nella grave violazione dell’obbligo di trasparenza e legalità

Il Tribunale dell’Unione Europea annulla la decisione della Commissione europea con la quale questa rifiutava l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla

Con la sentenza resa nota oggi, il Tribunale dell’UE ha accolto il ricorso di una giornalista del quotidiano New York Times, che chiedeva l’annullamento della decisione della Commissione europea con cui questa le ha negato l’accesso ai messaggi SMS scambiati tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO della Pfizer Albert Bourla in merito all’acquisto dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 ed ha annullato la decisione.

Vedi il comunicato stampa qui:

https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2025-05/cp250060it.pdf

Non solo la presidente della Commissione europea, ma anche tutti i parlamentari europei (tra cui purtroppo la stragrande maggioranza degli europarlamentari eletti in Italia! – tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che si sono opposti alla richiesta di accesso ai messaggi SMS inviati da Ursula von der Leyen ad Albert Bourla (CEO di Pfizer, produttore del cosiddetto “vaccino” COVID-19 più importante per l’UE e l’Italia), e quindi contro la trasparenza e la legalità, devono dimettersi!

Hanno dimostrato di non agire nell’interesse dei cittadini, ma nell’interesse delle grandi aziende farmaceutiche e dei loro burattini, e di operare come rappresentanti di un regime autoritario nel totale disprezzo dei principi fondanti di una vera Democrazia!

Chiedo dunque le dimissioni di tutti i parlamentari europei (in particolare di quelli eletti in Italia, tra i quali Herbert Dorfmann, SVP) che hanno sostenuto la Ursula von der Leyen nell’occultamento di quanto invece doveva essere reso pubblico, perché evidentemente a Bruxelles questi eletti non rappresentano gli interessi della popolazione altoatesina/italiana, ma solo quelli di concentrati poteri globalizzati, di cui sono i miseri esecutori!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Riforma dell’Autonomia: rischio concreto dello smantellamento a rate dell’Autonomia dell’Alto Adige/Südtirol e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol

Condivido la preoccupazione dell’ex Senatore Oskar Peterlini riguardo all’adeguamento tacito dello Statuto Speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol alla riforma della Costituzione italiana del 2001.

La mia preoccupazione, tuttavia, riguarda anche l’ancoraggio esplicito nello Statuto Speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol della necessità di rispettare i vincoli derivanti dall’ordinamento giuridico dell’Unione europea.

Perché in questo modo la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol non avranno più alcuna possibilità di opporsi ad un trasferimento incostituzionale all’Unione Europea di competenze della Repubblica Italiana, nonché al conseguente smantellamento della nostra Autonomia.

Una tale rinuncia incostituzionale a competenze spettanti allo Stato membro Italia è avvenuta, p.e., nel novembre 2022 nel settore della politica sanitaria ed economica.

L’introduzione nella politica della Salute Pubblica del nefasto concetto di “One Health” – insieme all’inclusione nel concetto di Salute Pubblica della questione del clima, completamente politicizzata e trattata lontano dall’evidenza scientifica – con la esplicita previsione dell’OMS, controllata in modo determinante dall’industria farmaceutica, quale istituzione di assoluto riferimento, nonché dell’obbligo per gli Stati membri di combattere la cosiddetta disinformazione (cioè dell’obbligo di censurare le opinioni critiche rispetto alle misure di politica sanitaria e, dunque, climatica), comportano enormi pericoli di decisioni/misure autoritarie prese/adottate a livello centrale dell’UE.

A causa dello sviluppo autoritario in generale, della politica economica suicida e bellicista dell’Unione Europea e del conseguente probabile ulteriore sviluppo centralistico dell’ordinamento giuridico dell’UE, questa modifica corrisponde ad un prevedibile smantellamento a rate dell’Autonomia dell’Alto Adige/Südtirol e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol.

Coloro che sostengono che la riforma sia un successo, perché per la competenza legislativa della Provincia di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol viene meno l’obbligo al rispetto delle norme fondamentali delle riforme economico-sociali della Repubblica Italiana, trascurano completamente il fatto che l’ancoraggio esplicito nello Statuto di Autonomia, molto più ampio e pericoloso, della necessità di rispettare i “vincoli derivanti dall’ordinamento giuridico dell’Unione europea” porterà allo smantellamento continuo a rate dello Statuto Speciale.

Proprio per questo motivo esprimerò un voto contrario alla riforma.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ripete una grave violazione della Costituzione e dei Diritti Fondamentali dei Cittadini

La Corte Costituzionale ha già dichiarato ripetutamente che le Regioni e le Province a statuto speciale non hanno competenza legislativa in materia di profilassi internazionale (che include misure per combattere una pandemia); vedi Corte Costituzionale sent. n. 37/2021 riguardante la Regione Autonoma Valle d’Aosta, sent. n. 164/2022 e n. 50/2024, entrambi riguardanti l’Alto Adige/Sudtirolo). La Corte Costituzionale ha inoltre chiarito che, anche se l’ente territoriale autonomo non fa altro che fare un copia e incolla alla lettera della disposizione nazionale, non spetta all’ente territoriale autonomo agire in modo legislativo e sanzionatorio.

Ma è esattamente ciò che hanno fatto il Consiglio provinciale dell’Alto Adige con la Legge provinciale n. 4 del 2020 e il Governatore dell’Alto Adige/Sudtirolo con l’Ordinanza n. 20 del 23 aprile 2021, e senza che avessero alcuna competenza in materia, hanno previsto una multa da € 400 a € 1.000 euro per chi non indossava la mascherina all’aperto, che è stata poi senza la necessaria competenza inflitta e in parte già riscossa dalla Segreteria generale della Provincia Autonoma di Bolzano.

A causa di questa situazione, il Tribunale di Bolzano ha sollevato questione di legittimità costituzionale della legge provinciale n. 4/2020, in particolare per quanto riguarda il divieto di indossare la mascherina all’aperto e la relativa sanzione inflitta dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano. L’udienza in Corte Costituzionale si terrà il 10 giugno 2024.

A parte la chiara mancanza di competenza della Provincia Autonoma di Bolzano nell’infliggere e incassare sanzioni in questo settore, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto è privo di qualsiasi evidenza scientifica, come confermato da tempo, tra gli altri, dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Chirurghi (FNOMCEO) sul suo sito web, dal ministro tedesco della salute Karl Lauterbach e da metastudi pubblicati dal rinomato Istituto Cochrane, nonché dai verbali del Robert Koch Institut (corrisponde al ns. ISS) resi pubblici.

Ciò significa che la Provincia Autonoma di Bolzano, senza alcuna competenza e in violazione del principio di ragionevolezza e proporzionalità, che deve essere sempre rispettato quando si limitano i diritti e le libertà fondamentali, ha abusato della sua autorità, infliggendo e incassando – arricchendosi indebitamente – sanzioni ai cittadini altoatesini che, legittimamente, non indossavano la mascherina all’aperto.

Infatti, semmai, queste sanzioni avrebbero potuto essere imposte solo dal prefetto e riscosse dallo Stato.

Anche se tra soli due mesi (10 giugno 2025) la Corte Costituzionale si pronuncerà specificamente in merito alle sanzioni inflitte dalla Segreteria della Provincia Autonoma di Bolzano per il mancato utilizzo della mascherina all’aperto, il Governatore ossia la Giunta Provinciale ha sollecitato espressamente la Alto Adige Servizio Riscossioni S.p.A. a procedere con urgenza alla riscossione delle sanzioni.

Ciò significa che ai cittadini altoatesini viene intimato, con minaccia di esecuzione forzata, il pagamento di una multa che è stata imposta senza alcuna competenza dalla Provincia Autonoma di Bolzano e il cui incasso non spetta alla Provincia Autonoma di Bolzano (arricchimento indebito).

Con la mia mozione, come sempre istituzionalmente documentata e bilingue, ho chiesto ai membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano di voler obbligare la Giunta Provinciale ad annullare le sanzioni imposte in netta violazione della Costituzione, o almeno a sospendere la riscossione di tali sanzioni fino alla decisione della Corte costituzionale:

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_750937.pdf

La mia mozione di annullamento delle sanzioni incostituzionali è stata approvata solo dai seguenti gruppi consiliari: VITA, WIR BÜRGER-NOI CITTADINI- …, JWA, SÜDTIROLER FREIHEIT, FREIE FRAKTION

La mia richiesta di sospendere la riscossione fino alla decisione della Corte costituzionale a giugno è stata approvata solo dai seguenti gruppi consiliari: VITA, WIR BÜRGER-NOI CITTADINI …, JWA, SÜDTIROLER FREIHEIT, TEAM K.

Contro la mia richiesta di annullamento delle sanzioni inflitte in modo incostituzionale hanno votato: SVP, FREIHEITLICHE, PD, FdI (Marco Galateo), LISTA CIVICA, GRÜNE, TEAM K.

Non ha votato Anna Scarafoni di FdI

Contro la mia richiesta di sospendere la riscossione fino alla decisione della Corte costituzionale, e quindi per una ripetizione della grave violazione della Costituzione e dei Diritti Fondamentali dei cittadini altoatesini, hanno votato: SVP, FREIHEITLICHE, PD, FdI (Marco Galateo), LISTA CIVICA.

Si sono astenuti i seguenti gruppi consiliari: VERDI e Anna Scarafoni di FdI.

Vedi in allegato il voto per appello nominale rispetto alle due separate votazioni.

Assolutamente contraddittoria rispetto alle ormai definitivamente inaffidabili sue dichiarazioni d’intento è una volta di più la posizione di FdI (Marco Galateo).

Questa volta non solo Galateo si è opposto, una volta di più, alla concreta revisione e al ripristino della legalità nel settore delle cosiddette “misure anti-coronavirus” nonché alla concreta tutela dei cittadini contro misure autoritarie anticostituzionali, ma ha con il suo voto in perfetta sintonia con SVP & Co. persino contribuito alla violazione (da parte della Provincia Autonoma di Bolzano) della esclusiva competenza legislativa e sanzionatoria statale che, secondo la Corte Costituzionale, spetta chiaramente ed esclusivamente allo Stato nel campo della profilassi internazionale.

Per me da avvocato è chiaro che tutte le sanzioni che la Provincia Autonoma di Bolzano fa incassare dalla Alto Adige Riscossioni S.p.A. in difetto assoluto di competenza, costituisce un arricchimento indebito e gravemente abusivo della Provincia Autonoma di Bolzano, con responsabilità personale dei funzionari che agiscono in tal senso (Governatore della Provincia, Membri della Giunta, Membri del Consiglio Provinciale che hanno votato contro la sospensione della riscossione e i responsabili di Riscossione Alto Adige S.p.A.).

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RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Massiccio aumento dei disturbi dello spettro autistico – a prescindere dal motivo – nessuno riesce più a tenere il passo con la necessità di personale di supporto (dichiarazione dell’Assessore provinciale altoatesino all’istruzione tedesca alla tavola rotonda “Runder Tisch” della RAI Südtirol 7 aprile 2025) Per quanto tempo si vuole ancora far finta di non vedere l’elefante nella stanza?

Nella trasmissione di ieri della Tavola Rotonda (“Am Runden Tisch”) della RAI Südtirol in lingua tedesca, l’Assessore Provinciale altoatesino per l’istruzione e la cultura tedesca Philipp Achammer ha dichiarato testualmente quanto segue: “Abbiamo un massiccio aumento dei disturbi dello spettro autistico … a prescindere dal motivo … nessuno riesce più a tenere il passo con la necessità di personale di supporto”.

Nell’ambito dell’audizione dei rappresentanti delle scuole dell’infanzia e della primaria e secondaria istruzione di tutti i tre i gruppi linguistici, che noi membri della prima commissione legislativa del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano abbiamo condotto nell’autunno dello scorso anno, ci è stato comunicato che in Alto Adige su 76 bambini ce n’è uno (1) autistico e che l’aumento è continuo.

Poiché molto spesso viene obiettato che il forte aumento del tasso di autismo non corrisponderebbe alla realtà, ma sarebbe dovuto esclusivamente a nuovi criteri diagnostici, ho approfittato dell’audizione per porre la domanda concreta a coloro che lavorano da decenni nel sistema dell’istruzione, se vedono un effettivo aumento dei disturbi dello spettro autistico o se l’aumento segnalato dipende solo da una diversa pratica diagnostica. All’unanimità, nell’aula del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, tutti gli invitati rappresentanti delle scuole dell’infanzia e della prima e secondaria istruzione di tutti i tre i gruppi linguistici ci hanno confermato che il massiccio aumento corrisponde a una situazione reale.

Ciò significa che abbiamo a che fare con una situazione di emergenza ossia di necessità di protezione civile che deve essere oggetto di una discussione aperta e intensa ogni giorno nella scienza, nella politica, nei media e quindi nella società nel suo complesso, senza essere ostacolata dalla censura.

Ma poiché l’identificazione delle cause è coperta da enormi tabù, e il cosiddetto “elefante nella stanza” viene deliberatamente ignorato – secondo il motto “Non può essere ciò che non deve essere!” – questa situazione estremamente minacciosa che riguarda la nostra società in generale, viene per lo più repressa nel discorso pubblico in una sorta di OMERTÀ, e solo quando i responsabili si trovano in difficoltà nel fornire spiegazioni, come ieri l’Assessore altoatesino per l’istruzione in lingua tedesca, viene comunicata la drammatica realtà.

Per tutti i vaccini pediatrici autorizzati in via centralizzata dalla Commissione Europea (ormai vengono utilizzati solo vaccini multivalenti) vale che la loro sicurezza ed efficacia non è mai stata accertata in studi clinici con veri gruppi di controllo. Gli adiuvanti in essi contenuti, come l’alluminio, superano la barriera emato-encefalica, che non è ancora sviluppata all’età dell’infanzia, tanto meno nei neonati e nei bambini della prima infanzia.

Anche da noi si sostiene insistentemente che sarebbe stato dimostrato che non esiste alcuna connessione tra l’autismo e i vaccini pediatrici. È vero il contrario.

Vengono continuamente pubblicati studi peer-reviewed che mostrano una chiara connessione, vedi ad esempio questo studio, pubblicato alla fine di gennaio 2025:

https://publichealthpolicyjournal.com/vaccination-and-neurodevelopmental-disorders-a-study-of-nine-year-old-children-enrolled-in-medicaid/

I vaccini pediatrici attualmente utilizzati anche in Alto Adige/Sudtirolo non sono mai stati testati in punto sicurezza con veri gruppi di controllo, un fatto che, tra l’altro, l’Assessore altoatesino alla salute H. Messner ha già ammesso pubblicamente in seguito alle mie rispettive interrogazioni in Consiglio provinciale.

La farmacocinetica dei vaccini pediatrici non è stata affatto testata: cioè non è mai stato verificato come queste sostanze, che contengono adiuvanti come l’alluminio, che è notoriamente altamente tossico e può causare gravi danni neurologici, si distribuiscono nel corpo e dove rimangono.

I pochi studi clinici con non veri gruppi di controllo (perché il cosiddetto “gruppo di controllo” riceve un altro vaccino che non è stato testato a sua volta oppure una sostanza che contiene comunque gli adiuvanti) sono stati per lo più condotti solo su neonati e bambini piccoli fino a 24 mesi di età in America Latina, Africa e Asia. Anche questo dovrebbe farci riflettere, perché i bambini di questa età non sono in grado di esprimere i disturbi che si manifestano dopo la vaccinazione, o non si nota subito ossia facilmente se un bambino, che non è ancora (molto) avanzato nello sviluppo del linguaggio e del movimento, ne subisce un effetto collaterale.

Non mi stancherò mai di sottolineare la follia di una società che sacrifica i propri figli e il proprio futuro di una società autodeterminata sull’altare di un dogma vaccinale – costruito da decenni da una lobby che controlla le autorità del farmaco, la politica, la giustizia e i media, società che mostra un comportamento che nello studio della storia attribuiamo al Medioevo.

La scienza significherebbe verificare senza dogmi tutte le cause non definitivamente escluse. Ma questo è esattamente ciò che non avviene quando si parla di vaccinazione!

L’Unione Europea sta portando avanti l’agenda di immunizzazione 2030 (https://www.who.int/europe/initiatives/the-european-immunization-agenda-2030)

e così anche i paesi in cui non esiste l’obbligo di vaccinazione (come l’Austria) hanno ora un tasso di copertura vaccinale relativamente alto. Perché attraverso la censura sistematica e la richiesta alla politica e alla sanità di combattere la presunta disinformazione, nell’Unione Europea è stato installato un meccanismo autoritario.

E come ci ha spiegato ieri l’Assessore Achammer, anche i suoi colleghi del Tirolo del Nord e del Vorarlberg (Austria) sono confrontati con il massiccio aumento dei disturbi dello spettro autistico e, come lui, non riescono più a tenere il passo con la necessità di personale di supporto nelle scuole!

Siamo di fronte a un’emergenza di proporzioni tali da aver già raggiunto da tempo la dimensione di un allarme anche per la protezione civile, e mi chiedo per quanto tempo ancora i responsabili della politica, della sanità e dei media preferiranno sacrificare i propri figli e nipoti piuttosto che guardare in faccia la verità e “tirare finalmente il freno a mano”.

Ciò richiede innanzitutto il rispetto dell’obbligo di prescrizione medica dei vaccini pediatrici previsto nelle decisioni di autorizzazione della Commissione europea. Ciò significherebbe la immediata legalmente efficace disapplicazione del disumano obbligo vaccinale pediatrico in vigore in Italia.

Una mozione presentata da me a febbraio in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, documentata istituzionalmente, è stata purtroppo respinta a maggioranza non solo dai partiti di governo (SVP, Freiheitliche & Co.), ma anche dai grandi partiti di opposizione come il Team-K.

https://www.renate-holzeisen.eu/it/il-consiglio-della-provincia-autonoma-di-bolzano-vota-contro-la-tutela-della-salute-dei-bambini/

E così continua il trattamento dei nostri figli con prodotti vaccinali, la cui sicurezza non è mai stata confermata, ma che in studi peer-reviewed sono identificati come causa di autismo e altri danni neurologici.

E tutto ciò con l’uso massiccio di disinformazione e un ricatto disumano dei genitori (i bambini non vaccinati vengono esclusi senza pietà dagli asili nido, dai servizi di Tagesmutter e dalle scuole dell’infanzia!) … fino a quando ogni bambino avrà bisogno di un insegnante di sostegno e noi, come società nel suo insieme, non costituiremo più per quell’«élite» che beneficia palesemente di questo diabolico sviluppo, “il pericolo” di una popolazione capace di autodeterminarsi.

13. Vaccination and Neurodevelopmental Disorders_ A Study of Nine-Year-Old Children 2019-2025.Jan_2025

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

ATTENZIONE – riguarda tutti che erano rimasti sospesi dal lavoro perché non “vaccinati contro il Covid-19! Bisogna urgentemente interrompere il termine di prescrizione dei crediti spettanti nei confronti del datore di lavoro per salari non pagati ecc.!

Consiglio a tutti che erano rimasti sospesi senza salario perché non “vaccinati” contro il Covid-19, di voler CON URGENZA interrompere la prescrizione dei crediti nei confronti del datore di lavoro per salario non pagato con una raccomandata/a.r. oppure pec sulla base della bozza che trovate qui in allegato.

Questo vale per tutti che non abbiano già pendente un processo del lavoro, con il quale hanno chiesto il pagamento dei crediti.

Denunce penali, azioni collettive che non riguardano specificamente i crediti dal lavoro nei confronti del datore di lavoro, non hanno interrotto il termine di prescrizione! Dunque, mandate la lettera adattata alla Vs. situazione con urgenza.

Consiglio di agire in giudizio solo quando la magistratura avrà deciso di accertare finalmente la cosiddetta “verità materiale” per poter applicare la legge. Allo stato il rischio processuale è ancora troppo alto vista la negazione di giustizia.

Dunque, si tratta di salvaguardare i propri crediti, interrompendo il decorso del termine di prescrizione.

Diffida-pagamento-stipendi-per-periodo-sospensione-Covid semplice

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

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